Si aprirà al pubblico il 13 novembre 2021 al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della Città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi, la mostra GIOVANNI HAJNAL Sulle orme di Dante dalla lettura al segno grafico.
L’esposizione, già curata da Mariastella Margozzi e Laura Salerno presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, si sposta ora nella casa-atelier di Hendrik Christian Andersen per mostrare al pubblico le acqueforti realizzate dall’artista ungherese Giovanni Hajnal che reinterpreta in maniera del tutto singolare i passi più coinvolgenti della Divina Commedia di Dante Alighieri, in occasione delle celebrazioni del settecentesimo anniversario dalla scomparsa del Sommo Poeta.
Il legame tra Giovanni Hajnal, personalità poliedrica che ha saputo incidere il suo nome tra i grandi della storia dell’arte contemporanea e il Sommo Poeta Dante Alighieri si è instaurato, intrecciato e mai più interrotto, grazie a un autentico colpo di fulmine. In tale frangente Hajnal subisce una potentissima esperienza di arricchimento esistenziale, oltre a una conturbante impressione immaginativa, di empatia con l’opera dell’inarrivabile maestro. Da quel preciso istante principia nell’immaginario compositivo e iconografico di Hajnal una fascinazione così stravolgente per le tre Cantiche dantesche tale da tradurne e trascriverne i passi più notevoli, preziosi e significativi eternandoli attraverso la propria magistrale arte incisoria.
Dal 1980 Giovanni Hajnal matura l’idea di illustrare in maniera programmatica episodi che lo avevano letteralmente stregato vivificando così l’epopea di incisioni a tema dantesco, sentendosi particolarmente vicino ai versi dedicati alla sua terra natia, l’Ungheria, enucleandone, mediante un segno rigido, autoritario e solenne, non solo l’imperituro legame sentimentale con il proprio paese d’origine ma anche il profondo rapporto tra il Vate e quella straordinaria nazione.
Le opere presenti in mostra, realizzate con la tecnica dell’acquaforte, sono permeate da una strabiliante duttilità espressiva. Esse scandiscono, mediante un iter stilistico multiforme e variegato che abbraccia oltre vent’anni, il viaggio dantesco nei tre regni oltremondani della religione cattolica, effigiandone con estrema perizia compositiva principalmente i moti interiori, resi grazie al calibrato impiego di un segno che si fa aedo di accattivanti slanci emotivi e contrappunti sensori, che si compenetrano in linee marcate, forme geometrizzanti, volumi imponenti e brulicanti assetti spaziali tesi a trascinare il pubblico all’interno di una fiaba magica e al contempo grottesca. L’ars creandi di Hajnal mutua dal passato per mirare al futuro, un avvenire ripensato e riplasmato originalmente attraverso un innovativo linguaggio figurativo che mostra di saper armoniosamente coniugare la minuzia della cultura espressiva nordica con la linea calda e magmatica di matrice mediterranea. Le incisioni esposte esprimono l’universo dei sentimenti umani, cantano i conflitti interni, i brividi della paura di rimanere intrappolati e ancorati a qualcosa che non ci appartiene, le speranze di un’umanità in cerca di assoluzione. Hajnal traduce, superando i dettami del messaggio sacrale o simbolico insito nelle sue creazioni, i problemi dell’uomo moderno: l’antinaturalismo formale, le distorsioni grafiche, il dinamismo compositivo non fanno altro che trasporre l’inquietudine, il disagio esistenziale che affligge il nostro tempo e rappresentano una via di fuga dal labirintico incedere di un presente che forse percepiamo di volta in volta sempre più ingombrante.
Non è casuale la scelta di esporre le opere dell’artista ungherese al Museo Hendrik Christian Andersen. Anche lo scultore norvegese naturalizzato statunitense Andersen è sensibile come Giovanni Hajnal al richiamo dantesco. Nel 1921 realizza un bassorilievo in marmo raffigurante “Dante e Beatrice” in due versioni, una conservata presso il Museo, l’altra presso il chiostro dell’Abbazia di Vallombrosa (Reggello, Firenze) dove era solito soggiornare durante l’estate.
Museo Hendrik Christian Andersen
via Pasquale S. Mancini, 20 – 00196 Roma
GIOVANNI HAJNAL
Sulle orme di Dante dalla lettura al segno grafico
Mostra a cura di Mariastella Margozzi e Laura Salerno
13 novembre 2021 – 12 febbraio 2022 – Inaugurazione 13 novembre ore 17.00
(nel rispetto delle norme anti Covid-19)
Contatti
Mail: dms-rm.museoandersen@beniculturali.it
Tel. + 39 06 3219089
Sito web: https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/istituti/museo-hendrik-christian-andersen-roma/
FB: MuseoHendrikChristianAndersen
TW: @MuseoAndersen