Restauro del Ritratto di Annetta Pardo di Giacomo Balla

Periodo di riferimento: marzo-giugno 2024 Il ritratto di Annetta Pardo di Giacomo Balla è stato acquistato dal Ministero della Cultura, per tramite dell’Ufficio Esportazioni, nel marzo del 2024 ed assegnato alla Casa Museo Boncompagni Ludovisi, a integrazione della serie di ritratti di familiari e amici del pittore, già esposti nelle sale del museo. Il dipinto del 1906, ad olio su carta rossa incollata a cartoncino, presentava lievi deformazioni e de-adesioni tra gli strati di supporto, graffi e micro lacune negli strati pittorici ed un avanzato stadio di ossidazione della vernice. L’intervento conservativo ha previsto il fissaggio delle de-adesioni tra i due supporti cartacei mediante iniezioni di fissativo e l’incollaggio dei distacchi della carta presenti lungo tutto il perimetro.  Entrambe le operazioni hanno previsto l’ asciugatura dei fissativi sotto peso, per ripristinare la planarità del supporto. La restituzione estetica ha previsto l’eliminazione della vernice ossidata, la stuccatura e la reintegrazione delle lacune e dei graffi e una verniciatura con finitura semilucida per riproporre gli effetti luministici cercati in origine dall’artista. L’opera è stata montata in una nuova cornice con fondo in materiale rigido di natura sintetica, al fine di irrobustire il supporto estremamente sottile e rallentare gli effetti delle variazioni dei valori di temperatura e umidità sul cartoncino. Le operazioni di restauro sono state eseguite dalla dott.ssa Lidia Del Duca, funzionario restauratore conservatore presso l’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma. prima dopo

Restauro della Madonna del Pantheon

Periodo di riferimento: 9 ottobre 2023 – 8 maggio 2024 Il restauro dell’icona nota come Madonna del Pantheon è stato realizzato dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma d’intesa con il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres. L’ultimo restauro, risalente al 1961, fu curato da Carlo Bertelli. L’intervento attuale è stato caratterizzato da una campagna di studio e ricerca, da scelte diagnostiche e scientifiche innovative e dall’uso di tecnologie all’avanguardia, e realizzato da un gruppo interdisciplinare di professionisti selezionato e guidato dalla direttrice, l’arch. Gabriella Musto che ha coordinato anche la direzione scientifica del cantiere. L’opera, realizzata a tempera su legno di olmo, è strettamente collegata dalla tradizione alla data del 13 maggio del 609 d.C., quando Papa Bonifacio IV, ricevuto in dono il Pantheon dall’Imperatore bizantino Foca, decideva di consacrare il luogo a tutti i martiri cristiani e alla Vergine di Santa Maria ad Martyres. In quella stessa occasione, il Papa riceveva l’icona della Beata Vergine realizzata secondo la narrazione orale dall’Apostolo Luca, al quale la storia attribuisce molte altre icone mariane. L’antica Madonna di San Luca, detta Madonna del Pantheon, venne da allora custodita nell’aula principale, affrontando con il monumento secoli di storia e vicende. L’icona rappresenta la Madonna Odigitria, termine di origine greca che significa “colei che conduce”, con la mano destra rivolta verso il Bambino, ad indicare la via della salvezza e della verità. Nel 1961, dopo il restauro curato da Carlo Bertelli, fu collocata nella cappella interna della Basilica, la cosiddetta Cappellina d’inverno, per motivi di conservazione. Al centro dell’abside del Pantheon, proprio sopra l’altar maggiore, si trova invece ancora oggi la copia eseguita nel 1959 da Geneviève Garnier. Dopo l’importante restauro appena concluso, l’icona verrà riposta nuovamente nella Cappellina d’inverno, in un’area del complesso monumentale che il prossimo autunno, al termine dei lavori di riqualificazione in corso, potrà essere fruita dal pubblico grazie a un programma di visite guidate dedicate. ©Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Recupero e restauro della pavimentazione marmorea del Pantheon

A partire dal mese di novembre 2023 sono stati avviati al Pantheon i delicati interventi di recupero e restauro della pavimentazione marmorea dell’aula principale, il cui ultimo restauro sistematico e completo risale al 1872-1873. L’operazione si inserisce nel quadro dei lavori di messa in sicurezza, restauro e ripristino del tempio avviati con uno stanziamento di fondi straordinario per opere urgenti di restauro da parte della Direzione generale Musei. Un aggravamento dello stato di conservazione del mosaico marmoreo ha richiesto un’immediata messa in sicurezza dal momento che, in diversi punti della superficie, la maestosa decorazione, caratterizzata da marmi policromi provenienti dalle più disparate regioni dell’Impero di Adriano, presentava numerose e diffuse lesioni, lacune e fratturazioni. L’intervento prevede operazioni localizzate di consolidamento. La rimozione di interventi preesistenti, non più idonei, è seguita dall’esecuzione di apposite stuccature pigmentate, secondo la varietà cromatica dei marmi, anche al fine di restituire una corretta planarità alla pavimentazione e un’idonea conservazione nel tempo. I lavori proseguiranno con il restauro dei due candelabri risalenti alla fine del XVIII secolo e ricoperti in foglia d’oro, oggi collocati nella Cappella del Crocefisso, alla sinistra dell’altare maggiore. Gli interventi sono condotti sotto la direzione dell’arch. Musto, Direttore del sito, e affidati alla ditta di Emanuele Marconi.

Restauri situati nei Depositi del Museo. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Giugno – Settembre 2021 Nei depositi è stata eseguita la pulitura di 5 quadri con relative cornici, di 5 statue, una coppia di sedie stile impero ed un mobile contenitore rinascimento. Nello specifico si riportano esempi di restauro sulle opere pittoriche. Le problematiche riscontrate erano per lo più le stesse. La pellicola pittorica ha una discreta coesione e adesione al supporto. Un pesante strato di colore grigio e di vernice di tonalità giallo intenso ricopriva tutta la superficie tanto da falsare la lettura cromatica. Sono presenti vecchie colture ingiallite della verniciatura originale. L’intervento di pulitura è avvenuto con una prima fase a secco con spugna dry cleaning sponge, con la quale è stato rimosso il particolato atmosferico e polveri sottili. Successivamente sono stati effettuati dei test sulle parti compromesse, utilizzando soluzioni solventi e con miscele a polarità crescente (test di Feller LE 6 o LE7). Con puntualità sono stati affrontati i punti indicati dalla soprintendenza. Questa pulitura ha donato nuovamente una corretta visione dell’opera.

Restauro: Sculture sala bronzi e sala gessi. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Giugno – Settembre 2021 Restauro ad opera della dott.ssa Elena Bassi Le sculture delle sale principali si presentavano poco danneggiate ma molto impolverate, coperte da un consistente strato di polveri incoerenti e particolato atmosferico. Sono state effettuate operazioni di spolveratura su tutte. Le basi sono state trattate tutte con antirarlo. In alcune c’erano evidenti vecchi restauri e stuccature. In particolare la “Statua della Notte”, posta al centro della sala, versava in cattivo stato di conservazione a causa della perdita di acqua proveniente dal lucernario in ferro e vetro sotto cui è posizionata. Il restauro ha comportato la rimozione degli strati di polveri incoerenti e particolato atmosferico, attraverso le operazioni di pulitura, risanamento e consolidamento. L’adesione della pellicola di gesso e degli strati di preparazione sono stati ristabiliti con adesivo acquoso (colla di coniglio) applicato a caldo con pennello e siringa

Restauro: Abrasioni sulla cornice e sollevamenti della pellicola pittorica in Ritratto di Olivia Cushing Andersen. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Marzo 2021 I sollevamenti di pellicola pittorica preludevano al distacco e alla caduta di colore. Per tale operazione si sono eseguite iniezioni localizzate di emulsione acrilica e riadesione dei sollevamenti Nella cornice si è intervenuti con i numerosi consolidamenti dei differenti sollevamenti di dorature al fine di garantire il corretto riallettamento delle scaglie sollevate. Garantito il consolidamento si è proceduto con la pulitura della doratura. Per rimuovere vecchi ritocchi alterati si è proceduto con la pulitura rifinita con miscela chelante a ph Neutro.

Restauro: Taglio verticale e Craquelure in Ritratto di Hendrik. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Marzo 2021 L’intervento ha avuto la finalità di revisionare in primo luogo il supporto in tela e la pellicola pittorica per garantirne la conservazione e la fruizione. In accordo con la Direzione dei Lavori si è deciso di intervenire in corrispondenza del taglio mediante l’applicazione di una piccola toppa. Si è preceduto rimuovendo gli estesi e grossolani ritocchi permettendo di recuperare anche preziosi dettagli della cromia originale, come ad esempio passaggi cromatici di ombre e luci precedente appiattiti da velature di ritocchi alterati.

Restauro: Consolidamenti con equilibratura estetica di Interno con Hendrik Andersen e John Briggs Potter. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Marzo 2021 Per garantirne la conservazione e la fruizione è stata effettuata un’attenta depolveratura del supporto, con revisione del telaio ligneo e delle biette presenti e revisione della vernice finale originale rimuovendo in maniera selettiva soltanto alcune sostanze sovrammesse.  Si è proceduto alla presentazione estetica mediante ritocco con colori a vernice per restauro al fine di reintegrare correttamente l’unità cromatica dell’opera. Infine, la superficie pittorica è stata verniciata a nebulizzazione mediante flit con vernice retouche surfine

Restauro: Bassorilievi in Stucco, decorazioni della facciata. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: ottobre 2022 A seguito di caduta di alcuni frammenti dei bassorilievi in stucci che decorano le pareti esterne del Museo, è stato realizzato un intervento di restauro che ha permesso di ripristinare la malta che si era decomposta, consolidare l’armatura in ferro che sostiene il bassorilievo deteriorata a seguito dell’azione di agenti esogeni. È stata preparata una malta speciale per poter ricomporre fessure e fratture ed evitare così il ciclo degenerativo. Si tratta di un meccanismo di degrato he la decorazione ha subito nel tempo in varie occasioni come dimostrano le lacune. Sono stati effettuati interventi di: pre-consolidamento e messa in sicurezza dei frammenti, consolidamento delle malte, ricollocazione dei frammenti, stuccature, reintegrazione e protettivo finale.

Restauro: Modello della Fontana dell’Immortalità. Museo Hendrik Christian Andersen

Periodo di riferimento: Settembre 2023 La Fontana dell’Immortalità è uno dei progetti di carattere architettonico e scultoreo immaginati da H. C. Andersen a tema religioso. L’idea, di cui il Museo conserva anche un grande modello in gesso avrebbe avuto significativo valore anche a livello urbanistico. Il modello era in uno stato di degrado notevole. Strati di polvere e sporco ricoprivano la superficie originariamente colorata, i modellini delle sculture erano in parte rotti o scollati dal supporto così come le riproduzioni dei lampioni realizzati con spilli e perle. La dottoressa Silvana Costa, coordinatrice del Laboratorio di restauro dei Musei statali della città di Roma in collaborazione con Antonella Malintoppi e Louis Dante Pierelli ha ripulito interamente le superfici riportando alla luce le tenui nuances del verde e del giallo. Sono state ricollocate le piccole sculturine e reintegrati i lampionicini.