il 2 maggio al Museo Andersen finissage della mostra “Sabina Alessi. I sette vizi capitali”

Il 2 maggio in occasione del finissage della mostra Sabina Alessi. I sette vizi capitali il Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi, è lieto di presentare al pubblico il catalogo della mostra (Gangemi Editore International, Roma, 2023).

La mostra è nata dall’accordo, sottoscritto fra il Museo Hendrik C. Andersen e l’Accademia di Belle Arti di Roma, finalizzato alla cooperazione e allo scambio all’insegna della valorizzazione del Museo, dei giovani artisti e della loro docente di decorazione, Sabina Alessi, italo belga che vive e lavora a Roma.
Il progetto è scaturito dalla frequentazione del Museo da parte degli studenti dell’Accademia che hanno approfondito, durante le visite, i temi relativi al percorso artistico e umano che Hendrik Christian Andersen ci ha lasciato in eredità. La mostra si pone in contrappunto con gli ideali utopistici alla base del progetto del World Center of Communication attraverso il quale Andersen voleva “creare una nuova Bibbia, un qualcosa che aiuti quelli che verranno dopo di noi a sentire il loro spirito come una parte di quello di Dio. […] dimostrare come le differenze […] non facciano alcuna differenza”, come emerge dal Diario dattiloscritto della cognata Olivia Cushing.

I sette vizi capitali rappresentati da sette opere, ciascuna ben connotata e distinta per forma, colore e materiale – dall’ovale in marmo per la superbia al triangolo in ceramica per l’invidia, solo per citarne alcuni – si pongono quindi in contrasto con i “bianchi sogni di un altro mondo” di Hendrik Christian Andersen che, sebbene non espressamente, ha perseguito un ideale d’arte e vita improntato alla glorificazione della virtù, come fanno bene comprendere alcuni evocativi passaggi del Diario di Olivia che ne esalta la dedizione e lo sforzo per il raggiungimento di uno scopo più alto e spirituale. Le idee di Hendrik Andersen erano condivise dall’amata cognata Olivia Cushing, sua guida spirituale, ispirata dalla lettura dei saggi di Ralph Aldo Emerson, uno dei più influenti esponenti del movimento trascendentalista americano del XIX secolo, che nei suoi primi scritti sottolineò l’importanza di una vita buona e giusta ispirata dal rispetto per gli altri e dal perseguimento di finalità etiche. Nel programma iconografico della città ideale di Hendrik Andersen, questi concetti si traducono nella ricerca dell’equilibrio delle forme e nell’armonioso dialogo fra le sculture che l’artista ha messo al centro del suo progetto urbanistico.

L’arte e la bellezza per Hendrik Andersen diventano il mezzo per cambiare l’umanità. Chi varca la soglia del Museo si stupisce, si emoziona e, seguendo l’itinerario che si snoda dal pian terreno al primo piano, dove sono esposte le opere della collezione, giunge al secondo dove, attraverso la proposta espositiva, la lettura del passato si attualizza nell’interpretazione contemporanea.
La valenza didattica del progetto costituisce un valore aggiunto in quanto gli studenti sono stati coinvolti in tutte le fasi progettuali, di realizzazione e cura degli apparati, allestimento e organizzazione.

Sabina Alessi è nata a Bruges nel 1968. Consegue il Baccalaureat alla Scuola Europea di Bruxelles.
Nel 1992 si diploma all’Accademia di Belle arti di Roma. Nel 1990-91 tiene la sua prima mostra personale al Lavatoio Contumaciale di Roma, dove afferma la sua ricerca in-centrata su dei quadri-struttura, in cui i segni sono determinati compositivamente dalla stessa forma struttura del telaio. Prosegue la sua ricerca formale con altri inter-venti inclusa la XII Quadriennale di Roma, nel 1996. L’attività degli anni ultimi l’ha vi-sta impegnata in una mostra personale ad Empoli (FI) presso la galleria Filarete, e nel-la realizzazione di una scultura in Acciaio Corten,” Onda 2030” per il nuovo Rettorato dell’Università di Tor Vergata a Roma e in ultimo nel 2021 nella partecipazione con una serie di opere al progetto dal titolo Tomaso Binga Locus; Transumanze creative, presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, e successivamente presso la Brigade Gallery in Danimarca. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove vive e lavora.

Finissage della Mostra
a cura di Maria Giuseppina Di Monte

Sabina Alessi. I sette vizi capitali

2 maggio ore 17.00
Presentazione del catalogo edito da Gangemi

Introduce:
Maria Giuseppina Di Monte, Direttrice del Museo

Saluti istituzionali:
Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Interviene:
Dalma Frascarelli, Docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Bella Arti di Roma

Sarà presente l’artista Sabina Alessi

Scarica il COMUNICATO STAMPA