Passeggiate di Goethe e Stendhal
Durata
L’itinerario può essere effettuato a piedi attraversando il cuore del centro storico della città e prevede un tempo di percorrenza che può variare a seconda delle soste da tre a cinque ore.
Praticabilità
I primi due musei del Pantheon e di Castel Sant’Angelo sono collocati nel centro di Roma, come pure il Colosseo, pertanto la prima metà della giornata può essere destinata ai tre siti per concludersi nel pomeriggio con la Galleria Borghese raggiungibile comodamente con la Metro Linea A dalla fermata Spagna (dir. Anagnina) fino alla fermata Barberini.
Descrizione itinerario
Il Grand Tour era un lungo viaggio nell’Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia a partire dal XVIII secolo, che aveva come obbiettivo quello di perfezionare il loro sapere.
Goethe giunse a Roma per la prima volta nel 1786 e vi si trattenne fino al febbraio del 1787, proseguendo poi per Napoli e per la Sicilia e ritornando nell’Urbe nell’inverno successivo. Nel 1786 il Maestro tedesco visitava il Pantheon di cui scriveva: «Qui la grandiosità della Rotonda, sia all’esterno che all’interno, ha suscitato in me un gioioso senso di reverenza.» La Mole Adriana fu raggiunta certamente attraversando i vicoli della Spina di Borgo, nelle parole di Goethe il Castel Sant’Angelo si mostra luminoso e festaiolo nel giorno della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo: «Finalmente è giunta anche la grande festa dei santi Pietro e Paolo; ieri abbiamo visto l’illuminazione della cupola e i fuochi d’artificio dal Castello. La luminaria è uno spettacolo simile ad una prodigiosa favola, da non credere ai propri occhi».
Nei pressi della Roma antica, fra Campo Vaccino e Monte Caprino, dunque fra Foro Romano e Campidoglio, Goethe scopre il Colosseo: «Verso sera ci recammo al Colosseo; era già quasi buio. Quando si contempla una cosa simile, tutto il resto appare un’inezia».
Nelle Passeggiate Romane di Stendhal, riconosciamo lo stesso incanto per lo splendore suscitato dalla città, che lo scrittore iniziò a percorrere nel 1817.
La prima visione sarà quella del Colosseo, «le più belle vestigia del popolo romano». Stendhal, che amava essere solo all’interno di questo teatro per lasciarsi meglio penetrare dalla magia del luogo, ci confida: «se ne avessi il potere, sarei tiranno, farei fermare il Colosseo durante i miei soggiorni a Roma». Infaticabile, Stendhal ci porta quindi di fronte al sublime Pantheon «il più bel resto dell’antichità romana» del quale racconterà l’appassionante epopea costruttiva.
Lo scrittore inserì tra le sue visite anche Galleria Borghese, dove ammirò i dipinti del Domenichino, del Tiziano e di Raffaello.
Musei coinvolti
Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres / Mausoleo di Adriano Castel Sant’Angelo / Colosseo / Galleria Borghese
Geo localizzazione
Pantheon, Piazza della Rotonda, n.c.
Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, n. 50
Colosseo, Piazza del Colosseo, n.c.
Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese, 5
Eventuale biglietti integrato
No