RACE FOR THE CURE 2024

Race for the Cure è l’evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 su tutto il territorio nazionale nella lotta ai tumori del seno. In virtù del nuovo Atto di intesa siglato fra il Ministero della Cultura e Susan G. Komen Italia, si conferma per la primavera 2024 l’ingresso gratuito ai musei statali, nei giorni di venerdì 10, sabato 11, domenica 12 maggio, per gli iscritti all’edizione della Race for the Cure di Roma (9 – 12 maggio),e nei giorni di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio per gli iscritti all’edizione di Bari (17 – 19 maggio). La Direzione Musei Statali di Roma aderisce all’iniziativa con il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, la Galleria Spada, la Casa Museo Boncompagni Ludovisi, la Casa Museo Hendrik Christian Andersen, la Casa Museo Mario Praz (solo su prenotazione) e il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Nelle giornate del 10, 11 e 12 maggio 2024 sarà sufficiente indossare la maglia ufficiale e/o mostrare in biglietteria la ricevuta di donazione. Per ulteriori informazioni: www.raceforthecure.it e www.komen.it
#domenicalmuseo – 5 maggio

Domenica 5 maggio torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica del mese. La Direzione aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione. Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso alle ore 18.30) I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso le casse e i totem presenti in sede. Galleria Spada (8.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione. Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È consigliata la prenotazione (al costo di 1 euro; tutte le info su www.gebart.it). Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00.) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani). Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
Primo Maggio nei musei della Direzione

Mercoledì Primo Maggio 2024, in occasione della Festa del Lavoro, saranno aperti con i consueti orari e modalità di visita i seguenti musei della Direzione: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-nazionale-di-castel-santangelo/ Pantheon https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/pantheon/ Galleria Spada https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/galleria-spada/ Museo Boncompagni Ludovisi https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-boncompagni-ludovisi/ Museo Hendrik Christian Andersen https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-hendrik-christian-andersen/ Museo Nazionale degli Strumenti Musicali https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-nazionale-degli-strumenti-musicali/ Museo Mario Praz https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-praz/ Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/evento/1-maggio-2024
La Casa Museo Hendrik Christian Andersen al SALONE DELL’ARTE E DEL RESTAURO DI FIRENZE

La Casa Museo Hendrik Christian Andersen partecipa alla 9° edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, che si svolge dal 25 aprile al 1° maggio 2024 nel padiglione Monumentale della Fortezza da Basso. L’argomento proposto presso la Sala Incontri Mic è PERCORSI DI TUTELA AL MUSEO H.C. ANDERSEN: Dall’edificio All’opera D’arte. Progetti E Proposte lunedì 29 aprile ore 10.35 – 11.30) in collaborazione con l’Ufficio Restauro DMS Roma – ICR Intervengono Maria Giuseppina Di Monte Direttore della Casa Museo H.C. Andersen Maddalena Paolillo AFAV presso la Casa Museo H.C. Andersen Illustrazione delle attività di tutela svolte all’interno del Museo a partire dagli interventi previsti sull’edificio fino a quelli condotti sulle singole opere conservate al Museo. Saranno presentati anche i progetti di adeguamento dell’impianto di illuminazione. Per saperne di più https://www.beniculturali.it/comunicato/26227
25 aprile 2024 – Festa della Liberazione

Il 25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione, l’ingresso in tutti i luoghi della cultura statali sarà gratuito. La Direzione aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo(9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30)Non è prevista la prenotazione. Pantheon(9.00 – 19.00 / ultimo ingresso alle ore 18.30)I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso le casse e i totem presenti in sede. Galleria Spada(8.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00)Non è prevista la prenotazione. Museo Boncompagni Ludovisi(9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30)È possibile effettuare la prenotazione on-line (sul portale Museiitaliani o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Hendrik Christian Andersen(9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45)È possibile effettuare la prenotazione on-line (sul portale Museiitaliani o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Nazionale degli Strumenti Musicali(9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00)È consigliata la prenotazione (al costo di 1 euro; tutte le info su www.gebart.it). Museo Mario Praz(Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00.)Prenotazione obbligatoria (sul portale Museiitaliani o app Musei Italiani). Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/evento/25-aprile-2024
GIUSEPPE MODICA. Rotte mediterranee e visione circolare

Dal 23 aprile al 15 settembre 2024 apre al pubblico la mostra Giuseppe Modica. Rotte mediterranee e visione circolare, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi della Casa Museo Hendrik Christian Andersen diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei statali di Roma, guidata dal Direttore Generale Musei Prof. Massimo Osanna. L’evento è realizzato nell’ambito del progetto Giuseppe Modica. Rotte mediterranee sostenuto dal PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che ha permesso l’acquisizione di due opere dell’artista Giuseppe Modica: Melanconia e Mediterraneo (2017, olio su tavola) e Rifrazione. Atelier (2020, olio su tela). Il percorso dell’esposizione si snoda nella sala del primo piano della Casa Museo attraverso una ventina di olii su tela quasi tutti inediti realizzati negli ultimi anni nei quali, come scrive Giuseppe Modica: Il Mediterraneo non è inteso come una mitica Arcadia ma come un luogo segnato da plurime vicissitudini. Modica è un artista affermato in ambito nazionale ed internazionale, tra i principali esponenti di una nuova metafisica nella pittura italiana del secondo Novecento. Nella mostra alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen le opere esposte sono caratterizzate da atmosfere enigmatiche che indagano la pittura nelle sue varie articolazioni: da uno spazio misurato e fenomenico della superficie ad uno spazio illusorio ed immaginario della profondità. In questo flusso circolare trovano un ruolo fondamentale il tempo, la luce e la memoria, nelle sue accezioni di memoria personale, culturale, antropologica. Su tutto campeggia il blu perché “è il colore dell’atmosfera e della lontananza […] è anche il colore della spiritualità e della contemplazione. E poi con il blu si accendono tutti gli altri colori, come i rossi e gli ocra che sono l’energia vitale della luce. Il blu è un contrappunto necessario alla luce. È il colore del respiro, della libertà e della vastità del firmamento.” (G. Modica). A distanza di tre anni dalla mostra organizzata nella Casa Museo Hendrik Andersen nel 2021 questo nuovo progetto sull’artista siciliano, che vive e lavora da oltre un trentennio nella capitale, scaturisce dalla vincita del bando della Direzione Generale Arte e Creatività Contemporanea che ha consentito al Museo di acquisire i due dipinti di Giuseppe Modica “Rifrazioni. Atelier” del 2020 e “Melanconia e Mediterraneo. Visione circolare” del 2017. Il titolo “Rotte mediterranee e visione circolare” è programmatico in quanto, diversamente dalla mostra precedente di taglio trasversale, quest’ultima si focalizza sui lavori che hanno per oggetto la migrazione dei popoli mediterranei, tema caro all’artista, la cui casa di famiglia a Mazara del Vallo, si affaccia sul Mare Nostrum e rappresenta un leit motiv ricorrente nelle opere del Maestro. Scrive Maria Giuseppina Di Monte, Direttrice della Casa Museo: “Modica è riuscito a fare ciò che Cézanne insegnava e agognava ovvero realizzare un’immagine, perché questo è il compito della pittura, al di fuori e al di sopra di ogni compromissione linguistica e/o letteraria. Questo principio di verità porta Modica a lavorare con la luce e l’aria: la prima crea il colore e la seconda ne avvolge le forme. Ancora due fattori vanno tenuti in conto: la geometria e la prospettiva, fondamenti irrinunciabili della pittura.” Su tutto aleggia un’atmosfera di mistero, di sospensione ma anche l’amore di Modica per le prospettive enigmatiche di Piero della Francesca e quelle di Antonello da Messina, la passione per le geometrie di Seurat. “Distillando e semplificando sempre di più il suo linguaggio e le sue forme, talvolta quasi scarnificando le presenze oggettuali per giungere a dipingere solo le avventure (come le chiamava Piero Dorazio) della luce e dell’ombra, mantenendo il rigore e l’equilibrio di una strutturazione architettonica che risale anche ai suoi studi giovanili – scrive Gabriele Simongini – Modica riesce perfino, in alcune fra le opere più significative esposte in mostra, a condensare magnificamente in immagini sospese ma intense la tragedia che ha trasformato il Mare Nostrum dei romani in Mare Monstrum… Il Mediterraneo è parte integrante delle origini siciliane di Modica e della sua stessa pittura, innervata da blu che di volta in volta sanno essere pura essenza luminosa o sostanza plastica e comunque, sempre, una sorta di liquido amniotico in cui si concretizzano spazi e tempi sospesi, volti all’eternità circolare.” Note biografiche Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo nel 1953 e studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1986 si è trasferito a Roma, dove attualmente vive e lavora. È stato titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma e Direttore del dipartimento arti visive. Nel 1990 è invitato alla VI Triennale Internazionale dell’Incisione, Palazzo della Permanente, Milano. Nel 1999 è stato invitato alla XIII Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni. Nel 2001 è alla VIII Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, Il Cairo. Nel 2007 è invitato alla mostra Arte italiana 1968-2007 a Palazzo Reale a Milano a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2011 è invitato alla 54° Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, Padiglione Italia, Corderie Arsenale. Nel 2023 è nella mostra E la mia patria è dove l’erba trema a cura di Giuseppe Appella alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Hanno scritto di lui, fra gli altri, studiosi come Maurizio Fagiolo dell’Arco, Claudio Strinati, Vittorio Sgarbi, Janus, Guido Giuffrè, Marco Goldin, Giovanni Lista, Sasha Grishin, Gabriele Simongini, Giovanni Faccenda, Francesco Gallo Mazzeo, Marcello Fagiolo, Guglielmo Gigliotti, Franco Fanelli, Giuseppe Appella, Marco Di Capua, Lea Mattarella, Francesca Romana Morelli; letterati e filosofi come Leonardo Sciascia, Antonio Tabucchi, Giorgio Soavi, Massimo Onofri, Rocco Ronchi, Roberto Calasso, Giorgio Agamben, Zhang Xiaoling, Ying Yinfei ed altri. Ha esposto in Italia e all’estero in prestigiose retrospettive e rassegne museali; fra le altre si segnalano: 2022 Schema and Trascendence a cura di Chen Jian e Ying Yinfei al Zhejiang Art Museum di Hang Zhou; 2021 Giuseppe Modica Atelier 1990-2021 a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma; 2018 Light of memory a cura di Giorgio Agamben e Zhang Xiaoling, Accademia Nazionale Cinese di Pittura, Pechino;
Michele De Luca NEI MONDI

Dal 16 aprile presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen apre al pubblico la mostra di Michele De Luca dal titolo NEI MONDI. L’esposizione a cura di Anna Imponente è l’occasione di vedere riuniti per la prima volta i dipinti che dall’inizio del Duemila meglio contraddistinguono la poetica, l’esplorazione inquieta di un altrove, teatro del cosmo dell’artista De Luca, con un atteggiamento di mistica laica che può affiancare le ricerche di nuove frontiere nell’astrofisica della nostra epoca. I lavori autentici e motivati aprono varchi fisici e mentali per ricreare universi, luoghi dell’intensità di accadimenti luminosi, pulsazioni segnaletiche tra chiarori e dissolvenze. Il coinvolgimento progettuale a cui l’artista attribuisce la caratteristica di “noncuranza”, è determinato da veloce gestualità di pennellate acriliche acquose stese con un sentimento musicale per il passaggio a stratosfere ambientali visionarie. Artista ligure formatosi a Roma dove ha insegnato all’Accademia di Belle Arti, Michele De Luca ha esordito nei primi anni ’80 con opere a carattere espressionista e polimateriche, partecipando negli anni a importanti rassegne nelle principali sedi italiane del contemporaneo. Dalla Promotrice delle Belle Arti di Torino alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia al Museo Villa Croce di Genova, al Museo Michetti a Francavilla al Mare al Museo Macro di Roma. Nel 2017 era presente alla mostra “Il cammino delle Certose” nella sede della Certosa di Padula. Una installazione permanente site specific è dal 2012 al piano terra del Palazzetto Venezia a Roma su progetto della Soprintendenza del Lazio. Si sono interessati e hanno scritto di lui critici tra i quali Enrico Crispolti, Paolo Balmas, Vito Apuleo, Luca Beatrice, Guglielmo Gigliotti, Cristiana Perrella, Gabriella De Marco, Laura Cherubini, Flaminio Gualdoni. Scrisse Enrico Crispolti: “Michele De Luca si è affermato, operando a Roma, fra le forze più autentiche della nuova generazione artistica italiana, impegnato in una dimensione propositiva caratterizzata da una straordinaria densità di motivazione esistenziale (…) Nelle ultime opere la pittura di De Luca rinnova l’intensità di un caratteristico lirismo fatto di inquietanti attese di rivelazione di luce, e che si afferma negli anni Novanta fra le più originali proposizioni della sua generazione”. Scrive Anna Imponente: “Le tele di Michele De Luca, sfidando lo spazio con un’enorme carica di energia, racchiudono il senso di una macchina del tempo di un mondo che verrà. In esse si possono glorificare uomini capaci di vivere tra cielo e terra, in preda a una vertigine di pensiero da far impallidire la percezione attuale del mondo (…) Alla fenomenologia del puro evento fisico, di un happening di soli oggetti da contemplare, icone di una cultura tecnologica, si contrappone nelle opere di De Luca, un imprescindibile legame con la gestualità e la manualità tradizionale del fare arte e una tensione emotiva dell’autore percepibile come intuizione di trascendenza”. Sono in mostra una quindicina di lavori tra cui “Nei mondi” che dà il titolo all’esposizione, risultati della pluriennale ricerca sull’energia e la luce, ispirati, come già alcune sue poesie, alle riflessioni sullo spazio cosmico e il mistero dell’infinito. Grandi dipinti ad acrilico su tela libera (senza telaio) come arazzi che formano una singolare unica installazione. Inoltre assemblaggi polimaterici, opere a olio su metallo e legno, la scultura Varo, poesie visive su carta e libri d’artista inediti in cui Michele De Luca come poeta visivo coniuga immagini e versi, disegni e progetti a frasi, nuclei di poesie e testi in divenire. La mostra sarà aperta fino al 17 giugno. In occasione del finissage (lunedì 17 giugno alle ore 17.30) sarà presentato il libro “Nei mondi” edito da Gangemi Editore che raccoglie una antologica del lavoro di Michele De Luca, il saggio critico della curatrice e un contributo dello scrittore e critico letterario Silvio Perrella. Comunicato stampa
Presentazione del libro LE MAESTRE DELL’ARTE di Livia Capasso

Sabato 13 aprile alle ore 17.00 presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen si terrà la presentazione del volume di Livia Capasso LE MAESTRE DELL’ARTE (edizioni Nemapress 2021). E’ una storia dell’arte al femminile, scritta con l’intento di riparare alla parzialità e alla distorsione presente nei manuali scolastici, per ridare alle artiste quella visibilità negata da pregiudizi e stereotipi, riconoscere una loro costante presenza, sottolinearne lo spirito di indipendenza e autonomia, la voglia di emergere, la caparbietà nell’affrontare le difficoltà, non ultime le loro innegabili qualità stilistiche. I primi capitoli procedono più speditamente, data la scarsità di presenze femminili. Dal ‘700 in poi il numero delle artiste aumenta considerevolmente, così come aumentano le letterate, le filosofe, in quanto vengono meno tanti divieti. Nel Novecento, poi, la richiesta di partecipare alla vita politica, all’istruzione, si affianca al diritto di creare. Ma solo dagli anni Sessanta, Settanta del Novecento le donne, sulla spinta dei movimenti femministi, consapevolmente hanno rivendicato il loro posto accanto a quello degli uomini e sono entrate in massa nel mondo dell’arte, non solo come artiste, ma anche come critiche e collezioniste. Su undici capitoli de Le maestre dell’arte gli ultimi sette (244 su 430 pagine) riguardano la presenza femminile nel campo della scultura, pittura, architettura del Novecento, e registrano un protagonismo femminile in tutti i settori della produzione artistica, e in tutte le aree geografiche, dalle grandi città di paesi sviluppati a realtà degradate di paesi dove regnano miseria e negazione di diritti civili. Ma la strada da percorrere per una piena visibilità e una parità di opportunità è ancora lunga, se ancora scarsa è la presenza femminile nei manuali scolastici, se nei musei c’è ancora una predominanza di autori maschili, se per emergere devono dimostrare un talento eccezionale e a parità di valore guadagnano meno dei loro colleghi. Alla presentazione del volume interverranno oltre all’autrice, Maria Giuseppina Di Monte direttrice della Casa Museo Hendrik Christian Andersen, Milena Gammaitoni, docente di Sociologia presso l’Università Roma Tre, Gabriella Anselmi, presidente di Alef, in rappresentanza di Toponomastica Femminile. Livia CapassoNapoletana di origine, si è laureata con lode in Lettere moderne a indirizzo storico-artistico nel 1972 alla Federico II di Napoli; ha insegnato Storia dell’arte in vari licei, da Nord a Sud del paese, fino al 2010, e ora vive a Roma. Mamma di tre figli e nonna felice, alla cura della famiglia e alla passione per l’insegnamento unisce l’impegno nell’analizzare e diffondere il tema della parità di genere: socia cofondatrice dell’associazione Toponomastica femminile, in cui ha ricoperto le cariche di vicepresidente e tesoriera, attivista in varie APS impegnate nella lotta alle discriminazioni, soprattutto quelle di genere, e nell’abbattimento degli stereotipi, quali Alef, Fildis, Rete per la parità, è organizzatrice e relatrice in convegni e seminari. È componente della giuria nel concorso nazionale “Sulle vie della parità”. Partecipa a progetti finanziati con la finalità di assicurare la memoria delle donne, soprattutto quelle dimenticate dalla storia. Scrive regolarmente articoli sulle stesse tematiche su giornali on line e su riviste cartacee. La presentazione del volume è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo.
#domenicalmuseo – 7 aprile

Domenica 7 aprile torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica del mese. La Direzione aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione. Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso alle ore 18.30) I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso le casse e i totem presenti in sede. Galleria Spada (8.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione. Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È consigliata la prenotazione (al costo di 1 euro; tutte le info su www.gebart.it). Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00.) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani). Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
DIALOGHI. Le case museo romane. Esperienze e buone pratiche

Domenica 7 aprile a partire dalle ore 15.30 la Casa Museo Hendrik Christian Andersen diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei statali di Roma guidata dal Direttore Generale Musei Prof. Massimo Osanna ospiterà il seminario DIALOGHI. LE CASE MUSEO ROMANE. ESPERIENZE E BUONE PRATICHE. La casa museo appartenuta allo scultore norvegese naturalizzato statunitense ha avviato da tempo una riflessione sul tema delle Case Museo che ha avuto come esiti recenti due mostre fotografiche: Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura (25 ottobre 2023 – 16 febbraio 2024) e AbitarTe. Le Case Museo romane (24 febbraio 2024 – in corso fino al 14 aprile 2024). Quest’ultima, in particolare, a cura del Collettivo amatoriale il LABirinto, approfondisce solo una parte del composito mondo delle Case Museo avendo come prospettiva quella di ampliare lo sguardo su tutte le altre realtà. Le case coinvolte in questa prima fase, oltre la Casa Museo H.C. Andersen, sono state la Casa Giorgio de Chirico, Casa Keats-Shelley, Casa Mario Praz e Casa Scelsi. Gli scatti esposti sono scaturiti dalle suggestioni suscitate da questi luoghi unici, spesso ispirate e talora riferibili alle foto d’archivio conservate nelle stesse case museo, con l’obiettivo di far conoscere aspetti meno evidenti e meno usuali e di farlo attraverso le rivisitazioni e lo sguardo contemporaneo. Il seminario proposto in occasione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri (6 e 7 aprile 2024) promossa dall’Associazione Nazionale Case della Memoria nasce pertanto dall’esigenza di mettere a fuoco un tema che sta assumendo sempre maggior rilievo istituzionale e interesse da parte del pubblico grazie alle testimonianze, esperienze e buone pratiche dei direttori e curatori delle collezioni di alcune case museo italiane. Un pomeriggio, dunque, di confronto sullo stato dell’arte e sugli aspetti gestionali, normativi, comunicativi, di promozione e di valorizzazione delle singole realtà. Il seminario è a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Maddalena Paolillo. PROGRAMMA: Saluti istituzionali Maria Giuseppina Di Monte Direttore Casa Museo Hendrik Christian Andersen Interventi di Maria Giuseppina Di Monte Direttore Casa Museo Hendrik Christian Andersen Maddalena Paolillo Assistente fruizione e accoglienza Casa Museo Hendrik Christian Andersen Valentina Filamingo Assistente tecnico Ufficio promozione e comunicazione Direzione Musei statali di Roma Matilde Amaturo Direttore Casa Museo Boncompagni Ludovisi Francesca Condò Direttore Casa Museo Mario Praz Adriano Rigoli Fondatore e Presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria Marco Capaccioli Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria Simonetta Antellini Direttore della Casa Museo Giorgio de Chirico Luca Caddia vice Curatore Keats-Shelley House Irmela Heimbächer Presidente Fondazione Isabella Scelsi Giuseppe Carci Università degli Studi “Guglielmo Marconi” Cecilia Bibbò State University of New York (SUNY) at Albany Nicoletta Cardano Curatrice storica dell’arte, già Sovrintendenza Capitolina Ingresso libero fino a esaurimento posti. Comunicato stampa