Virtual Tour
Castel Sant’Angelo si impegna a garantire la massima fruizione del proprio patrimonio a tutti i pubblici.
Le caratteristiche architettoniche del monumento rendono alcuni spazi difficilmente accessibili alle persone con disabilità o difficoltà motorie.
Anche per questo, il Museo ha avviato un progetto dedicato all’accessibilità digitale: la creazione di Virtual Tour immersivi, che consentono di esplorare virtualmente le aree meno accessibili.
Il progetto è attualmente in fase di implementazione, ma sono già disponibili visite virtuali agli ambienti del secondo livello, tra cui:
• Loggia di Giulio II
• Sala Paolina
• Corridoio pompeiano
• Sala Perseo
• Sala Amore e Psiche
• Appartamento del Castellano
• Sala Cagliostra
• Sala dell’Adrianeo
• Sala dei Festoni
• Sale del tesoro
• Sala della Rotonda
• Sala delle Colonne
Clicca qui per accedere al virtual tour di Castel Sant’Angelo.
Virtual tour del Passetto di Borgo
Il Passetto, volto a collegare il Vaticano con Castel Sant’Angelo, risale all’impero di Totila che nel VI secolo avviò la fortificazione del Mausoleo di Adriano, poi ampliata in concomitanza con l’edificazione delle mura leonine. Nel 965 si attesta la ricostruzione di un tragitto che univa Vaticano e Castello ad opera di papa Giovanni XIII, ma la posa in opera del collegamento tra il Passetto e il Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo risale al 1277, quando papa Niccolò III Orsini trasferì la sede papale dal Laterano al Vaticano e al contempo stabilì che le donne condannate dovessero essere detenute al suo interno. Alessandro VI Borgia durante il suo pontificato (1492-1503) fece poi raddoppiare un piano per ricavarne un passaggio coperto. L’impiego del Corridoio come via di fuga divenne celebre con il Sacco di Roma del 1527, quando papa Clemente VII Medici, inseguito dai Lanzichenecchi, lo percorse e si mise in salvo al Castello, che resistette all’assedio delle milizie imperiali di Carlo V. Ciononostante il 31 maggio Clemente VII fu costretto a firmare un pesante trattato di resa, cui seguì a dicembre la fuga con la complicità dell’artista Benvenuto Cellini, arrivando scortato fino a Orvieto. Nell’ottobre 1528 il Papa rientrò a Roma con i riacquisiti poteri e vi regnò fino alla sua morte, nel 1534. Nel 1565, per volere di papa Pio IV Medici, fu realizzata una nuova cinta muraria intorno ai Palazzi Vaticani e il Passetto perse la qualifica urbana di struttura difensiva.
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