Dal 16 aprile presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen apre al pubblico la mostra di Michele De Luca dal titolo NEI MONDI.
L’esposizione a cura di Anna Imponente è l’occasione di vedere riuniti per la prima volta i dipinti che dall’inizio del Duemila meglio contraddistinguono la poetica, l’esplorazione inquieta di un altrove, teatro del cosmo dell’artista De Luca, con un atteggiamento di mistica laica che può affiancare le ricerche di nuove frontiere nell’astrofisica della nostra epoca. I lavori autentici e motivati aprono varchi fisici e mentali per ricreare universi, luoghi dell’intensità di accadimenti luminosi, pulsazioni segnaletiche tra chiarori e dissolvenze. Il coinvolgimento progettuale a cui l’artista attribuisce la caratteristica di “noncuranza”, è determinato da veloce gestualità di pennellate acriliche acquose stese con un sentimento musicale per il passaggio a stratosfere ambientali visionarie.
Artista ligure formatosi a Roma dove ha insegnato all’Accademia di Belle Arti, Michele De Luca ha esordito nei primi anni ’80 con opere a carattere espressionista e polimateriche, partecipando negli anni a importanti rassegne nelle principali sedi italiane del contemporaneo. Dalla Promotrice delle Belle Arti di Torino alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia al Museo Villa Croce di Genova, al Museo Michetti a Francavilla al Mare al Museo Macro di Roma. Nel 2017 era presente alla mostra “Il cammino delle Certose” nella sede della Certosa di Padula. Una installazione permanente site specific è dal 2012 al piano terra del Palazzetto Venezia a Roma su progetto della Soprintendenza del Lazio. Si sono interessati e hanno scritto di lui critici tra i quali Enrico Crispolti, Paolo Balmas, Vito Apuleo, Luca Beatrice, Guglielmo Gigliotti, Cristiana Perrella, Gabriella De Marco, Laura Cherubini, Flaminio Gualdoni.
Scrisse Enrico Crispolti: “Michele De Luca si è affermato, operando a Roma, fra le forze più autentiche della nuova generazione artistica italiana, impegnato in una dimensione propositiva caratterizzata da una straordinaria densità di motivazione esistenziale (…) Nelle ultime opere la pittura di De Luca rinnova l’intensità di un caratteristico lirismo fatto di inquietanti attese di rivelazione di luce, e che si afferma negli anni Novanta fra le più originali proposizioni della sua generazione”.
Scrive Anna Imponente: “Le tele di Michele De Luca, sfidando lo spazio con un’enorme carica di energia, racchiudono il senso di una macchina del tempo di un mondo che verrà. In esse si possono glorificare uomini capaci di vivere tra cielo e terra, in preda a una vertigine di pensiero da far impallidire la percezione attuale del mondo (…) Alla fenomenologia del puro evento fisico, di un happening di soli oggetti da contemplare, icone di una cultura tecnologica, si contrappone nelle opere di De Luca, un imprescindibile legame con la gestualità e la manualità tradizionale del fare arte e una tensione emotiva dell’autore percepibile come intuizione di trascendenza”.
Sono in mostra una quindicina di lavori tra cui “Nei mondi” che dà il titolo all’esposizione, risultati della pluriennale ricerca sull’energia e la luce, ispirati, come già alcune sue poesie, alle riflessioni sullo spazio cosmico e il mistero dell’infinito. Grandi dipinti ad acrilico su tela libera (senza telaio) come arazzi che formano una singolare unica installazione. Inoltre assemblaggi polimaterici, opere a olio su metallo e legno, la scultura Varo, poesie visive su carta e libri d’artista inediti in cui Michele De Luca come poeta visivo coniuga immagini e versi, disegni e progetti a frasi, nuclei di poesie e testi in divenire.
La mostra sarà aperta fino al 17 giugno.
In occasione del finissage (lunedì 17 giugno alle ore 17.30) sarà presentato il libro “Nei mondi” edito da Gangemi Editore che raccoglie una antologica del lavoro di Michele De Luca, il saggio critico della curatrice e un contributo dello scrittore e critico letterario Silvio Perrella.