Attraversando Villa Borghese

Praticabilità Il percorso richiede una giornata di visita, grazie alla vicinanza territoriale delle strutture coinvolte. La visita al Museo di Galleria Borghese richiede la prenotazione. Descrizione itinerario L’itinerario proposto consente al visitatore di godere in un raggio territoriale sufficientemente circoscritto di un quadro storico e culturale che racchiude una amplissima linea temporale: dal mondo etrusco e preromano, passando per il Rinascimento e il Barocco, fino ad approdare all’Ottocento e all’arte contemporanea. Quattro realtà museali spazialmente ravvicinate che esemplificano forme ed espressioni artistiche differenti e consentono di beneficiare di un ricchissimo spaccato culturale, racchiuso nel Parco di Villa Borghese, il cuore verde della città di Roma. Il Museo Nazionale Etrusco ha sede in due straordinarie ville del Rinascimento, situate subito fuori le mura di Roma, nelle quali ancor oggi si respira la magnificenza di uno dei periodi più felici della storia e dell’architettura italiana. All’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1889 per impulso di Felice Barnabei – archeologo e politico italiano – Villa Giulia venne trasformata in un   museo sulla base di un ambizioso e avveniristico programma di esplorazioni archeologiche e di un innovativo progetto museografico. Da allora è divenuta il più importante museo etrusco al mondo, potendo vantare nelle sue raccolte alcuni tra i più celebri capolavori di questa civiltà, come il sarcofago degli sposi e l’Apollo di Veio. Il Museo Galleria Borghese custodisce ed espone una collezione di sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. Tra i capolavori della raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale al collezionismo del cardinale Scipione (1579-1633), nipote di Papa Paolo V, ci sono opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini e le sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, aperta a Roma nel 1883, custodisce una delle più ampie collezioni d’arte, circa 20.000 opere tra dipinti, disegni, sculture e installazioni che testimoniano le principali correnti artistiche dall’Ottocento ai nostri giorni. La Casa-museo dello scultore norvegese-americano Hendrik Christian Andersen (Bergen, 1872-Roma, 1940), vissuto a Roma dalla fine del XIX secolo fino alla morte, si trova in una palazzina fatta costruire e decorare a partire dal 1922 in stile eclettico neo-rinascimentale dallo stesso artista. All’interno della palazzina si visitano i due grandi atelier con le opere e, al primo piano, la sua abitazione, ora utilizzata per mostre temporanee dedicate ad artisti stranieri dell’Otto e del Novecento fino alla contemporaneità. Musei coinvolti Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Galleria Borghese, La Galleria Nazionale e il Museo Hendrik Christian Andersen. Geo localizzazione Piazzale di Villa Giulia n. 9 (00196 Roma), : Piazzale Scipione Borghese, 5, (00197 Roma), via Pasquale Stanislao Mancini, 20 (00198 Roma), viale delle Belle Arti, 131 (00197 Roma) Eventuale biglietto integrato No

La Collezione Boncompagni Ludovisi

La Villa Ludovisia e le sculture antiche Durata Mezza giornata – 1 giorno, prendendo in considerazione soste tra i due musei. Praticabilità L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega i due musei può essere percorsa a piedi in 30 minuti circa, passando per alcuni luoghi significativi per chi visita la Capitale, come Fontana di Trevi e Palazzo Montecitorio. Nello stesso tempo, è possibile usufruire anche del trasporto pubblico (83, 63, 85, 62, 492, 100, 52, 53). Descrizione itinerario L’itinerario si propone di ricostruire, anche se solo idealmente, lo scenario dell’antica Villa Ludovisia, fatta costruire dal cardinal nepote di papa Gregorio XV, Ludovico Ludovisi. Il cardinale tra il 1621 e il 1623, per abbellire la sua villa, radunò numerosi marmi che costituirono una delle più celebri collezioni di statuaria antica dell’epoca. Nel 1901 lo Stato italiano acquistò dalla famiglia Boncompagni Ludovisi oltre cento sculture, che oggi possiamo ammirare nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Della grandiosa villa seicentesca rimangono oggi visibili solo alcuni scorci, rappresentati sui dipinti murari del Salone delle vedute del Museo Boncompagni Ludovisi. Il parco è andato perduto in seguito alla lottizzazione avvenuta alla fine dell’Ottocento: in questa occasione, è stato rinvenuto il “Trono Ludovisi”, un originale greco raffigurante la nascita di Afrodite, esposto a Palazzo Altemps. Tra le altre opere più significative della collezione si ricordano: l’Ares Ludovisi, copia romana di un originale greco, con restauri del Bernini; la copia dell’Athena Parthenos di Fidia; la Giunone Ludovisi, opera prediletta da Goethe, e il celebre gruppo del Galata suicida. Palazzo Altemps già nel Cinquecento ospitava una ricca collezione di sculture antiche di proprietà del cardinale Marco Sittico Altemps, che nel 1568 acquistò il palazzo. Musei coinvolti Museo Boncompagni Ludovisi, Palazzo Altemps. Geo localizzazione Via Boncompagni, 18 – Piazza di Sant’Apollinare 46 Eventuale biglietto integrato No

La Villa Ludovisia e i suoi capolavori

I capolavori del Seicento Durata Mezza giornata – 1 giorno, tenendo conto della villa. Praticabilità L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega i due musei può essere percorsa a piedi in 10 minuti circa. Nello stesso tempo, è possibile usufruire anche del trasporto pubblico (autobus 910 e 52). Descrizione itinerario L’itinerario propone di tracciare, idealmente, il percorso storico e temporale di un capolavoro appartenente alla collezione statuaria dell’antica villa Ludovisia, fatta costruire dal cardinal nepote di papa Gregorio XV Boncompagni, Ludovico Ludovisi a partire dal 1616, e ubicata in un vasto territorio nei pressi di Porta Pinciana. Della grandiosa villa seicentesca rimangono visibili gli scorci del parco rappresentati sui dipinti murari del Salone delle vedute del museo Boncompagni Ludovisi. Fu proprio per omaggiare il cardinale Ludovico Ludovisi che Scipione Borghese, cardinal nepote del precedente papa Paolo V, gli donò, nel 1622, la scultura “Ratto di Proserpina” di Gianlorenzo Bernini. Questo capolavoro del barocco rimase nelle collezioni della famiglia Boncompagni Ludovisi fino alla fine dell’Ottocento, quando la villa fu demolita e lottizzata. Il gruppo scultoreo fu trasferito presso Palazzo Margherita, sito in via Veneto che prende il nome dalla Regina, consorte di Umberto I, che ne fece la sua residenza ufficiale dopo la morte del marito. Nel 1908 il “Ratto di Proserpina” venne acquistato dallo Stato che lo destinò alla Galleria Borghese, dove è tutt’ora esposto. Capolavoro indiscusso del genio berniniano, che lo realizzò poco più che ventenne, il gruppo scultoreo sfida i limiti fisici del marmo consacrando un nuovo linguaggio espressivo in cui l’imitazione della natura è raggiunta attraverso la straordinaria resa materica delle diverse superfici e il dinamismo dei corpi. Musei coinvolti Museo Boncompagni Ludovisi, Galleria Borghese. Geo localizzazione Via Boncompagni, 18 – Piazzale Scipione Borghese Eventuale biglietto integrato No

Il Grand Tour: tra cultura e antiquariato

Artisti, Antiquari e Studiosi dell’Antico Durata Una giornata. L’itinerario prevede la visita a tre musei e i relativi spostamenti. Praticabilità L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega il museo Boncompagni e il museo Andersen può essere percorsa a piedi (30 minuti circa) o con diversi autobus (89, 490, 495, 590, 61, 160). Per entrambe le soluzioni il percorso prevede il passaggio per villa Borghese, tappa imprescindibile per un turista a Roma. Dal museo Andersen, il museo Praz dista meno di mezz’ora a piedi. È possibile passare alcune delle vie più celebri di Roma come Piazza del popolo e via di Ripetta. Descrizione itinerario Il Museo H. C. Andersen, il Museo Mario Praz e il Museo Boncompagni, sono tre case museo caratterizzate dall’interesse dei proprietari per il viaggio in Europa inteso come mezzo di accrescimento culturale, il Grand Tour. Il villino Boncompagni Ludovisi, realizzato in stile eclettico e barocchetto romano, nasce dopo la lottizzazione della Villa Ludovisi di fine Ottocento. Fu la residenza del principe Andrea Boncompagni Ludovisi e di sua moglie Alice Blanceflor De Bildt, svedese naturalizzata italiana. Alice, nata a Siena, aveva un grande amore per l’antichità e per Roma, di cui apprezzava i monumenti e i decori urbani. Ereditò la passione per gli studi classici dal padre Karl Bildt, ambasciatore di Svezia a Roma, e la riversò in tutta la decorazione della dimora. Per Hendrik C. Andersen la casa oggi sede del museo, costituisce l’ultima tappa di una serie di viaggi volti alla conoscenza delle mete peculiari dell’antichità e del Rinascimento. Trasferitosi a Roma con la famiglia, lavorò al progetto di Città ideale della Scienza e delle Arti, a partire dagli inizi del Novecento. Mario Praz (Roma 1896-1982) invece è anglista e critico di levatura internazionale. Appassionato collezionista antiquariale, la sua dimora nobiliare del secolo XIX è arredata in tutti i suoi dettagli con oltre 1200 oggetti di diversa natura, un arredo che traccia un Grand Tour ideale attraverso opere acquistate sul mercato antiquariale europeo. Musei coinvolti Museo Boncompagni Ludovisi, Museo H. C. Andersen, Museo Mario Praz. Geo localizzazione Via Boncompagni, 18 – Via Pasquale Stanislao Mancini, 20­ – Via Zanardelli, 1 Eventuale biglietto integrato Sì (di prossima attivazione)

Il Modernismo: Cambellotti e la sua Scuola

I legami tra l’arte del 900 e Castel Sant’Angelo Durata Mezza giornata, considerando un’ora per visitare il museo Boncompagni, due ore per visitare il Castello e 40 minuti di tragitto. Praticabilità L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega i due musei può essere percorsa sia a piedi (40 minuti circa) oppure con diversi mezzi pubblici come la metro A (dalla fermata Repubblica o Barberini fino alla fermata Lepanto) o autobus (62). Il percorso a piedi permette di passeggiare tra alcune tra le vie più celebri di Roma, come via del Corso e il Lungotevere. Descrizione itinerario Il Museo Boncompagni Ludovisi dedica una sala al Modernismo e ad uno dei suoi massimi esponenti: Duilio Cambellotti. La produzione dell’artista è variegata e complessa e va dalle ceramiche alle vetrate. Tra le opere più significative qui conservate si segnala la vetrata artistica “visione eroica” disegnata da Cambellotti e realizzata dalla Vetreria Picchiarini di Roma. Nel 1925 l’artista è stato chiamato a decorare tre sale di Castel Sant’Angelo destinate ad ospitare i cimeli dell’esercito italiano. Traendo ispirazione da questi, organizzò un apparato decorativo intorno a bandiere sabaude, papali e longobarde circondate da altorilievi con cavalli, ali di aquile e mani che brandiscono armi. In quell’anno Castel Sant’Angelo divenne Museo Nazionale dopo essere già entrato nel demanio dello Stato Italiano nel 1870 come carcere militare e caserma. Il monumento ebbe un utilizzo diversificato nel corso della sua complessa vicenda storica: eretto come mausoleo imperiale, divenne in seguito residenza fortificata, prigione e infine monumento-museo. Nel 1911, in occasione dell’Esposizione Universale di Roma, fu commissionato a Umberto Principe l’imponente dipinto “grande veduta di Roma dall’Ara Coeli”. L’imponente tela, che decorò una sala del Castello durante l’Esposizione, è possibile ammirarla oggi al Museo Boncompagni, insieme al dipinto “ascensione” di Vittore Grassi, che raffigura l’Angelo di Castello. Musei coinvolti Museo Boncompagni Ludovisi, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. Geo localizzazione Via Boncompagni 18, Lungotevere Castello 50 Eventuale biglietto integrato No

I villini di città

Liberty ed eclettismo Durata Mezza giornata. Prevedendo la visita a entrambi i musei e percorrendo l’itinerario a piedi senza soste 2 ore e 30 circa. Praticabilità L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega i due musei può essere percorsa sia a piedi (30 minuti circa) oppure con diversi autobus (89, 490, 495, 590, 61, 160). Per entrambe le soluzioni il percorso prevede il passaggio per villa Borghese, tappa imprescindibile per un turista a Roma. Descrizione itinerario Questo itinerario si presta a esplorare la tipologia costruttiva in voga a inizio Novecento a Roma: il villino di città. Queste costruzioni di modeste dimensioni con giardino annesso, sono una tipologia edilizia introdotta nella seconda metà dell’Ottocento, per rispondere alle esigenze delle nuove classi sociali in ascesa. Nell’Italia postunitaria, come in altri paesi d’Europa, la ricca borghesia degli imprenditori e dei professionisti richiede un tipo di casa urbana simile, in piccolo, a un palazzo, a un castello, a una villa. Il museo Andersen e il museo Boncompagni costituiscono due realtà che, seppur molto diverse tra loro, rispondono a questi criteri. Inoltre, entrambi gli edifici sono rappresentativi di quel gusto tra liberty ed eclettico che impronta molti edifici romani nella prima metà del Novecento. Entrambi poi vengono lasciati allo Stato direttamente dai loro proprietari al fine di farne luoghi dedicati a pubblica utilità, e quindi divenuti musei dello Stato italiano. La casa museo di Hendrik Christian Andersen fu la dimora e lo studio–atelier di questo artista visionario norvegese, naturalizzato statunitense. Il villino Boncompagni Ludovisi fu abitato dalla principessa Boncompagni, Alice Blanceflor de Bildt che lo arredò secondo il suo gusto personale e in stile “barocchetto romano”. Divenuto museo nel 1995 fu destinato a centro di promozione e documentazione delle arti decorative, moda e costume, intese come evoluzione del gusto sociale del periodo moderno. Musei coinvolti Museo Boncompagni Ludovisi, Museo Hendrik Christian Andersen. Geo localizzazione Via Boncompagni, 18 – Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 Eventuale biglietto integrato Sì (di prossima attivazione)