Decreto di istituzione biglietto museo Mario Praz in data 6 maggio 2024

In ottemperanza alle disposizioni del Decreto allegato si dispone che dal 6 maggio 2024 l’ingresso al Museo Mario Praz avverrà tramite biglietto a pagamento. Il biglietto ordinario d’ingresso al Museo Mario Praz avrà il costo di euro 6. Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per i giovani sino a 25 anni sarà pari ad euro 2. Al pari di quanto previsto per l’accesso ai musei e luoghi di cultura, sono esentate dal pagamento le seguenti categorie di legge: i minori di anni 18; le categorie protette di cui alla legge 68/1999 e s.m.i.; i docenti accompagnatori delle scolaresche. Resterà invariato il diritto all’accesso gratuito per le categorie di cui al Decreto n. 507/1997 e s.m.i. ——    Scarica il DECRETO

Roma 1911

Sulle orme degli artisti dell’Esposizione Internazionale di Roma Durata 2 giorni Praticabilità Il percorso si può fare a piedi, con mezzi pubblici, in bicicletta ed auto. Descrizione itinerario Hendrik Andersen partecipò all’Esposizione Universale del 1911 insieme a molti altri artisti le cui opere sono conservate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Alla Galleria Nazionale è possibile vedere le opere degli artisti che esposero con Hendrik Andersen nel 1911, fra cui Cesare Maccari e Onorato Carlandi, presente nelle collezioni del Museo. L’itinerario prosegue al Museo Boncompagni dove è possibile vedere le opere di Duilio Cambellotti, che espose nella stessa occasione, anche il famoso manifesto dedicato all’Esposizione raffigurante le Aquile imperiali. Ancora al museo due splendi dipinti del 1911 per Castel sant’Angelo di altri artisti direttamente coinvolti: Umberto Prencipe e Vittorio Grassi. Fra gli altri artisti presenti alla mostra del 1911 ricordiamo il pittore spagnolo Gustavo Bacarisas, intimo amico di Hendrik e presente nella collezione del Museo Andersen. A questo percorso può unirsi Castel Sant’Angelo dove è conservato il nucleo quasi completo di incisioni di Bartolomeo Pinelli, qui esposte nel 1911 in occasione dell’Esposizione Universale, esposte ciclicamente nelle sale del Museo. Musei coinvolti Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Hendrik C. Andersen, Museo Boncompagni Ludovisi, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Geo localizzazione Viale delle Belle Arti 131, Via P. Stanislao Mancini 20, Via Boncompagni 18, Lungotevere Castello 50 Eventuale biglietti integrato Solo col Museo Boncompagni Ludovisi (di prossima attivazione)

Le case museo romane

Luoghi di atmosfera e fascino Durata 2 giorni Praticabilità I luoghi si possono raggiungere facilmente a piedi, con mezzi pubblici, in bicicletta ed auto. Descrizione itinerario Le case museo Mario Praz, Hendrik C. Andersen e Boncompagni Ludovisi appartengono al circuito dei Musei Statali della capitale. Il percorso mette in relazione le collezioni delle case romane, le loro architetture e le curiosità e segreti di queste che un tempo furono le abitazioni di collezionisti, artisti, nobili. Oltre alla casa di Mario Praz e di Hendrik Andersen l’itinerario può includere molte altre case d’artisti, da quella di Giorgio De Chirico, John Keats e Percy Bessey Shelley fino a quella del compositore Giacinto Scelsi. Anche la Galleria Spada e il Museo degli Strumenti Musicali, della Direzione dei Musei di Roma possono essere ricomprese in tale percorso. La prima in quanto dimora storica della famiglia Spada e il secondo in quanto custode di arredi e oggetti dello studio del famoso compositore Giovanni Sgambati.  Musei coinvolti Istituto autonomo Villa adriana e Villa d’Este, sito UNESCO di Villa Adriana / Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres / Mausoleo di Adriano – Castel Sant’Angelo Geo localizzazione Via Pasquale Stanislao Mancini 20, Via Zanardelli 1, Via Boncompagni 18, Piazza Capo di Ferro 13, Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a Eventuale biglietti integrato (Andersen-Boncompagni) sì

Visioni di Adriano

Percorsi tra Urbe e ager tiburtinus Durata Due giornate. La prima prevedrà la visita ai tre siti collocati nel centro di Roma; l’itinerario, che può essere effettuato a piedi senza soste attraversando il cuore del centro storico della città, prevede un tempo di percorrenza di 20 minuti circa, dal Pantheon a Castel Sant’Angelo passando per il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Nella seconda giornata, dopo una visita a Palazzo Massimo, proprio davanti alla Stazione Termini e collegato con la Metro B, è possibile raggiungere da Roma la città di Tivoli, dove sarà possibile visitare il delizioso centro storico, oltre alla Villa Adriana. Non distante anche la splendida Villa d’Este. Praticabilità La strada che collega i tre  siti romani al terzo che si trova a Tivoli, può essere percorsa in macchina tramite il tratto autostradale A24, con uscita a Tivoli, proseguendo poi per la frazione di Villa Adriana fino a raggiungere il sito. BUS da Roma: Metro B fino a fermata Ponte Mammolo, poi bus Co.Tra.L. via Prenestina, con fermata a circa 300 m dall’ingresso della Villa. TRENI FS da Stazione Termini o da Stazione Tiburtina per la stazione FS di Tivoli. Descrizione itinerario Adriano è stato un imperatore visionario e gli architetti che lavorarono per lui lo furono altrettanto, mettendo in opera le sue stesse costruzioni ideali e traducendole in manufatti che sarebbero diventati celebri in tutto il mondo.L’itinerario che si propone, intende tracciare una linea di connessione tra le tre opere più emblematiche e note di questo percorso, descrivendo l’apoteosi di un pensiero etico, spirituale, politico.Il Pantheon, Castel Sant’Angelo – Mausoleo di Adriano e la Villa di Tivoli che porta il nome dell’imperatore, tracciano un interessante collegamento tra gli scenari del potere esercitato nell’Urbe e la campagna romana, in particolare l’ager tiburtinus, quale centro prescelto da Adriano per la residenza aristocratiche dedicata agli otia.Se Adriano aveva ricostruito il Pantheon, distrutto da un incendio durante il regno del suo predecessore, come rappresentazione e simbolo del suo potere economico e quindi politico nonché dimora di tutti gli dei, Villa Adriana costituiva piuttosto il riflesso di una logica di progettazione che aveva come obbiettivo la messa in opera di un manufatto perfetto e sublime, nel quale protagonista era sempre il princeps, che in questo caso faceva realizzare a Tivoli un sistema architettonico come virtuosa articolazione di spazi dell’abitare nel paesaggio.Il progetto per la sua tomba, il Mausoleo di Adriano, chiude quindi il cerchio sulle tre tipologie costruttive: la casa degli otia, la dimora di tutti gli dei, la casa per la vita spirituale. A differenza delle altre due opere, il Mausoleo non era destinato però alla gloria di Roma e alla esaltazione dei suoi preziosi territori, ma alla celebrazione personale dell’imperatore. Non a caso, la dimensione del Mausoleo di Adriano, insieme a quello di Augusto, eccederà per la dimensione rispetto a tutti gli altri ambiziosi sepolcri già presenti a Roma, richiamando ben noti esempi di età ellenistica. Le collezioni del MNR raccontano l’epoca dell’imperatore, il primo a farsi raffigurare con la barba, omaggio alla cultura greca. Un celebre ritratto, proveniente dalla stazione Termini, è conservato a Palazzo Massimo, con quello della moglie Sabina e molte sculture provenienti da Villa Adriana; un altro è nella galleria dei Dodici Cesari della Loggia dipinta di Palazzo Altemps e fa parte della collezione Boncompagni Ludovisi, come il prezioso Antinoo con integrazioni moderne che rappresenta il giovane bitinio favorito dell’imperatore. Musei coinvolti Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, sito UNESCO di Villa Adriana / Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres / Mausoleo di Adriano – Castel Sant’Angelo / Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo e Palazzo Altemps Geo localizzazione VILLÆ, Largo Marguerite Yourcenar, 1 00019 Villa Adriana – TIVOLI (RM) ; Pantheon, Piazza della Rotonda, n.c. Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, 50 Palazzo Massimo, Largo di Villa Peretti, 2 Palazzo Altemps, Piazza di Sant’Apollinare, 46 Eventuale biglietto integrato No

Tra Veio e il Pantheon

Committenza e architettura sacra Praticabilità Il percorso richiede diverse ore a disposizione, per consentire gli spostamenti dall’area archeologica del santuario etrusco dell’Apollo, raggiungibile preferenzialmente in auto oppure con treno regionale (fermata La Storta), autobus (n. 032, fermata Isola Farnese/Riserva Campetti) e 850 metri a piedi, sino a Piazza della Rotonda, nel centro di Roma, dove si trova il Pantheon. Descrizione itinerario La costruzione di templi imponenti, in età antica, è espressione di forme di committenza di alto livello e può testimoniare l’intervento politico dei vertici delle comunità, che, attraverso l’erezione di monumentali strutture sacre per le realtà urbane di riferimento, acquisiscono visibilità e legittimazione del proprio potere. Tra i musei della Direzione Musei statali della città di Roma, il santuario dell’Apollo a Veio e il Pantheon, pur distanti cronologicamente quasi cinquecento anni e riferibili a realtà profondamente diverse, l’uno alla metropoli etrusca di Veio e l’altro alla Roma di età imperiale, sono testimonianza di interventi architettonici di eccezionale portata rispetto al contesto urbano in cui sono inseriti. Il tempio dell’Apollo in località Portonaccio rappresenta uno dei complessi sacri più rilevanti di Veio e dell’Etruria in generale; la ricchissima decorazione in terracotta che ornava gli elementi del tetto è segno dell’intervento programmatico di un’autorità di livello regale della città etrusca. Il Pantheon, nella sua prima realizzazione di età augustea, per opera di Agrippa, voleva probabilmente costituire un luogo sacro legato al culto del regnante, Augusto, e marcare anche geograficamente i luoghi del Campo Marzio quale monumentale edificio di rappresentanza della nuova dinastia giulio-claudia. Anche nel rifacimento successivo dell’imperatore Adriano, il Pantheon rimase espressione del potere e dell’ideologia imperiale. Musei coinvolti Parco archeologico di Veio, Pantheon Geo localizzazione Via della Riserva Campetti s.n.c (Isola Farnese), Piazza della Rotonda (Roma) Eventuale biglietti integrato No

Protagonisti e collezionisti. Alla scoperta di raccolte d’arte attraverso la città

Durata L’itinerario si articola in più giornate. Per la prossimità o per l’ampiezza dei vari musei, si consiglia la visita della Galleria Spada e del Museo Mario Praz nello stesso giorno; del Museo Andersen e del Museo Boncompagni Ludovisi, che si trovano alle opposte estremità della Villa Borghese; del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali in una visita dedicata. Praticabilità La Galleria Spada e il Museo Mario Praz sono raggiungibili con una passeggiata attraverso Campo de’ Fiori e Corso Rinascimento; diversi autobus in partenza da Piazzale Flaminio attraversano Villa Borghese e portano in Via Veneto; svariati mezzi di linea conducono a piazza Santa Croce in Gerusalemme. Descrizione itinerario Un’eccezionale passione, un gusto eletto e una speciale determinazione nella ricerca e nel possesso delle opere stanno alla base della creazione delle collezioni d’arte attraverso il tempo. In questo senso, lo spirito che muoveva i collezionisti del passato e quello che ancora muove i collezionisti del presente continua a presentare aspetti assai simili. Un percorso attraverso i musei statali della città di Roma permette di seguire alcune di queste figure attraverso i secoli: nella Galleria Spada si scopre il gusto dei cardinali Bernardino e Fabrizio, creatori nel Seicento di una fine raccolta di pittura barocca di importanza internazionale; solo una breve passeggiata la separa dal Museo Praz, dove il grande anglista ha riunito i sofisticati pezzi che ci parlano dell’arte Empire e dell’Ottocento Biedermeier; raggiungiamo il Museo Andersen per trovarvi non soltanto la personale collezione di Hendrick Christian Andersen, frutto delle sue relazioni artistiche, ma anche le sue numerose sculture, che declinano simbolismo e stile Anni Venti; un mondo fatto di porcellane e di arti decorative caratterizza il tocco di Alice Blanceflor de Bildt Boncompagni, il cui villino sorge a pochi passi da Via Veneto; l’esito, infine, di un collezionismo onnivoro, variamente orientato ma profondamente legato al mondo della musica, è quello che si scopre nel Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, dove la personalità di Evan Gorga ancora vive attraverso una raccolta davvero unica.  Musei coinvolti Galleria Spada; Museo Praz; Museo Hendrik C. Andersen; Museo Boncompagni Ludovisi; Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Geo localizzazione Piazza Capo di Ferro 13; Via Zanardelli 1; Via Pasquale Stanislao Mancini 20; Via Boncompagni 18; Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a

Le tappe romane del Grand Tour

Passeggiate di Goethe e Stendhal Durata L’itinerario può essere effettuato a piedi attraversando il cuore del centro storico della città e prevede un tempo di percorrenza che può variare a seconda delle soste da tre a cinque ore. Praticabilità I primi due musei del Pantheon e di Castel Sant’Angelo sono collocati nel centro di Roma, come pure il Colosseo, pertanto la prima metà della giornata può essere destinata ai tre siti per concludersi nel pomeriggio con la Galleria Borghese raggiungibile comodamente con la Metro Linea A dalla fermata Spagna (dir. Anagnina) fino alla fermata Barberini. Descrizione itinerario Il Grand Tour era un lungo viaggio nell’Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia a partire dal XVIII secolo, che aveva come obbiettivo quello di perfezionare il loro sapere. Goethe giunse a Roma per la prima volta nel 1786 e vi si trattenne fino al febbraio del 1787, proseguendo poi per Napoli e per la Sicilia e ritornando nell’Urbe nell’inverno successivo. Nel 1786 il Maestro tedesco visitava il Pantheon di cui scriveva: «Qui la grandiosità della Rotonda, sia all’esterno che all’interno, ha suscitato in me un gioioso senso di reverenza.» La Mole Adriana fu raggiunta certamente attraversando i vicoli della Spina di Borgo, nelle parole di Goethe il Castel Sant’Angelo si mostra luminoso e festaiolo nel giorno della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo: «Finalmente è giunta anche la grande festa dei santi Pietro e Paolo; ieri abbiamo visto l’illuminazione della cupola e i fuochi d’artificio dal Castello. La luminaria è uno spettacolo simile ad una prodigiosa favola, da non credere ai propri occhi». Nei pressi della Roma antica, fra Campo Vaccino e Monte Caprino, dunque fra Foro Romano e Campidoglio, Goethe scopre il Colosseo: «Verso sera ci recammo al Colosseo; era già quasi buio. Quando si contempla una cosa simile, tutto il resto appare un’inezia». Nelle Passeggiate Romane di Stendhal, riconosciamo lo stesso incanto per lo splendore suscitato dalla città, che lo scrittore iniziò a percorrere nel 1817. La prima visione sarà quella del Colosseo, «le più belle vestigia del popolo romano». Stendhal, che amava essere solo all’interno di questo teatro per lasciarsi meglio penetrare dalla magia del luogo, ci confida: «se ne avessi il potere, sarei tiranno, farei fermare il Colosseo durante i miei soggiorni a Roma». Infaticabile, Stendhal ci porta quindi di fronte al sublime Pantheon «il più bel resto dell’antichità romana» del quale racconterà l’appassionante epopea costruttiva. Lo scrittore inserì tra le sue visite anche Galleria Borghese, dove ammirò i dipinti del Domenichino, del Tiziano e di Raffaello. Musei coinvolti Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres / Mausoleo di Adriano Castel Sant’Angelo / Colosseo / Galleria Borghese Geo localizzazione Pantheon, Piazza della Rotonda, n.c. Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, n. 50 Colosseo, Piazza del Colosseo, n.c. Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese, 5 Eventuale biglietti integrato No

L’Apollo sul tetto

Praticabilità Il percorso richiede diverse ore a disposizione, per consentire gli spostamenti dall’area archeologica del santuario etrusco dell’Apollo al piazzale di Villa Giulia, dove si trova il Museo Nazionale Etrusco. Dal centro di Roma il santuario di Portonaccio è raggiungibile preferenzialmente in auto oppure mediante la combinazione di treno regionale (fermata La Storta), autobus (n. 032, scendere alla fermata Isola Farnese/Riserva Campetti) e 850 metri a piedi. Dal santuario di Portonaccio si può raggiungere il Museo di Villa Giulia mediante automobile oppure mediane la combinazione di autobus (n. 032, scendere alla fermata La Storta/Cassia), treno regionale (fermata Valle Aurelia), metro A (direzione Anagnina, fermata Ottaviano) e autobus (n. 19 nav, fermata Museo Etrusco Villa Giulia). Descrizione itinerario Il 19 maggio del 1916, durante gli scavi condotti nell’area del santuario di Portonaccio a Veio da Giulio Quirino Giglioli, allora direttore del Museo di Villa Giulia, emerse dalla terra, deposto in posizione eretta in una fossa ricavata lungo il limite settentrionale del santuario, la splendida statua in terracotta policroma che raffigurava Apollo. Insieme al dio delfico, si rinvennero numerose altre sculture di terracotta che, insieme all’Apollo, in origine ornavano la sommità del tetto del tempio e costituivano le rappresentazioni per immagini dei miti evocati nella decorazione architettonica dell’edificio: Eracle e la cerva di Cerinea; Ermes, messaggero di Zeus; Latona, madre di Apollo. Le statue, la cui scoperta rivoluzionò le conoscenze e la storia della scultura etrusca di epoca arcaica, furono subito trasferite nei depositi di Villa Giulia per il restauro, lo studio e la successiva esposizione al pubblico, e con esse fu trasportato in museo anche il ricchissimo patrimonio di materiali archeologici restituiti nel corso degli anni dagli scavi dell’intero complesso santuariale veiente. L’itinerario consente di ricomporre idealmente l’originaria unità che legava le bellissime sculture, oggi esposte nelle sale dedicate a Veio del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, al loro primigenio contesto di provenienza, ancora oggi immerso in un paesaggio naturalistico di rara suggestione. Musei coinvolti Parco archeologico di Veio, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Geo localizzazione Via della Riserva Campetti s.n.c (Isola Farnese), Piazzale di Villa Giulia n. 9 (Roma) Eventuale biglietti integrato No Scavo di Portonaccio, gruppo scultoreo e N. Malavolta, archivio fotografico ETRU

Dalla Galleria Spada al Museo Andersen

Durata Cinque ore. Il percorso a piedi parte dalla Galleria Spada per poi raggiungere il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, e, successivamente, il Museo Mario Praz e il Museo Andersen. Praticabilità Il percorso prende avvio dalla Galleria Spada; da qui si raggiunge piazza Farnese, si prosegue su via di Monserrato, via dei Banchi Nuovi, via del Banco di Santo Spirito fino a Castel Sant’Angelo. Da ponte Umberto I si raggiunge il Museo Mario Praz e proseguendo per Lungotevere il Museo Andersen. Descrizione itinerario Questo percorso comparativo tra collezioni conservate nei Musei della Direzione Musei statali della città di Roma inizia con le antiche collezioni di famiglia della Galleria Spada che conserva il gusto dei cardinali Bernardino e Fabrizio, artefici nel Seicento di una fine raccolta di pittura barocca. Giunti a Castel Sant’Angelo, si nota immediatamente la struttura cilindrica del monumento, costruito nel II secolo d.C. come mausoleo dell’imperatore romano Adriano e successivamente destinato a conservare i resti degli Antonini e dei Severi fino a Caracalla. Già nella tarda età imperiale il Mausoleo inizia a subire una trasformazione difensiva attraverso l’incastellamento. Dopo la cattività avignonese diviene la più importante fortezza papale a Roma, e conserva a lungo tale funzione militare insieme a quelle di residenza papale e di prigione. Nella nuova affermazione culturale come luogo museale, tappa importante è l’Esposizione Universale del 1911: per i festeggiamenti dei cinquant’anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, a Castel Sant’Angelo vengono esposte con le Mostre Retrospettive diverse tipologie di collezioni. Un momento importante di studio che porta i suoi frutti nel 1925 con la nascita del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. Le principali collezioni del museo provengono dalla donazione Menotti nel 1916 e da quella Contini Bonacossi nel 1928. Si tratta di opere d’arte e arredi che permisero le ambientazioni in stile rinascimentale, seguendo il gusto dell’epoca. Dalla collezione di Stato di Castello si raggiunge l’abitazione del noto anglista Mario Praz. Gli interni conservano intatta la sofisticata atmosfera con la sua collezione che rende esclusivo il Museo Mario Praz. Il Museo Hendrik Christian Andersen conserva il vissuto artistico dell’autore, degli anni Venti e Trenta del Novecento. Nel grande atelier si espandono ancora le sue numerose sculture. Musei coinvolti Galleria Spada; Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Museo Praz; Museo Andersen. Geo localizzazione Piazza Capo di Ferro 13; Lungotevere Castello 50; Via Zanardelli 1; Via Pasquale Stanislao Mancini 20.

Castel Sant’Angelo: crocevia di percorsi

Durata Quattro ore. Praticabilità Lasciato Castel Sant’Angelo si raggiunge a piedi via Acciaioli per prendere il primo mezzo pubblico (linea 40) fino a piazza Venezia. Qui si cambia (linea 63) e si scende all’altezza di via Piemonte. Pochi minuti a piedi per il Museo Boncompagni. Si prende la metro A dalla stazione Barberini fino a San Giovanni. Qui si procede a piedi fino a Santa Croce in Gerusalemme per raggiungere il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Descrizione itinerario Questo percorso comparativo tra collezioni conservate nei musei della Direzione Musei statali della città di Roma inizia a Castel Sant’Angelo, costruito nel II secolo d.C. come Mausoleo dell’imperatore Adriano. Già nella tarda età imperiale il monumento inizia a subire una trasformazione difensiva attraverso l’incastellamento. Dopo la cattività avignonese diviene la più importante fortezza papale a Roma, e conserva a lungo tale funzione militare insieme a quelle di residenza papale e di prigione. Nella nuova affermazione culturale come luogo museale, tappa importante è l’Esposizione Universale del 1911: per i festeggiamenti dei cinquant’anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, a Castello vengono esposte con le Mostre Retrospettive diverse tipologie di collezioni. Un momento di studio che porta i suoi frutti nel 1925 con la nascita del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, le cui principali collezioni provengono dalla donazione Menotti nel 1916 e da quella Contini Bonacossi nel 1928. Il Museo Boncompagni Ludovisi riguarda il mondo di porcellane, delle arti decorative caratterizzato dal tocco di Alice Blanceflor de Bildt Boncompagni, il cui villino sorge a pochi passi da Via Veneto. Nell’Esposizione del 1911, il pittore Umberto Prencipe espone l’imponente dipinto “grande veduta di Roma dall’Ara Coeli” nelle Casermette di Urbano VIII a Castello. La tela è oggi al Museo Boncompagni, insieme al dipinto “Ascensione” di Vittore Grassi, sempre del 1911, parte di un trittico che raffigura uno degli angeli di Ponte Sant’Angelo visto dal basso di una scalinata che scende alla banchina del fiume. Nelle Mostre Retrospettive non potevano mancare sezioni della grande collezione del tenore lirico Evan Gorga. Quella di strumenti musicali diventerà successivamente il nucleo principale del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Attualmente a Castello si conservano delle decorazioni scultoree della collezione Gorga. Musei coinvolti Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; Museo Boncompagni Ludovisi; Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Geo localizzazione Lungotevere Castello 50; Via Boncompagni 18; Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/A.