Il Museo Boncompagni Ludovisi a ROMA ARTE IN NUVOLA

Il Museo Boncompagni Ludovisi partecipa alla III edizione di Roma Arte in Nuvola, Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea (24-26.11.2023). Nello spazio espositivo del MiC si potranno apprezzare due progetti distinti: il primo, dedicato a “Palma Bucarelli: l’arte della moda”, grazie al Museo Boncompagni Ludovisi, casa museo di arti decorative, moda e costume dei secoli XIX e XX afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, e ai video gentilmente concessi dall’Archivio Luce; il secondo. al progetto “IN RESTAURO” del MAXXI, in collaborazione con l’ICR. La postazione dedicata a Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975, sarà una celebrazione della sua poliedrica personalità: una pioniera che ha ridefinito il concetto di museo come avanguardia artistica. La sua visione della moda come forma d’arte si è materializzata nel 1958, quando ha unito sfilate di moda e mostre di arte contemporanea, creando un ponte tra gusti e forme espressive. Il suo guardaroba, ivi inclusi capi iconici di stilisti quali Nicola Zecca e Simonetta Visconti, è stato donato al Museo Boncompagni Ludovisi nel 1996, diventando testimonianza tangibile della sua influente eredità. Saranno esposti due capolavori sartoriali appartenuti a Palma Bucarelli: l’abito da gran sera color avorio e giallo oro con effetto scultoreo delle Sorelle Botti, ispirato a una creazione di Dior, e l’abito corto da cocktail dalle forme astratte di Germana Marucelli, probabilmente disegnato da Giuseppe Capogrossi (1966-1968). Inoltre, attraverso i video dell’Archivio Luce, sarà possibile ammirarla in alcune straordinarie occasioni, tra le quali l’inaugurazione, nel 1953, della mostra di Pablo Picasso, a cui partecipò, tra molte le personalità dell’epoca, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Per saperne di più
Noi per voi 2023

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne il Museo Hendrik C. Andersen propone la seconda edizione della performance Noi per Voi 2023 la cui prima edizione si è svolta nel 2022 a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Maddalena Paolillo. Presso il Museo si terrà una visita-conferenza a cura di Carolina Lombardi le cui opere sono esposte nella mostra in corso. L’artista cita un brano di Plinio il Vecchio come esempio di una delle tante testimonianze discriminanti nei confronti del sesso femminile nel corso dei secoli: <<[…]In seguito al contatto con una donna in questo stato, il mosto inacidisce, i semi diventano sterili, gli alberi appassiscono, quelli da frutto si seccano e i loro frutti cadono solo che essa si sieda sotto; solo che ne venga guardato uno sciame d’api immediatamente morrà, mentre il bronzo e il ferro immediatamente arrugginiranno ..un cane che ne assaggi il sangue, impazzirà ed il suo morso diventerà velenoso come nella rabbia>>. (Plinio il Vecchio Storia Naturale, libro28, cap. 23, 78-80). La donna era considerata impura perché soggetta alle mestruazioni” – scrive Carolina Lombardi – “l’imbecillis sexus”, (sine baculo) del mos maiorum, esclusa dalla vita pubblica e da qualsiasi atto giuridico, la strega del periodo medievale, difettosa già a partire dalla Creazione, avvezza per natura al peccato, scomoda, luciferina e mandata al rogo. Fino alla pratica del Sati, in India, abolita solo nel 1829, in cui la moglie veniva bruciata viva alla morte del marito, distendendosi sulla pira funebre vicino al corpo del consorte o gettandosi nel fuoco quando questo fosse già divampato. E arriviamo ai nostri giorni in cui il maschilismo secolare diviene humus generativo di atti di prevaricazione e sopruso fino ad arrivare alla violenza sanguinaria dei femminicidi.Il progetto espositivo Ricamando il caos, presentato negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen dal 22 novembre al 16 febbraio si riconnette all’attività femminile per eccellenza, l’arte del ricamo e della tessitura per svelarne i contenuti simbolici, ormai dimenticati. Il filo connette, intreccia, crea trame e orditi che ci restituiscono una visione interconnessa della realtà. Tessere dunque significa partecipare alla vita del cosmo, ricreare l’unità del mondo nella sua diversità, nei suoi opposti. La rete unisce. È frammento e sutura dei frammenti allo stesso tempo, ordine e disordine insieme. La mitologia antica abbonda di divinità femminili dedite al ricamo e alla tessitura, con allusione alla peculiarità della vita di essere intrecciata, olistica, interdipendente. Basti pensare alla Moire, alle Parche, alle Norne, ad Atena, ad Aracne. L’etimologia stessa di “filo” (da σφίγγω/lego, stringo) riporta all’azione aggregante e unificante del ricamo. I nativi americani e molte popolazioni arcaiche erano consapevoli nella natura interconnessa dell’universo che si credeva generato da una Donna Ragno. Nelle mie opere ricamo con il linguaggio, i fili sono testi scritti impossibili da leggere. Non hanno natura concettuale, sono slegati dal significato che non è mai univoco, poiché influenzato dal contesto, dall’epoca di appartenenza, anch’esso un intreccio di ambiti personali e di pratiche specifiche. Resta la suggestione visiva, la trama relazionale che unisce, l’orizzontalità che annulla le gerarchie, abolisce qualsiasi supremazia ideologica e di genere. I fili di parole dei miei lavori lasciano filtrare la luce in quanto ogni relazione, ogni comunicazione/messaggio genera nuova energia. In questo senso mi ricollego al pensiero di Rosi Braidotti che in “Il postumano” scrive: “Il significante linguistico è solo uno dei punti della catena degli effetti, non Il suo centro o la sua fine. L’origine dell’ispirazione intellettuale risiede nel flusso senza fine delle connessioni tra i testi e i loro molteplici fuori. […] Lasciarci alle spalle le tensioni che accompagnano l’umanesimo e il suo rifiuto del contraddittorio ora è una priorità. [….] Ciò denota un senso globale di interconnessione tra tutti gli umani, ma anche tra gli umani e l’ambiente non umano, inclusi ambiente urbano e sociopolitico che disegnano una rete di intricate interdipendenze[…] Eurocentrismo, maschilismo e antropocentrismo sono spiegati di conseguenza come fenomeni complessi e interrelati”.Contro qualsiasi forma di maschilismo che degenera spesso in episodi di violenza contro le donne il Museo H.C. Andersen propone anche quest’anno una performance collettiva che si svolgerà nello spazio espositivo del II piano dove i Lightbox di Carolina Lombardi saranno spenti per alcuni minuti a rammentare la violenza cieca.L’artista omaggerà quindi con il suo intervento la figura femminile per altro molto presente nel Museo.Al primo piano saranno allestite delle teche con materiali documentari, lettere e libri, dall’Archivio Storico e dalla Biblioteca del Museo che testimoniano l’impegno di Hendrik Andersen e di Olivia Cushing, sua cognata, per l’emancipazione e diritti delle donne. L’evento si terrà sabato 25 novembre alle ore 16.00 Noi per Voi 2023 Performance a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Maddalena Paolillo Visita-Conferenza a cura dell’artista Carolina Lombardi Scarica il comunicato stampa
Roberto Giordano, RI–SENTIMENTI. Storie di ultimi incontri

Dal 25 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 il Museo Boncompagni Ludovisi diretto da Matilde Amaturo e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna ospiterà la mostra fotografica di Roberto Giordano RI-SENTIMENTI. Storie di ultimi incontri. La mostra, curata da Valentina Filamingo, inaugura in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Attraverso 17 scatti in bianco e nero l’esposizione fotografica racconta la fine di un rapporto, la storia di un ultimo incontro, durante il quale tra i sentimenti ed i risentimenti in qualche modo la protagonista rivive quello che è stato il suo rapporto con il partner. La relazione difficile viene ripercorsa con la rappresentazione di un recinto nella quale sono costretti sia la donna che l’uomo, la prima succube della violenza, il secondo annodato alla propria ossessione che non riesce a sciogliere. Roberto Giordano racconta la violenza di genere articolando la narrazione in 5 sezioni: “il giardino”, “il recinto”, ”il mare”, “il lago”, “la casa” che illustrano gli incontri/scontri di una donna e di un uomo interpretati dagli attori Anna Karolak e Fabio Faraglia. Nuvole nere incombono sui due protagonisti in tutti gli scatti fino all’ultimo passaggio, quello della rinascita, dove la donna si ritrova sola davanti allo specchio, ormai libera da un rapporto conflittuale e pronta per lasciarsi il passato alle spalle rappresentato da un piccolo ma pesante orologio da collo. Roberto Giordano coltiva da quattro anni una grande passione per la fotografia. Ha seguito corsi presso la Scuola Romana di Fotografia e workshop di reportage. Predilige il racconto fotografico, soprattutto orientato al sociale e all’ambiente. La fotografia diventa per lui uno ‘strumento’ per confrontarsi con gli altri e raccontare temi delicati e scottanti. Ha recentemente affrontato il tema doloroso della violenza di genere, attraverso scatti in bianco e nero. Opening della mostra: 25 novembre ore 16.30 Scarica il comunicato stampa
Carolina Lombardi, Ricamando il caos

Dal 22 novembre 2023 al 16 febbraio 2024 apre al pubblico la mostra Carolina Lombardi. Ricamando il caos, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna. Il percorso dell’esposizione si snoda nelle sale dei due piani del Museo attraverso una ventina di opere di luce in Plexiglass retroilluminate a led nelle quali il filo luminoso che compone le immagini crea trame e merletti intessuti di luce ed è costituito da un testo scritto da cui filtra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordano strutture naturali, barriere coralline, reti neurali, reticoli sarcoplasmatici nonché la grande ragnatela cosmica. Il significato dei testi perde di importanza trasformandosi in un “nonsense” mentre la suggestione visiva riporta alle strutture naturali. Reti e trame guidano lo spettatore verso la teoria della complessità e del caos: da qui il titolo della mostra Ricamando il caos. Oltre alle opere di luce, di cui alcune di grandi dimensioni, sarà presentata al pubblico la video installazione “Physarum Polycephalum” che riprende la crescita e l’espansione di un particolare organismo unicellulare, il Physarum Polycephalum. Non ha un cervello né un sistema nervoso ma è in grado di eseguire calcoli computazionali, prendere decisioni, conservare memoria delle proprie azioni e uscire da un labirinto per la via più breve. La melma policefala, attraverso il flusso di spola, ricama anch’essa strutture reticolari che ci restituiscono una visione interconnessa della realtà. “Elegante, raffinato, coerente il progetto di Carolina Lombardi prende vita nelle sale del Museo Hendrik Christian Andersen”, scrive Maria Giuseppina Di Monte, Direttrice del Museo, “[…] Attraverso una selezione di alcune delle ardite strutture luminose che insieme compongono una costellazione, le sale del Museo si animano grazie ai molteplici fili luminosi che s’intrecciano e si richiamano a distanza, da un elemento all’altro della serie, come organi o apparati di un unico corpo in movimento ed evoluzione costante. […] Come le grandi tele di Jackson Pollock quelle della Lombardi esprimono lo slancio verso il sublime, quel senso di stupore e terrore insieme di fronte alla grandezza, potenza e imprevedibilità della natura. Probabilmente solo l’esperienza estetica può fornire una chiave ed è precisamente ciò che fa Carolina Lombardi con i suoi corpi luminosi in cui natura e cultura, come lei dice, e aggiungerei tecnologia, si uniscono e diventano lo spartito non musicale ma visivo che ci irretisce e seduce con le sue sincronie, i suoi accenti brillanti e le sue pause meditative.” Carolina Lombardi è, sottolinea Gabriele Simongini, nel profondo e al contempo, artista visiva e poetessa, nutrita anche da precisi interessi scientifici che le donano un’ansia di conoscenza più ampia rafforzata dalla sua sensibilità percettiva e creativa. L’Artista, scrive il co-curatore, “tessitrice paziente e sensibile, connette la scienza con l’ecologia e con l’attenzione laicamente spirituale verso la riscoperta di un’umanità che non tenda ad affermarsi come tirannica dominatrice e predatrice ma come semplice coabitante del pianeta Terra, per sentirsi parte integrante di un universo in cui ricercare una nuova armonia.” Per capire meglio quella sorta di poesia scientifica e gnoseologica che innerva la ricerca di Carolina Lombardi, è opportuno guardare il suo video intitolato “Physarum polycephalum” in cui migliaia di fotogrammi montati in time-lapse riprendono la crescita e l’espansione di questo particolare organismo unicellulare coltivato pazientemente dall’artista per alcuni giorni in ambiente umido e quasi privo di luce. Secondo Valerio Eletti, Presidente del Complexity Education Project, “[…] Carolina ricama sistemi complessi: fa interagire tra di loro piani visivi paralleli, senza gerarchia, giocando con le lettere e la luce, con lo spazio e con una pluralità di territori interrelati. Pochi sono gli artisti che hanno saputo penetrare così a fondo nel contesto cognitivo e percettivo in cui si dipanano le teorie e le pratiche di questo dominio”. Sorprendente l’anagramma delle 16 lettere che costituiscono il nome e cognome dell’Artista CAROLINA LOMBARDI: RICAMAR IL BANDOLO o ancora: RICAMAN LI AL BORDO, riferito alla melma policefala, o ancora: LAB: RICAMANDO ORLI. Il tema della sua ricerca era già inscritto nel nome. “’Ricamando il caos’ allude ai sistemi complessi, non lineari, dinamici. Rimane in bilico tra ordine e disordine. Si fa ponte, soglia, confine. Tra organizzazione e caos, tra struttura e cambiamento di fase, tra singolare e plurale. Crea reti che nel medesimo tempo uniscono e dividono lo spazio. Tesse trame, parole, tessuti che rispecchiano la molteplicità del mondo permeando il linguaggio, il testo scritto e le sue infinite narrazioni. L’energia incessante che anima la vita non è forse essa stessa un ricamo, un tessuto, una rete costituita da migliaia di connessioni in continua evoluzione?” (C. Lombardi). Inaugurazione mercoledì 22 novembre 2023, ore 17.00. Scarica il comunicato stampa
I segreti di Stradivari

Sabato 18 novembre alle ore 16.00 si svolgerà presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali un seminario, a cura di Claudio Rampini, dedicato a Simone Fernando Sacconi nel 50° anno dalla sua scomparsa. Ad oggi non si può osservare o udire un violino di Antonio Stradivari senza pensare alla figura di questo liutaio: è molto probabile che Sacconi quel violino lo abbia studiato, curato e restaurato. Nella sua esperienza di liutaio, restauratore ed esperto di violini antichi, Sacconi è ritenuto tutt’oggi il più profondo ed attendibile studioso dell’opera stradivariana. Per decenni, assieme all’importante commerciante di preziosi strumenti antichi di New York, Rembert Wurlitzer, Sacconi fu il riferimento per moltissimi musicisti, tra i quali Pablo Casals, Isaac Stern, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Pina Carmirelli, Ruggiero Ricci, Henryk Szeryng, Pierre Fournier, Piero Farulli, e tanti altri famosi protagonisti della musica del 1900. La sua opera prosegue attraverso i sui allievi. Nella vita di Sacconi forte fu il legame con la sua natìa Roma e con Cremona, là dove la tradizione liutaria classica ha conosciuto il suo massimo splendore; questo gli ha permesso di studiare le nostre tradizioni artistiche e di riuscire così a cogliere molti dei segreti della liuteria antica. Una copia del libro I ‘segreti’ di Stradivari dedicato a Sacconi sarà offerta in omaggio al pubblico che si prenoterà.
Un nuovo sito web per la Direzione Musei statali della città di Roma

È online il nuovo sito istituzionale della Direzione Musei statali della città di Roma diretta dal Prof. Massimo Osanna. Attraverso una veste grafica totalmente rinnovata il sito si propone di facilitare l’esperienza di navigazione, rendendola accattivante, immediata e coinvolgente. La Direzione Musei statali della città di Roma è un’articolazione periferica della Direzione generale Musei – Ministero della Cultura che coordina, assicurandone sul territorio il servizio pubblico di fruizione e valorizzazione, otto luoghi della cultura: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, Pantheon, Galleria Spada, Museo Henrik Christian Andersen, Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Museo Mario Praz e Parco Archeologico di Veio. La homepage offre una panoramica sugli istituti afferenti alla Direzione. In maniera rapida e intuitiva si può accedere alle pagine dedicate ai vari luoghi, con informazioni storiche e pratiche, eventuali ulteriori approfondimenti, gallery, mappa interattiva, link ai canali social e quanto può essere utile a preparare l’esperienza di visita. La fruizione del sito permette di conoscere gli eventi proposti dai musei: mostre, spettacoli, iniziative speciali, con anche un’area dedicata ai comunicati stampa. Nelle numerose sezioni presenti si troveranno inoltre informazioni istituzionali sulla Direzione, sulle proprie attività e sui servizi offerti. Realizzato da Future Technology Lead sulla base delle esigenze avanzate dalla Direzione, il sito persegue i principi di accessibilità definiti dalle linee guida nazionali dell’Agid, per una comunicazione ampia e inclusiva di contenuti affidabili e aggiornati. direzionemuseiroma.cultura.gov.it
FIFTIES IN ROME. La couture anni ’50 (RMX)

Dal 14 novembre 2023 al 14 gennaio 2024 il Museo Boncompagni Ludovisi ospiterà la mostra FIFTIES IN ROME. La couture anni ’50 (RMX), a cura di Stefano Dominella presidente onorario della maison Gattinoni, in collaborazione con l’Accademia del Lusso ente italiano di alta formazione specializzato nella preparazione di profili creativi e manageriali per settori moda e design. L’esposizione-performance Fifties in Rome racconta la rivoluzione dello stile, ripercorrendo attraverso una ricercata selezione di abiti (alcuni mai esposti prima d’ora) il periodo irripetibile degli anni ’50, fondamentale per la storia del Made in Italy. Le creazioni provengono dall’archivio storico personale di Stefano Dominella, curatore dell’esposizione, dalle collezioni di moda del Museo Boncompagni Ludovisi e da importanti archivi storici privati. Gli ambienti e gli arredi di gusto eclettico romano di inizio Novecento del Museo diventano la location per l’ambientazione di una suggestiva esposizione anni Cinquanta accompagnata da alcuni abiti tratti dall’archivio storico museale. La moda degli anni ’50 ha influenzato tutte le decadi successive. Dopo la Seconda guerra mondiale si apre in Italia un decennio di grande ottimismo, di sviluppo economico, di benessere diffuso che si riflette in una vera e propria rivoluzione dello stile. Grazie al sostegno finanziario del Piano Marshall gli studi di Cinecittà diventano un polo attrattivo per l’industria cinematografica hollywoodiana, decretando la fusione dell’alta moda italiana con il cinema americano e la nascita di quella Hollywood sul Tevere che in brevissimo tempo raggiungerà con La dolce vita il massimo splendore e consacrerà la città di Roma come culla dell’haute couture. “Non capita spesso che a Roma si celebri la moda, eppure, dalla fine degli anni ’40, fu proprio nella capitale che alcuni tra i più talentuosi creatori di moda diedero vita alle loro attività con un estro artistico di tale portata da determinare l’ascesa e il consolidamento del Made in Italy in tutto il mondo. In questa prospettiva la mostra Fifties in Rome è un’occasione unica, soprattutto per i più giovani, di vedere da vicino le mirabilie della creatività e dell’alto artigianato italiano e di ammirare, tra le altre, le creazioni di Carosa, Fernanda Gattinoni, Tiziani, Schoubert, Antonelli, Fabiani”. (Stefano Dominella, curatore della mostra FIFTIES IN ROME). Il progetto espositivo ha coinvolto le scuole superiori della città di Roma e provincia e si è avvalso della collaborazione degli studenti che sono stati invitati a realizzare dei bozzetti ispirati agli anni ’50. Una commissione di selezionati esperti assegnerà al più talentuoso degli studenti l’iscrizione gratuita ad uno dei corsi dell’Accademia del Lusso di Roma. L’Accademia del Lusso trasmette ai propri studenti i valori fondamentali del Made in Italy attraverso la valorizzazione e la riscoperta della storia, dove la tradizione incontra l’innovazione. Con il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Accademia del Lusso dal 2005 fornisce le competenze teoriche e pratiche necessarie per poter operare nei vari distretti del lusso con particolare attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità etica nel sistema del fashion. La proposta formativa di Accademia del Lusso, costantemente aggiornata per offrire a ogni iscritto percorsi di studio in linea con le più attuali richieste del mondo del lavoro, comprende Corsi di laurea, Master e Professional Courses. Tutti i corsi permettono di acquisire conoscenze approfondite e subito spendibili nella professione attraverso programmi dinamici che prevedono lezioni interattive, laboratori, workshop, seminari, visite ad aziende e partecipazione a fiere ed eventi. Le classi a numero chiuso favoriscono l’alta qualità della formazione e il confronto mirato e personalizzato con i docenti, che oltre a insegnare sono anche professionisti affermati nel loro ambito di competenza. Le sedi principali sono a Milano in via Montenapoleone e a Roma in Piazza di Spagna, vetrine d’eccellenza sul mondo del lusso. Inaugurazione martedì 14 novembre ore 17.30. Scarica il comunicato stampaScarica la brochure
La Direzione Musei statali della città di Roma alla BMTA di Paestum (2-5 novembre 2023)

La Direzione Musei statali della città di Roma partecipa alla XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che si svolgerà presso il Next ex Tabacchificio Cafasso da giovedì 2 a domenica 5 novembre 2023.Saranno presenti il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e il Museo Boncompagni Ludovisi con le seguenti attività: giovedì 2 novembre14:35 – 15:15incontroLA COLLEZIONE ARCHEOLOGICA DI STRUMENTI MUSICALI DEL MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI. DAI DEPOSITI AL MUSEO: ESPORRE, COMUNICARE, CREARE SENSAZIONIinterviene Sonia Martone Funzionario architetto, Direttore Museo Nazionale degli Strumenti Musicali venerdì 3 novembre11:00 – 17:30Il Museo Boncompagni Ludovisi, accoglierà i visitatori della fiera presso lo stand MiC illustrando il video “La memoria per immagini degli Horti Sallustiani e di Villa Ludovisi” che racconta il passato illustre degli Horti Sallustiani e di Villa Ludovisi e fornendo informazioni sulle collezioni. Per maggiori informazioni: https://www.borsaturismoarcheologico.it/
Festività di Ognissanti, 4 novembre e #domenicalmuseo nei musei della Direzione

In occasione della festività di Ognissanti, mercoledì 1 novembre 2023 saranno aperti al pubblico con i consueti orari e modalità di accesso i seguenti musei della Direzione: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Pantheon Galleria Spada Museo Boncompagni Ludovisi Museo Hendrik Christian Andersen Museo Nazionale degli Strumenti Musicali I musei saranno invece a ingresso gratuito sabato 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, e domenica 5 novembre, per l’iniziativa “Domenica al museo”. Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/evento/4-novembre-2023 https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
Venti minuti con l’opera. Conservazione e Valorizzazione al Museo Boncompagni Ludovisi

Il Museo Boncompagni Ludovisi propone al pubblico dei brevi approfondimenti per conoscere le mostre temporanee e la collezione permanente. Il calendario degli approfondimenti: 26 ottobre ore 16.00mostra The Artists House / La Casa degli Artisti. L’arte “viva” di Sally Smart 29 novembre ore 16.00Collezioni e arredi 13 dicembre ore 16.00Germana Marucelli. Una visionaria dell’arte del made in Italy 10 gennaio ore 16.00Collezioni, abiti e accessori Gli approfondimenti sono a cura della direttrice del Museo, Matilde Amaturo, e dello staff.Non è richiesta la prenotazione, ingresso fino a esaurimento posti.