al Museo Boncompagni Ludovisi inaugura la mostra ‘Libri d’artista. L’arte da leggere’

La Direzione Musei Statali della Città di Roma e il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX presentano una raccolta di quarantotto “libri d’artista” realizzati da trentasette autori speciali, che interpretano la lettura attraverso i mezzi espressivi delle arti visive.

Ogni libro è una fonte di esperienze e un passaggio di testimone da chi ha scritto a chi legge, con una possibilità di diffusione del pensiero illimitata. Finché un libro esiste e viene letto può raccontare la stessa storia a decine di generazioni, ognuna delle quali, immersa nel proprio tempo, ne farà l’uso culturale che vuole: personale, sociale, storico. Un libro è sempre un dono, perfino quando è stato acquistato, perché il suo contenuto è compagnia o conoscenza, compagnia e conoscenza. La compagnia è evidente a chiunque ami leggere e riconosca nel libro il compagno di un viaggio, di una serata in solitudine; la conoscenza arricchisce il sapere di ognuno di noi e ben sappiamo che non lo esaurisce mai: c’è sempre qualcosa da sapere, da mettere nel bagaglio di esperienze della vita. Ne consegue che i libri sono sempre stati considerati un bene prezioso, tanto che conservarli ha costituito in tutte le civiltà una conquista e un vanto.

La lettura ha bisogno prima di tutto dell’atto cosciente della scelta di leggere: pertanto è subito approfondimento e solo dopo qualche pagina ci si comincia ad immergere in quel mondo complesso e affascinante che le parole scritte fanno scaturire nella mente, immaginazione, riflessione, partecipazione emozionale o cognitiva.

L’arte, invece, prima di tutto “si vede” e mostra messaggi più evidenti e più immediatamente percepibili della scrittura e il tempo di riflessione che in ogni caso comporta può essere anche frutto di una scelta successiva alla visione.

Il libro d’artista vuole vestire le parole e le storie che con esse si compongono con l’abito dell’arte visiva e rendere evidente la simbologia della ricchezza e del valore della lettura. Per questo motivo si è scelto di esporre tante opere d’arte sotto forma, apparente o recondita, di libro; nella straordinarietà e imprevedibilità del loro contenuto, esse diventano metafora di un valore che può sembrare nascosto, ma che è comunque universale.

Ognuno dei trentasette artisti presenti nella mostra riflette liberamente, nel proprio “libro d’artista”, sugli elementi della ricerca che hanno veicolato e reso evidente il proprio messaggio artistico: le immagini e le materie. Va riconosciuto in questo un impegno non banale, che ha dato forma a opere che a volte si allineano con il libro tradizionale, altre volte se ne distanziano notevolmente, stimolando a una lettura che non è solo equiparabile a uno scorrere di parole, ma è soprattutto manifestazione del pensiero creativo.

Il progetto è stato ideato e curato da Mariastella Margozzi con Vito Nicola Iacobellis ed è stato presentato nel 2019 nei suggestivi spazi del Castello svevo di Bari e del Castello di Copertino (Le). I “libri d’artista” che presenta al Museo Boncompagni Ludovisi sono stati realizzati da autori italiani contemporanei: Bruno Aller, Vincenzo Arena, Antonio Barrese, Adriano Bergozza, Veronica Botticelli, Silvia Celeste Calcagno, Giuseppe Carta, Franco Durelli, Marisa Facchinetti, Enrico Franchi, Fausto Maria Franchi, Omar Galliani, Nicola Genco, Claudia Giannuli, Corrado Grifa, Massimo Luccioli, Teodosio Magnoni, Mirna Manni, Elio Marchegiani, Riccardo Monachesi, Elisa Montessori, Marcello Morandini, Elena Nonnis, Gianfranco Notargiacomo, Anna Onesti, Joseph Pace, Jasmine Pignatelli, Lamberto Pignotti, Pino Procopio, Paolo Radi, Anna Maria Russo, Giuseppe Salvatori, Filippo Sassòli, Attilio Taverna, Chiara Valentini, Emiliano Zucchini e Alessandra Alliata.

Ogni artista rende evidente, con il proprio linguaggio, un messaggio artistico utilizzando immagini e materie. Un impegno il loro per stimolare una riflessione sulla lettura e una partecipazione emozionale e cognitiva ad essa