Sabato 25 febbraio presso il Museo Hendrik Christian Andersen si terrà il seminario FORME BREVI – SCRITTURE SINCRETICHE, in collaborazione con la cattedra di Semiotica del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma.
Il seminario è a cura della Prof. ssa Isabella Pezzini (Sapienza Università di Roma) e del Prof. Riccardo Finocchi (Università di Cassino).
Negli ultimi anni è apparsa sul web una nuova modalità di comunicazione che ha registrato una impressionante circolazione discorsiva. Comprensibile a tutti e usata da un numero elevato (e in continua crescita) di utenti, essa è caratterizzata dalla combinazione di immagini, suoni e parole per produrre testi, generalmente piuttosto brevi, mobilitando un repertorio ampio ed eterogeneo di risorse semiotiche ed estetiche. Si pensi, ad esempio, ai “meme” audiovisivi o alle funzionalità e app dedicate, quali Instagram Stories o Tik Tok di cui anche i Musei stanno facendo un uso frequente.
È interessante notare come, sul piano dell’espressione, questa scrittura sincretica esternalizzi e testualizzi le procedure tipicamente multimodali e sinestetiche che caratterizzano il lavoro più originario della nostra immaginazione.
Le manifestazioni testuali di questa forma espressiva sono state fin qui raccolte in corpus più o meno omogenei, utilizzando criteri di classificazione che hanno dato luogo a un numero molto elevato di definizioni, quali remix, rimediazione, rimontaggio, re-enactement, rilocazione, intermedialità, postmedialità (Bolter, Casetti, Eugeni, Grusin, Noë) ecc. Ci si potrebbe tuttavia chiedere, in via preliminare, se il modo migliore per comprendere e studiare questa modalità espressiva sincretica non consista nell’interpretarla a partire dal suo orientamento caratteristico verso un formato breve (riferibile anche all’idea di “forme semplici” di Jolles) che si avvale di una scrittura sincretica, in quanto tale capace di essere appresa, interiorizzata e performata, nonché di evolvere secondo linee di sviluppo che sono solo in parte preventivabili benché riferibili a pratiche comunicative che tendono a pertinentizzare le stesse modalità di blending espressivo. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un fenomeno che potrebbe riservare conseguenze culturali analoghe a quelle ascrivibili alla scrittura lineare e alla stampa a caratteri mobili (Havelock, McLuhan, Ong).
Il seminario si propone di esplorare secondo diversi approcci il rapporto significativo tra scritture sincretiche e forme brevi.
PROGRAMMA
9.30 Apertura seminario
Maria Giuseppina di Monte – Saluti istituzionali
09.45 Introduzione ai lavori
Isabella Pezzini, Sapienza Università di Roma
Anne Beyaert-Geslin, Université Bordeaux-Montaigne
10.45 – 11.15 discussione
11.30 – 13.00 prima tavola rotonda – Le forme brevi in prospettiva estetica
Introduce Pietro Montani
Dario Cecchi, Angela Maiello, Tommaso Casini, Serafino Murri
13.00 – 15.00 pausa pranzo
15.00 – 18.00 seconda tavola rotonda – Le forme brevi in prospettiva semiotica
Introduce Riccardo Finocchi
Tiziana Migliore, Bianca Terracciano, Paolo Peverini, Franciscu Sedda, Marc Bogo, Luigi Virgolin, Leonardo Romei
Discussant
Pierluigi Cervelli, Michele Dentico, Paolo Sorrentino, Riccardo Bertolotti
18.00 Discussione finale e aggiornamento del progetto