Dal 6 luglio al 31 agosto la Casa Museo Hendrik Christian Andersen diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente all’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma guidato dal Direttore Generale Musei Prof. Massimo Osanna ospiterà la mostra In viaggio da 140 anni a cura dell’Associazione Artisti Coreani in Italia – ARCOI.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano e con l’Ambasciata della Repubblica di Corea e celebra i 140 anni di relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Repubblica di Corea, iniziate con la firma del trattato commerciale nel 1884 e proseguite nel 1901 con l’istituzione della sede consolare italiana a Seoul.
Agli inizi del Novecento la Corea era quasi del tutto sconosciuta alla gran parte degli Europei. Le sue tradizioni e la sua cultura erano avvolti in un alone di mistero. Grazie alle fotografie scattate dal giovane tenente di vascello e socio della Società Geografica Italiana Carlo Rossetti, nominato console di Corea nel 1902, il Gran Han (così era chiamata all’epoca la penisola coreana) iniziò a essere noto alle conoscenze occidentali. Acuto e attento osservatore della società coreana, Rossetti scattò più di 200 fotografie che divennero occasione per veicolare informazioni in campo culturale, geografico, sociale ed economico della Corea, nonché raccontare i paesaggi meravigliosi, l’arte e la vita quotidiana della popolazione di un luogo così lontano.
Oggi, a distanza di 140 anni, sono gli stessi artisti coreani a raccontare nelle loro opere la “coreanità” mediante innovazione e creatività. Ne sono un esempio le culture K-pop e K-cinema che stanno suscitando sempre maggiore interesse nel mondo occidentale. L’alta tecnologia e il successo globale tuttavia non li allontana dalle loro radici.
Lo stesso vale per gli artisti del collettivo ARCOI, in mostra alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen, una comunità di scultori, grafici e pittori coreani, giovani e meno giovani, nati in Corea ma residenti in Italia. Ivi trasferitisi, hanno deciso di rimanervi e raccontare la “coreanità” sapientemente mescolata al contesto culturale-artistico ospitante.
Come fece più di un secolo fa l’artista visionario Hendrik Christian Andersen, viaggiatore ed esule dalla Norvegia agli Stati Uniti e infine all’Europa. L’artista scelse l’Italia e Roma in particolare come meta e destinazione finale del viaggio e luogo per diffondere la sua arte “mondiale” veicolo di emancipazione.
Il viaggio degli artisti coreani è anch’esso un viaggio fisico che li ha portati dal paese d’origine sui nostri lidi ma anche un viaggio metaforico che sottolinea come la migrazione permetta di conoscere realtà diverse e fare esperienza del mondo, delle persone e della natura dei luoghi e come la conoscenza garantisca comprensione e rispetto fra nazioni e individui.
Le opere esposte testimoniano il viaggio da un paese lontano e celebrano una storia lunga 140 anni, quella del florido scambio tra Italia e Corea, di cui nel 2024-2025 si celebra anche l’anno dello scambio culturale.
Quindici gli artisti in mostra – Son Hyun Sook, Shim Nan Young, Joh Gyung Hee, Chun Mi Jin, Lee Na Kyung, Lee Guem Muk, Lee Ji Yeon, Moon Sang Mi, Kim Sung Il, Kim Jae Kyeong, Kim Ha Jin, Kim Hwal Kyung, Kim Giuno, Nam So Hyeon e Park Hyun – che compiono ciascuno il proprio viaggio offrendo al pubblico l’esperienza di una mescolanza armoniosa tra Oriente e Occidente.
La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo.