NORDIC TABLE DESIGN 1900-1970. Una silenziosa rivoluzione femminile

Mostra a cura di Fabia Masciello Casa Museo Hendrik Christian Andersen 4 novembre 2025 – 18 gennaio 2026 La mostra racconta settant’anni di design nordico femminile attraverso una selezione di oggetti per la tavola e analizza il ruolo che designer, artigiane, architette, artiste, imprenditrici, provenienti da Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, hanno avuto nella trasformazione della società del XX secolo. La sua realizzazione è avvenuta in collaborazione con le Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia a Roma, e con il supporto del Council of Ministers’ Culture and Art Programme e del Nordisk Kulturfond. Ideata e curata da Fabia Masciello, l’esposizione riunisce centrotrenta pezzi in prestito da musei, archivi, collezioni private e aziende iconiche del Nord Europa, e mette in luce come il design per la tavola sia stato molto più di una questione estetica o funzionale: un campo di sperimentazione di nuovi modelli sociali, di emancipazione e di ridefinizione dei ruoli domestici e familiari. Una rivoluzione, silenziosa ma profonda, portata avanti da queste donne che nel realizzare oggetti belli, funzionali e accessibili a tutti, hanno dimostrato come un semplice gesto quotidiano può essere un atto di libertà e di ribellione. Il loro approccio progettuale è umanista, e coniuga creatività, estetica e funzionalità con empatia verso il fruitore e attenzione ai suoi bisogni reali, alla ritualità e all’inclusività. Aino Aalto, Estrid Ericson, Nora Gulbrandsen, Marianne Westman, Herta Bengtson, Ulla Procopè, Grethe Meyer e molte altre designer, spesso rimaste nell’ombra di colleghi, compagni e mariti con cui hanno lavorato, ci guidano in questo viaggio affascinante in cui gli oggetti riflettono le battaglie culturali e i cambiamenti sociali avvenuti tra l’inizio del Novecento e la fine degli anni Settanta. L’esposizione si articola in quattro sezioni. La prima si apre con la nascita del design democratico nei paesi nordici, agli inizi del Novecento, un periodo in cui le donne — fino ad allora confinate alla sfera domestica — iniziano a reclamare un ruolo attivo nella vita politica e lavorativa. Negli anni Venti e Trenta conquistano visibilità le prime designer, direttrici di dipartimenti nelle fabbriche di porcellana, imprenditrici che, con determinazione, sfidano un contesto lavorativo dominato dagli uomini per portare avanti la propria ricerca creativa, parallelamente alle battaglie per il riconoscimento dei diritti femminili. La seconda sezione racconta il clima di rinascita e ottimismo che caratterizza gli anni Cinquanta, seguito dai cambiamenti del gusto negli anni Sessanta, in un contesto di crescente affermazione di professioniste nel mondo lavorativo del design. La terza sezione esplora le trasformazioni sociali che hanno caratterizzato la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, un periodo in cui le donne, sempre più divise tra casa e lavoro, iniziano a ridurre il tempo dedicato alle attività domestiche, ridefinendo così ruoli, abitudini e dinamiche familiari. Contemporaneamente, la ribellione agli ideali borghesi favorisce l’emergere di uno stile di vita più libero e informale. Il design della tavola si fa specchio di questi cambiamenti, puntando su una maggiore informalità e valorizzando la convivialità e la socializzazione. La mostra si conclude con un omaggio alle operaie, a quella forza spesso invisibile che, con impegno quotidiano, ha contribuito a costruire non solo oggetti, ma anche storie, valori e identità collettive. Spesso il design è associato all’idea di lusso, status, visibilità. Questa mostra sceglie invece di spostare lo sguardo altrove: su un design silenzioso, necessario e durevole, che abita la quotidianità e la trasforma. Al centro le donne che — partendo dalla tavola, cuore della vita domestica e luogo simbolico di relazione, cura, condivisione — hanno ripensato e riscritto il vivere quotidiano. La mostra sarà accompagnata da un programma di incontri, talk, laboratori e visite guidate. Si ringraziano: Aarikka, Almedhals, Arabia, Artek, Costa Verde, Ellen Keys Strand, FDB Møbler, Figgjo Norway,  Fritz Hansen, Georg Jensen, Grethe Meyer Design, Iittala, Nanna Ditzel Design, Rörstrand, Rörstrand Museum, Svensk Tenn, Telemark Museum. Comunicato stampa

#domenicalmuseo – 2 novembre

Domenica 2 novembre torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali. L’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari:  Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione. I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente in sede. Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione. I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente in sede. Casa Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) Non è prevista la prenotazione. Non sono ammessi gruppi. I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso il totem automatico in sede. Casa Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Casa Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede. Museo Giacomo Manzù (9.00 – 19.30 /ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione.

Presentazione della monografia di Manuela Bedeschi PENSA GUARDA ASCOLTA

La Casa Museo Hendrik Christian Andersen presenta la monografia di Manuela Bedeschi pensa guarda ascolta, a cura di Matteo Galbiati (Vanillaedizioni, 2025). L’evento si inserisce all’interno della mostra Manuela Bedeschi EUTOPIA in corso alla casa museo fino al 26 ottobre e all’interno della RAW Rome Art Week (20-25 ottobre 2025). Il volume, ripercorrendo nelle testimonianze critiche quarant’anni di ricerca e lavoro dell’artista vicentina, si concentra in modo particolare sugli ultimi vent’anni di attività che la vedono impegnata in un esercizio espressivo in cui la luce – al neon nello specifico – è parte fondamentale del suo impegno di riflessione estetica. Questo volume dà modo di apprezzare il lavoro dell’artista nella sua lunga carriera e nel suo sviluppo documentando le mostre personale in cui Manuela Bedeschi è stata protagonista, attraverso progetti site-specific. Ovvero installazioni in cui l’artista unisce pittura, scultura, e scrittura consentendo all’osservatore di vivere l’esperienza dell’opera con modalità, sensibilità e sentimenti differenti. La pubblicazione rappresenta un viaggio attraverso la luce che l’artista compie nel corso del tempo, modificando e rafforzando le proprie istanze. Ne è dimostrazione la mostra Eutopia ospitata dalla Casa Museo Andersen dove le installazioni luminose sono collocate in punti strategici del museo, intessendo un dialogo muto con le grandi sculture di Hendrik Andersen e con la collezione della Casa Museo richiamando valori universali ed eterni. Introduce Maria Giuseppina Di Monte, Direttrice della Casa Museo Hendrik Christian Andersen Intervengono Bruno Corà, critico e curatore d’arte, Presidente della Fondazioni Alberto Burri  – Palazzo Albrizzi Matteo Galbiati, critico e curatore d’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia Sarà presente l’artista Manuela Bedeschi nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (Vi). Diplomata in Scultura e Pittura presso l’Accademia di Verona, frequenta un corso di Arte Concettuale all’Accademia Estiva di Salisburgo con R. Opalka e G. Uecker che segna fortemente la sua formazione artistica e vari corsi di grafica sperimentale alla Scuola e al Centro Int. di Grafica di Venezia. La sua produzione artistica si è sviluppata sia nel campo della scultura che della pittura, prediligendo sempre più, nel tempo, le installazioni e gli interventi ‘site specific’, sottolineando gli spazi con segni di luce, facendo del neon, un tempo aggiunto ad altri materiali, uno dei suoi principali mezzi espressivi. Presente in collezioni pubbliche e private, espone in Italia ed all’estero. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Comunicato stampa

Presentazione del libro di Luigi Russo VEDERE CON ALTRI OCCHI

Venerdì 10 ottobre alle ore 17.00 la Casa Museo Hendrik Christian Andersen presenta il libro di Luigi Russo VEDERE CON ALTRI OCCHI (Amazon, 2025). In questo libro l’autore ha scelto di confrontarsi con l’intelligenza artificiale, dando vita a un dialogo originale e profondo tra autore e macchina. Un percorso che interroga il senso del guardare, e apre a nuove possibilità di lettura dell’immagine fotografica. Un fotografo, trenta immagini, un’intelligenza artificiale. Questo libro è il racconto di un dialogo inedito tra autore e macchina, tra sensibilità umana e sguardo algoritmico. Ogni fotografia, scelta con cura da Luigi Russo, è accompagnata da un commento generato in collaborazione con l’IA, che ne esplora i significati estetici, simbolici ed emotivi. Un percorso originale che invita a vedere con altri occhi, e a interrogarsi su cosa significhi davvero osservare. L’esperimento messo in atto da Luigi Russo non ha lo scopo di fornire risposte definitive, ma di suscitare domande: Può un algoritmo cogliere la bellezza? Qual è il ruolo dell’autore? Che relazione possiamo instaurare con l’IA? Il libro invita dunque il lettore a interrogarsi criticamente sull’uso dell’intelligenza artificiale nella nostra vita, a partire dallo sguardo. Intervengono Francesca Dragotto, Professoressa associata di linguistica Università di Roma Tor Vergata, Michele Di Monte, Storico dell’arte delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e Marta Russo, Ricercatrice presso l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del CNR Modera Fabio Angelicchio, giornalista per la redazione esteri del TG La 7 Sarà presente l’autore. Ingresso libero fino a esaurimento posti Luigi Russo è un naturalista e fotografo con oltre quarant’anni di esperienza nella tutela ambientale e nella comunicazione scientifica. Dopo una lunga carriera nella direzione di aree protette e nell’uso dell’informatica ambientale, dal 2020 si dedica alla fotografia naturalistica e concettuale, con un approccio che unisce scienza, arte e tecnologia. Comunicato stampa

#domenicalmuseo – 5 ottobre

Domenica 5 ottobre torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali. L’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari:  Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso ore 18.30) I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente in sede Casa Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) Non è prevista la prenotazione. Non sono ammessi gruppi. I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso il totem automatico in sede. Casa Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede Casa Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede Museo Giacomo Manzù (9.00 – 19.30 /ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione.

AVVISO PUBBLICO PER L’ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DA PARTE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI PER LA PROMOZIONE SOCIALE FINALIZZATA ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA ALL’ACCOGLIENZA NEI MUSEI E NEI LUOGHI DELLA CULTURA AFFERENTI ALL’ISTITUTO PANTHEON E CASTEL SANT’ANGELO – DIREZIONE MUSEI NAZIONALI DELLA CITTÀ DI ROMA

AVVISO PUBBLICO PER L’ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DA PARTE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI PER LA PROMOZIONE SOCIALE FINALIZZATA ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA ALL’ACCOGLIENZA NEI MUSEI E NEI LUOGHI DELLA CULTURA AFFERENTI ALL’ISTITUTO PANTHEON E CASTEL SANT’ANGELO – DIREZIONE MUSEI NAZIONALI DELLA CITTÀ DI ROMA. Manifestazione di interesse Allegato 1 – Schema di convenzione Allegato 2 – domanda di partecipazione Allegato 3 – dichiarazione ex art.94 ss del D.lgs. 36/2023

Manuela Bedeschi Eutopia

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025, la Casa Museo Hendrik Christian Andersenpresenta la personale di Manuela Bedeschi Eutopia, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Valentina Filamingo. Come prassi consolidata Manuela Bedeschi, artista da sempre impegnata in una ricerca in cui la luce è l’elemento fondamentale e attivo, tangibile e reale, prevalente, se non esclusivo, nelle opere degli ultimi venticinque anni, colloca nei saloni della Casa Museo installazioni luminose come a sottolineare “la nuova potenzialità espressiva e significante connessa al luogo in cui si manifesta con una presenza mai trascurabile. Tale ricollocazione, caricandosi delle energie di ciò che la circonda e delle connotazioni ambientali specifiche, intercetta un ampliamento di senso che la parola in sé stessa già possiede” (Matteo Galbiati). Pensando alle visioni di Hendrik Christian Andersen il cui eclettismo interdisciplinare lo portò a trasformare le idee e i sogni utopici in forme concrete attraverso la materia, Bedeschi ha riflettuto sul fare visionario dell’artista che, pittore e scultore, con il suo lavoro ha fatto da ponte tra un Simbolismo vetero-ottocentesco e le prime forme estetiche rivoluzionarie del primo Novecento. Nelle sue grandi sculture monumentali, i cui corpi ostentano le virtù del nudo eroico classico, Hendrik non afferma solo l’intuizione di una bellezza ideale, ma cerca la testimonianza di un’umanità che rinnova e ritrova sé stessa unendosi nell’arte e nella cultura universali. Con l’utopia urbanistica visionaria della sua Città mondiale, Andersen cercò di sviluppare ancor più concretamente le sue convinzioni grazie a un’architettura capace di ispirare la fraternità universale. Ecco allora che la mostra Eutopia – titolo che trascrive la parola greca opposta a utopia (non luogo) e che significa e identifica, invece, il buon luogo, a intendere un luogo di serenità e di felicità esaudite – per Bedeschi diventa occasione per esporre le installazioni luminose in punti peculiari del museo, costruendo un percorso site-specifc che per la polisemia del linguaggio si interfaccia con la poetica di Hendrik Andersen e con la collezione della Casa Museo. “L’Eutopia di Manuela Bedeschi, il buon luogo può essere vissuto attraverso l’arte, varcando la soglia di casa Andersen” afferma Valentina Filamingo. L’esposizione apre al pubblico durante le Giornate Europee del Patrimonio, il cui tema per l’edizione 2025 è “Architetture: l’arte di costruire”: un invito a riflettere sulle “architetture” immateriali fondamentali come i sistemi di gestione e convivenza, reti di relazioni, pratiche quotidiane, spirituali o professionali, che plasmano in modo invisibile ma concreto il tessuto civile e culturale. E’ quello che le scritte di luce di Manuela Bedeschi tentano di realizzare, in dialogo con le architetture utopiche di Andersen. Come sostiene Maria Giuseppina Di Monte “Le parole luminose sono infatti dei moniti che guidano il visitatore all’approccio con l’arte col luogo e col tempo stratificato del museo. Ci è sembrata la proposta giusta per le giornate europee in cui forse mai come prima il senso di unità pace fratellanza e solidarietà fra i popoli e minacciata e deve quindi essere sostenuta e incoraggiata. Manuela Bedeschi nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (Vi). Diplomata in Scultura e Pittura presso l’Accademia di Verona, frequenta un corso di Arte Concettuale all’Accademia Estiva di Salisburgo con R. Opalka e G. Uecker che segna fortemente la sua formazione artistica e vari corsi di grafica sperimentale alla Scuola e al Centro Int. di Grafica di Venezia. La sua produzione artistica si è sviluppata sia nel campo della scultura che della pittura, prediligendo sempre più, nel tempo, le installazioni e gli interventi ‘site specific’, sottolineando gli spazi con segni di luce, facendo del neon, un tempo aggiunto ad altri materiali, uno dei suoi principali mezzi espressivi. Presente in collezioni pubbliche e private, espone in Italia ed all’estero. La mostra sarà aperta al pubblico fino 26 ottobre ed è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo. Comunicato stampa