Creatività femminile senza frontiere

Il 17 ottobre alle ore 15.00, al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione dei Musei Statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna, si terrà il seminario “Creatività femminile senza frontiere”. L’iniziativa s’inscrive in un dibattito più ampio dedicato all’arte femminile che il Museo ha già affrontato attraverso altre manifestazioni collegate al progetto “Vite sospese” in Convenzione con l’Università di Roma Tre, tuttora in corso. Attraverso le esperienze e testimonianze delle artiste invitate, il seminario intende focalizzare l’attenzione sulle pratiche, sui traguardi e le prospettive future delle donne nel mondo dell’arte.

Una delle domande alle quali si cercherà di dare risposta è appunto quella relativa alla stessa definizione ovvero: esiste un’arte femminile?  E se sì in cosa si differenzia dall’arte maschile? Qual è lo specifico femminile?  Cosa significa esplorare l’identità, le emozioni e le esperienze delle donne? Che rapporto c’è fra il lavoro d’artista e il ruolo delle donne nella società, nella cultura e nella famiglia?

Attraverso gli interventi delle protagoniste che racconteranno la loro esperienza artistica e umana si cercherà di rispondere ai quesiti posti.

Seguendo la propria vocazione e missione il Museo Hendrik Andersen ha sempre dato spazio ad attività culturali a tutto campo, rivolte al sociale e all’attualità, affrontando temi cruciali della contemporaneità come quello legato al rapporto alla dimensione di genere, al rapporto, spesso difficile, delle donne coi propri partner in un tempo, come quello in cui viviamo, travagliato e pieno di incertezze.

Incertezze dovute alle guerre, ai conflitti religiosi e sociali che in molti paesi hanno determinato scontri e contrapposizioni all’interno della società; proprio in questi luoghi il ruolo della donna può diventare ancor più significativo e funzionare come un calmiere delle tensioni sociali in atto. Le donne artiste hanno una responsabilità ancora maggiore perché attraverso l’arte e la cultura si veicolano idee e valori che possono contribuire a sostenere le giuste cause, l’uguaglianza e dignità delle persone, la democrazia e la libertà.

Per questa ragione l’incontro promosso dal Museo vuole discutere e far discutere sul ruolo delle donne artiste in difesa della libertà di espressione, in favore della creatività femminile e dell’autodeterminazione.

Pensato in un momento storico altrettanto cruciale e drammatico, ovvero quello fra le due Guerre Mondiali, l’ambizioso e ahimè fallito progetto urbanistico di Hendrik Andersen, era teso alla diffusione dei valori di pace, uguaglianza, parità e democrazia, pertanto il museo è il luogo privilegiato per sensibilizzare e creare opportunità di scambi fra le artiste di tutto il mondo.

Ne discutono le artiste: Claudia Peill, Gelu, Gulistan, Julie Polidoro, Karmen Corak, Kelly Zhang, Laura Barbarini, Monica Ferrando, Yu Lan, Carolina Lombardi.

Seminario a cura di Franco Wang. Coordina Maria Giuseppina Di Monte con Maddalena Paolillo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Comunicato stampa