il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo per il Dantedì – ‘Bartolomeo Pinelli. Visioni dantesche’

Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo si inserisce nelle iniziative del Dantedì con il promo di un evento espositivo sulle incisioni della Divina Commedia di Dante Alighieri di Bartolomeo Pinelli, artista e illustratore romano del primo Ottocento.
Nel promo, che garantirà la presenza dell’evento sui social, saranno inserite tre delle 143 incisioni, relative ognuna ad una cantica del poema e un breve testo introduttivo.
La mostra, che per ragioni tecniche sarà aperta a inizio aprile, presenterà tutta la serie delle incisioni, una delle cinque presenti a Roma, dando una lettura completa del racconto dantesco nell’interpretazione in chiave neoclassica di uno dei rappresentanti più conosciuti e amati nella Roma di inizio Ottocento.
La serie di stampe incise ad acquaforte da Pinelli per illustrare la Divina Commedia di Dante tra il 1824 e il 1826 fu edita a Roma da Giovanni Scudellari. Esse raccontano gli episodi più significativi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, accompagnate ognuna dalle terzine dantesche alle quali si riferiscono, rivelando “franchezza di disegno”, “felicità d’invenzione” e “verità di mosse e affetti”, come riporta una recensione all’opera sulla Biblioteca Italiana del 1828.
Interpretando con intelligenza le parole del Sommo Poeta, l’opera di Pinelli si inserisce in un ricco filone di riscoperta del poema di Dante che percorre l’Europa romantica tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, quando una nuova sensibilità riconosce nella Commedia l’espressione autentica di un potente sentimento individuale, il “sublime”.

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Comunicato Stampa