Il 25 novembre al Museo H.C. Andersen l’evento ‘Noi per voi’

Il 25 novembre a partire dalle ore 16.00 presso il Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi avrà luogo l’evento “Noi per voi”. La performance “Per le donne iraniane” da un’idea di Maria Giuseppina Di Monte in collaborazione con Aurora Cubeddu e Maddalena Paolillo, aprirà il pomeriggio e sarà seguita dal seminario “Donne straniere tra tradizione e innovazione” a cura di Milena Gammaitoni con la partecipazione di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti e dalla proiezione del video “Senso di marcia” con testi di Sara Balzerano e voce di Marco Fumarola.
Il progetto s’inserisce nell’ambito della Convenzione che la Direzione Musei Statali della città di Roma e il Museo Hendrik C. Andersen hanno sottoscritto per dar vita insieme a una serie di iniziative sulle donne migranti: artiste figurative, musiciste o letterate che qui possono trovare un luogo libero di espressione. Il Museo Hendrik C. Andersen prosegue il percorso di valorizzazione al “femminile”, caratteristico del suo impegno in ambito sociale, a favore delle minoranze, delle disabilità e della salvaguardia ambientale.
La performance “Per le donne iraniane” si svolgerà all’esterno sulla terrazza del Museo e vedrà protagoniste una trentina di donne che si terranno per mano a sottolineare l’impegno, la resistenza e la volontà di affermare i diritti di tutte le donne del mondo, all’insegna dell’uguaglianza, libertà e solidarietà: principi sui quali si fondano le società moderne e democratiche.
In nome di tali principi le donne, tutte a vario titolo e su vari fronti impegnate per la salvaguardia del fondamentale e irrinunciabile valore della libertà rivendicano, attraverso la loro presenza in questa giornata e la loro unità, sottolineata dal tenersi per mano, l’autodeterminazione per le donne dell’Iran alle quali il loro abbraccio le congiunge idealmente. Durante la performance due artiste iraniane, Bahar Hamzehpour e Fariba Karimi reciteranno dei versi in lingua persiana.
Il seminario “Donne straniere tra tradizione e innovazione”, curato da Milena Gammaitoni si focalizza sulla condizione femminile a partire da una riflessione sulle artiste indiane. In particolare la studiosa tratterà il tema della censura, dei pregiudizi e stereotipi che contribuiscono a ghettizzare e marginalizzare le donne, tanto da stigmatizzarle in una doppia devianza: quella di essere donne ribelli ai costumi della propria epoca e cultura, di esercitare un’attività creatrice ancora oggi considerata marginale rispetto al mondo economico dell’imprenditoria o del libero professionismo, quella di essere artiste e dunque per tradizione individui devianti, o stravaganti nel migliore dei casi. A queste due stereotipi, si aggiunge quello che definisce le migranti e i migranti portatori di povertà e di disagi, dimenticando quanto il loro lavoro è essenziale all’economia e al welfare europeo.
Il seminario prosegue con Katiuscia Carnà e Sara Rossetti che presenteranno le loro ricerche sulle donne del Subcontinente indiano residenti in Italia. Donne di diverse generazioni, migranti tra cultura, tradizione e paese di approdo delle quali saranno raccontati gli ostacoli, le consuetudini, le quotidianità, le strategie di adattamento e le resistenze dei loro percorsi migratori.
La giornata si concluderà con la proiezione del video “Senso di marcia” (testi di Sara Balzerano e voce di Marco Fumarola).

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Bahar Hamzehpour, nata a Teheran nel 1980 ha iniziato la sua esperienza artistica nel 2003 a Roma vive e lavora fra Roma e Teheran 

Fariba Karimi si laurea nel 2006 all’Università di Belle Arti di Teheran e dal 2003 partecipa a numerose mostre collettive e personali. Vive e lavora fra Roma e Teheran.

Milena Gammaitoni, sociologa, è professore associato di Sociologia Generale, presso l’Università di Roma Tre. I temi di studio riguardano la questione dell’identità, il ruolo sociale delle artiste e degli artisti, le migrazioni, la metodologia della ricerca sociale di tipo qualitativo e complementare.

Katiuscia Carnà è specializzata in lingue e civiltà orientali per il Subcontinente indiano. Ha un master in religioni e mediazione culturale presso La Sapienza. È dottoressa in Ricerca Educativa e Sociale presso RomaTre. Da anni si occupa di migrazioni con una particolare attenzione alle donne. 

Sara Rossetti ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia politica e sociale dell’Europa moderna e contemporanea, un master in Sociologia e uno in Didattica dell’italiano come lingua straniera. Si occupa di migrazioni passate e presenti, in particolar modo di quelle femminili, e di didattica nelle società multiculturali. 

Sara Balzerano, laureata in Scienze Umanistiche e Filologia Moderna, fa parte dell’Associazione Toponomastica Femminile che si occupa dei temi della parità tra i sessi e della prevenzione alla violenza.     

Sarà possibile rivedere l’evento sulle pagine social del Museo.