Laboratorio GIOCARE CON LA CARTA

L’Associazione di Volontariato Museum – ODV,  in collaborazione con il Museo Hendrik Christian Andersen, organizza un laboratorio artistico sabato 9 marzo dalle 10.00 alle 12.30. Il laboratorio “Giocare con la carta”, è ideato e condotto dall’artista  Anna Maria Scocozza. Il riciclo della carta recuperata dai fumetti riciclati permette di imparare nuove tecniche con semplici piegature, tagli, torsioni, stratificazioni, ecc. e di elaborare nuove creazioni, leggere e originali nella forma di raffinatissimi eco-monili di carta o oggetti di design.  I fumetti possono essere sostituiti con pagine di libri o altre tipologie di carta, a seconda dell’effetto che si desidera ottenere, dal design contemporaneo ed eco sostenibile. Un workshop che ci insegna a guardare gli scarti in un’ottica di “Rinascita Creativa” adatto a tutti. Ognuno dei partecipanti deve portare: un  libro riciclato di 100 pagine o di fumetti, colla vinilica, forbici, matite, gomme. Il laboratorio è rivolto ad un massimo di 6 persone con disabilità visiva. Le prenotazioni si potranno effettuare inviando una mail assmuseum@gmail.com o chiamando il numero 3333963226. Appuntamento al Museo ore 9.45.

Concerto Omaggio al Maestro Sergio Perticaroli

Il 25 febbraio alle ore 17.30 presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali si terrà  una serata in memoria dell’insigne pianista e didatta Sergio Perticaroli, sulle note di una delle sue più famose allieve. In programma due celebri opere di Schubert suonate da RYOKO TAJIKA DREI. In collaborazione con A.Gi.Mus nell’ambito del progetto “Concerti sotto i Portici”. Per informazioni: 06/7014796 o per mail dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it Il concerto è incluso nel biglietto d’ingresso al Museo.

Castello racconta Castello. Visite guidate gratuite a cura del personale del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Nell’ambito delle attività di valorizzazione di arte e storia nei luoghi della cultura della Direzione Musei Statali della città di Roma, il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo presenta un progetto di visite guidate all’interno del monumento, a cura dello staff. Le visite, gratuite e in lingua italiana, si svolgeranno nel mese di marzo nei seguenti giorni: martedì 5 e mercoledì 6 martedì 12 e mercoledì 13 martedì 19 e mercoledì 20 martedì 26 e mercoledì 27 Per ogni giorno sono previste 2 visite: ore 10.30, ore 15.30 Durata: 1 ora e mezzo circa Per ciascuna visita: max 10 persone Prenotazione obbligatoria entro le 48 ore precedenti all’indirizzo mail: dms-rm.visitecastello@cultura.gov.it Visita gratuita previo pagamento del biglietto d’ingresso, secondo i canali ordinari previsti.

Mostra fotografica AbitarTe. Le case museo romane

AbitarTe rappresenta uno sviluppo del progetto avviato con la precedente mostra Archiscultura che poneva uno sguardo d’accento sulla Casa Museo di H.C. Andersen. La mostra che si inaugura il 24 febbraio, a cura del Collettivo fotografico il LABirinto, approfondisce in questa seconda parte una selezione di Case Museo romane proponendo circa 15 nuovi scatti fotografici. Il Museo Hendrik Christian Andersen, la casa atelier dell’artista norvegese naturalizzato americano, che visse a Roma dal 1898 fino alla morte nel 1940, è un museo unico e speciale per il repertorio conservato, fatto di imponenti sculture e progetti urbanistici legati al grande sogno utopico di una città ideale da edificare vicino alla capitale: una città innovativa e sostenibile. La Casa Museo di Mario Praz è un pezzo unico con la sua caleidoscopica collezione di dipinti, sculture, grafica, mobili e oggetti rari: sorta di mirabilia che rende questo luogo davvero insolito e speciale, raccontando, attraverso la collezione, la storia di un’epoca e quella del suo padrone di casa. La casa museo di Giorgio e Isa de Chirico è l’appartamento abitato dal Maestro negli ultimi 30 anni di vita. Nei grandi saloni si apprezzano la ricchezza di luce e i colori sgargianti delle sue opere neometafisiche e di paesaggi, di ritratti e favole epiche, così come le piccole e grandi sculture dalle brillanti patine d’argento e d’oro. Al piano superiore si trova l’atelier del Maestro con tutti gli strumenti e gli accessori che egli stesso utilizzava. Ampie terrazze, dislocate su vari livelli, chiudono il seicentesco Palazzetto dei Borgognoni, al centro di Roma, cioè, secondo de Chirico, “al centro del centro del mondo”. Museo Casa Scelsi, laboratorio e luogo di lavoro di Giacinto Scelsi che ci ha lasciato con la sua musica, le sue poesie, i suoi scritti, anche il “luogo” dove per lunghi anni ha vissuto e creato. Keats-Shelley House che si trova accanto alla Scalinata di Piazza di Spagna è stata l’ultima dimora di John Keats, che vi morì nel 1821 a soli venticinque anni. Gli scatti eseguiti dal collettivo di fotografi scaturiscono dalle suggestioni suscitate dalle case museo romane, spesso ispirate e talora riferibili alle foto d’archivio conservate nelle stesse case museo, il che ha consentito, sulla base del progetto delineato, di ripercorrere quegli itinerari cittadini che gli artisti,  cui sono intitolate le case museo menzionate, più di un secolo fa avevano a loro volta  percorso, facendo così rivivere nello sguardo presente quello passato, in un’emozionante gioco di riflessi. La mostra si sviluppa, dal punto di vista storico artistico ed estetico, intorno al tema delle case museo attraverso il confronto fra i diversi luoghi della capitale, ricca di storia e di memoria. Le fotografie documentano e ampliano l’orizzonte mettendo in evidenza consonanze e differenze. L’obiettivo è quello di far conoscere aspetti meno evidenti e meno usuali e di farlo attraverso le rivisitazioni e lo sguardo contemporaneo, in una sintesi di architettura e natura. Rivelatore di un mondo, di un’atmosfera, di una sensazione: alla maniera della madeleine di Proust lo scatto è generatore di emozioni e impressioni oltre che di ricordi: rivisitazione di un’epoca e di un contesto che lega passato e presente e permette di scoprire analogie inedite, ispirate o stimolate dalle foto storiche. Le foto saranno accompagnate da testi esplicativi e da una selezione di riproduzioni di foto storiche tratte dagli archivi di alcune delle case museo. La mostra inaugura sabato 24 febbraio alle ore 15.00 con ingresso libero fino a esaurimento posti. Comunicato stampa

Seminario 100 anni di Villa Hélene. Le chiavi della Città Mondiale sono ancora qui

Sabato 24 febbraio alle ore 16.30 si terrà, al Museo Hendrik Christian Andersen a Roma, il seminario di Stefano Panunzi che celebra il centenario della Casa Museo proseguendo le manifestazioni iniziate lo scorso ottobre con la mostra “Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura”. L’intento del seminario è di rievocare i cento anni dalla edificazione del villino, un tempo atelier-abitazione dello scultore Hendrik C. Andersen e soprattutto ripercorrere la storia che ha portato l’artista a concepire la Città Mondiale della Pace. Il Museo dedicherà alcune delle prossime mostre ed eventi alla celebrazione di questa ricorrenza. La storia di questo progetto ha come protagonisti un’ereditiera bostoniana, Olivia Cushing, uno scultore/architetto, Hendrik Christian Andersen, norvegese di nascita e americano di adozione ed un archeologo, architetto/urbanista francese, Ernest Hébrard. Tra il 1904 e il 1913 i tre, muovendosi tra Roma e Parigi, coordinarono un team internazionale di ingegneri, architetti, disegnatori, giuristi, economisti, filosofi, artisti, per proporre il progetto esecutivo di una Città molto speciale. La Città Mondiale della Pace sarebbe dovuta essere finanziata da tutte le nazioni del mondo, regolata da una costituzione internazionale per educare al rispetto reciproco uomini e donne provenienti da tutto il mondo. I suoi futuri abitanti – un milione di persone – sarebbero entrati in contatto con le eccellenze della scienza, dell’arte e dello sport. Una Città, dunque, nata per orientare il progresso dell’umanità alla convivenza pacifica fra tutti i popoli della terra. La città avrebbe ospitato due costruzioni monumentali: la Torre del Progresso, alta 330 metri e simile alla Tour Eiffel, avrebbe trasmesso con il nuovissimo radiotelegrafo notizie in tutte le lingue del mondo. Due statue colossali che si tenevano per mano, grandi il triplo della Statua della Libertà di New York, avrebbero accolto i naviganti all’ingresso del porto. I trasporti erano affidati a canali navigabili, a ferrovie sotterranee ed ai primi aerei che gli ingegneri del tempo stavano costruendo. Il 4 giugno 1913 il progetto fu presentato al Re Vittorio Emanuele III che ne fu entusiasta. Da quel momento la Città sfiorò per ben tre volte la sua realizzazione, allora prevista nel territorio della bonifica di Maccarese. La storia appena narrata sembra incredibile, apparentemente fuori dal tempo e dallo spazio, ma essa abita ancora in forma fantasmatica nell’unico edificio di quella Città mai costruito, Villa Hélene. È in questa villa che trovò sede la World Conscience Society, fondata da H. C. Andersen per raccogliere adesioni e fondi dalle nazioni di tutto il mondo e da associazioni internazionali di ogni genere per costruire nella capitale il prototipo della Città mondiale (anche nota come Centro Mondiale della Comunicazione) da replicare poi nel mondo. Una storia iniziata a Roma e per Roma a fine ‘800, ma durata fino al 1940, quando Hendrik Andersen lasciò questa eredità al Regno d’Italia auspicando la prosecuzione dell’ambizioso progetto che non sarà mai realizzato. Di esso rimangono però circa 200 sculture di varie dimensioni, innumerevoli disegni architettonici, fotografie e plastici, un archivio di corrispondenze con le élites mondiali della politica e della finanza e molto altro. Stefano Panunzi – (PhD) Architetto e professore di ruolo in composizione architettonica, attivo a La Sapienza Università di Roma, e oggi all’Università del Molise dove è cofondatore della Facoltà di Ingegneria e del Dipartimento di BioScienze e Territorio. Si occupa da 40 anni di rigenerazione dell’immaginario urbano collettivo attraverso esplorazioni e narrazioni della città, realtà aumentata e ingegnerizzazione inversa. Ingresso libero fino a esaurimento posti per assistere al seminario. Comunicato stampa

M’illumino di meno 2024 nei musei della Direzione

Anche quest’anno la Direzione Musei statali della città di Roma partecipa a M’illumino di Meno, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili promossa da Rai Radio2 e il programma Caterpillar al fine di diffondere la cultura del risparmio energetico e del risparmio di risorse mediante la riduzione degli sprechi, la messa in atto di azioni di condivisione e l’adozione di stili di vita sostenibili. La sera di venerdì 16 febbraio, tra le 19.30 e le 20.00, è previsto lo spegnimento delle luci nei seguenti musei: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Museo Boncompagni Ludovisi Museo Hendrik Christian Andersen Museo Nazionale degli Strumenti Musicali Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/comunicato/25925

Aperture 2024 del Santuario di Portonaccio. Calendario aggiornato con nuove date

Nel Parco archeologico di Veio, l’area del santuario di Portonaccio sarà aperta al pubblico anche nel corso del 2024. La Direzione Musei statali della città di Roma e l’Ente Regionale Parco di Veio, grazie alla convenzione vigente e ai consolidati rapporti di collaborazione reciproca, comunicano l’apertura del sito in occasione delle seguenti giornate: FEBBRAIO 2024 Domenica 25 febbraio (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) MARZO 2024 Domenica 10 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) Mercoledì 13 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 13.00) solo su prenotazione inviando una email a booking@csli-roma.eu Domenica 17 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 13.00)* Mercoledì 20 marzo (dalle ore 9.30 alle ore 12.30)* Domenica 24 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) APRILE 2024 Mercoledì 3 aprile (dalle ore 10.00 alle ore 13.00) solo su prenotazione inviando una email a booking@csli-roma.eu Giovedì 4 aprile (dalle ore 9.30 alle ore 12.30)* Giovedì 11 aprile (dalle ore 9.30 alle ore 12.30)* Domenica 14 aprile (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) Domenica 21 aprile (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) MAGGIO 2024 Mercoledì 8 maggio, (dalle ore 10.00 alle ore 13.00) solo su prenotazione inviando una email a booking@csli-roma.eu Domenica 12 maggio (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) Mercoledì 29 maggio (dalle ore 10.00 alle ore 13.00) solo su prenotazione inviando una email a booking@csli-roma.eu Domenica 26 maggio (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) GIUGNO 2024 Domenica 9 giugno (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) Domenica 23 giugno (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) LUGLIO 2024 Domenica 7 luglio (dalle ore 10.00 alle ore 16.00) (Annullata) * Nuove date di apertura previste in aggiunta al calendario iniziale. Scarica il calendario aperture aggiornato In queste giornate, grazie anche al protocollo d’intesa stipulato dal Parco di Veio con il Corpo di San Lazzaro – Gruppo Roma e Viterbo, il santuario etrusco di Portonaccio sarà accessibile liberamente e gratuitamente secondo gli orari indicati nel calendario. Per le aperture feriali del mercoledì è indispensabile la prenotazione (inviando una email a booking@csli-roma.eu). Per ulteriori informazioni: https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/parco-archeologico-di-veio/; tel. 06/6819100 – Uffici della Direzione) Si invita inoltre a scaricare l’app museitaliani e a controllare il sito dell’Ente Regionale Parco di Veio (www.parcodiveio.it; tel. 06/9042774)

Mostra ANNAMARIA RUSSO ARUSS Attraverso…il tempo / sezione Museo Hendrik Christian Andersen

La Direzione Musei Statali della città di Roma omaggia i sessant’anni di carriera di Annamaria Russo ARUSS, artista versatile e dall’intesa carica cromatica, con una mostra antologica presso la sede del museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e del museo Boncompagni Ludovisi, diretto da Matilde Amaturo. La mostra: un percorso espositivo in due spazi museali La seconda sezione della mostra sarà inaugurata martedì 20 febbraio al Museo Hendrik Christian Andersen. Nei tre piani della “palazzina con annesso studio di scultura” fatta costruire negli anni Venti dallo scultore norvegese-americano Hendrik Andersen, le curatrici Maria Giuseppina Di Monte e Valentina Filamingo ricompongono l’appassionata avventura artistica di Annamaria Russo: dai ritratti e nature morte dei primi anni Settanta – opere in cui soggetti della tradizione figurativa sono trattati con tecniche miste: olio, sabbia e colle – ai suggestivi collages realizzati con carte da parati recuperate da case anni Sessanta, alle avveniristiche strutture in plexiglass, uno dei materiali d’elezione dell’artista, che le permettono di realizzare dei microcosmi in dialogo con il progetto utopico di Hendrik Christian Andersen. La prima sezione della mostra è già in corso e sarà visibile sino al 3 marzo presso il Museo Boncompagni Ludovisi, villino in stile barocchetto romano dei primi Novecento che un tempo fu la dimora romana di un ramo della famiglia di cui porta il nome. Il Museo che conserva una significativa rappresentazione della storia della ceramica da Duilio Cambellotti ai nostri giorni, costituisce il luogo ideale per un appassionato dialogo con le produzioni più note ed emozionanti di Annamaria Russo: i grandi e coloratissimi piatti in ceramica dipinta che l’artista ha realizzato ispirata dal ricordo infantile dei banchetti che, nella casa dei nonni, chiudevano i riti contadini della vendemmia e della mietitura. L’artista: il lungo viaggio di Annamaria Russo attraverso il tempo e la materia Claudio Strinati, Anna Mattirolo, Sandra Pinto, Anna Imponente, Claudia Terenzi, Marcella Cossu, Selene Sconci, Rossella Siligato, Antonella Fusco, Alberta Campitelli, Mariastella Margozzi e Rossana Bossaglia sono solo alcuni dei tanti e importanti critici e storici dell’arte che hanno commentato la ricerca artistica di Annamaria Russo nel corso della sua lunga carriera. Nel flusso delle opinioni critiche, unanime è la tendenza a considerare l’artista protagonista di un appassionato viaggio di esplorazione attraverso la materia e il tempo, quello della sua personale vicenda esistenziale e, soprattutto, quello della millenaria tradizione dell’arte. Le sue opere dalla grafia modernissima, realizzate manipolando i materiali più disparati, si pongono in relazione di continuità con una tradizione mai pedissequamente citata ma piuttosto inseguita e interiorizzata come elemento propulsore di una sua personale ricerca. Dagli anni Sessanta del Novecento agli anni Venti del Duemila la sperimentata manualità di ARUSS ha prodotto il sorprendente campionario delle opere in esposizione: grandi piatti di ceramica policroma dalle caleidoscopiche combinazioni cromatiche, mosaici costruiti con tessere di pregiati cartoni pressati, collages realizzati con carte da parati strappate dalle pareti di vecchie case dismesse, lastre di plexiglass utilizzate per realizzare variopinte composizioni bidimensionali – la versione futurista degli antichi commessi marmorei – e avveniristiche sculture a tutto tondo. Nel costante contrappunto tra tecniche e materiali antichi e moderni, la ricerca di Annamaria Russo trova quella cifra di peculiare godibilità che è anche la cifra della mostra allestita nelle sale dei due musei gioiello che la ospiteranno. Note Biografiche Nel suo percorso di formazione presso le Accademie di Belle Arti di Napoli e Roma, Annamaria Russo è stata allieva di Giuseppe Capogrossi, Emilio Greco e Arnoldo Ciarrocchi. Dalla fine degli anni ’60 ha affiancato alla carriera artistica quella di docente di materie artistiche, svolta, quest’ultima, sino al 1997. Dal 2000 è impegnata nell’attività di supporto a istituzioni museali pubbliche ricoprendo un ruolo statutario nell’ambito dell’Associazione Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia A3M e, dal 2016, del direttivo degli Amici dell’Istituto Centrale per la Grafica. La sua lunga carriera artistica è stata contrassegnata da un intenso impegno espositivo in Italia e all’estero. Tra le numerose mostre dedicate alla sua produzione degli anni 2000, si ricordano: Annamaria Russo. Stabiae, Colore e disegno. Antico e moderno, Roma, Archivio di Stato, 2002; Annamaria Russo. Stabiae, Colore e disegno. Antico e moderno, Castellamare di Stabia, Palazzetto del mare, 2002; Frecce. Hommage à Pierre Restany, Milano, Studio Dars, 2004; Installazione nello Spazio Boccaingalleria, Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, Libreria Bocca, 2007; Riflessioni. Disegno e colore. Antico e Moderno nell’appartamento Cybo di Palazzo Venezia, Roma, Palazzo Venezia, 2009; Presenze, Bari, Archivio di Stato, 2011; La bellezza necessaria, Francavilla a Mare, Museo Michetti, 2013; Segno e Colore. Incisioni di Annamaria Russo Aruss, Istituto Centrale per la Grafica, Palazzo Poli, Roma, 2015. Dal 2005 è socia e artista della Permanente di Milano. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, tra queste, la Collezione Farnesina, raccolta di arte contemporanea del Ministero degli Esteri della Repubblica italiana, la collezione della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma e quella di Giuseppe Panza di Biumo. Comunicato stampa Ufficio stampa Scarlett Matassi +39 345 0825223 – info@scarlettmatassi.com Ufficio Promozione e Comunicazione Direzione Musei statali della città di Roma dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it SCHEDA INFORMATIVA Mostra Annamaria Russo ARUSS … Attraverso il tempo 9 febbraio – 3 marzo 2024 Museo Boncompagni Ludovisi 20 febbraio – 17 marzo 2024 Museo Hendrik Christian Andersen Informazioni Museo Boncompagni Ludovisi Via Boncompagni, 18 – 00187 Roma                   Aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30) Lunedì chiuso Biglietto: € 6,00 (intero); € 2,00 (ridotto cittadini dell’Unione Europea  18-25 anni); gratuità di legge (under 18, prima domenica del mese e altre gratuità di legge ai sensi del DM 507/1997 https://cultura.gov.it/agevolazioni) Biglietto acquistabile al Museo presso il totem digitale (abilitato POS) o su https://portale.museiitaliani.it/b2c/#it/buyTicketless/255963d7-e47e-44ed-a990-f18d5a9d1911 Tel: +39 06 42824074 Mail: dms-rm.museoboncompagni@cultura.gov.it Sito web: https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-boncompagni-ludovisi/ FB: www.facebook.com/MuseoBoncompagniLudovisi IG: www.instagram.com/museoboncompagniludovisi/ Informazioni Museo Hendrik Christian Andersen               Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 – 00196 Roma Aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 9.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.45) Lunedì chiuso Biglietto: € 6,00 (intero); € 2,00 (ridotto cittadini dell’Unione Europea  18-25 anni); gratuità di legge (under 18, prima domenica del mese e altre

Finissage della mostra Carolina Lombardi. RICAMANDO IL CAOS

Venerdì 16 febbraio 2024 dalle ore 17.00 alle ore 19.00, in occasione del finissage della mostra Carolina Lombardi. Ricamando il caos, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen in linea con l’approccio transdisciplinare di Edgar Morin sulla necessità di una conoscenza che riunifichi la frammentazione dei saperi, si terrà un dibattito sul tema delle reti e dell’interconnessione, molto presente nel lavoro di Carolina Lombardi, mettendo in relazione la visione olistica dei fenomeni, la complessità del mondo in cui viviamo con le installazioni luminose dell’artista. “C’è complessità quando […] c’è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra le parti e il tutto e fra il tutto e le parti. Gli sviluppi caratteristici del nostro secolo e della nostra era planetaria ci mettono di fronte, sempre più spesso e sempre più ineluttabilmente, alle sfide della complessità. […] La cultura, ormai, non solo è frammentata in parti staccate, ma anche spezzata in due blocchi. La grande disgiunzione tra la cultura umanistica e quella scientifica provoca gravi conseguenze per l’una e per l’altra.” (Edgar Morin – “La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero”). Sono stati invitati studiosi e ricercatori appartenenti ad ambiti disciplinari differenti che affronteranno da punti di vista complementari la tematica delle reti in quanto struttura dinamica del mondo, analizzando le sfide e le opportunità insite nelle molteplici istanze dettate dalla contemporaneità. Saranno affrontati temi legati ai problemi ambientali del nostro tempo, alla necessità di rivalutare l’interdipendenza tra uomo e natura, tra natura e cultura in senso ecologico e sistemico. Franco Vazza, astrofisico e docente all’Università di Bologna, ci illustrerà il lavoro di ricerca condotto insieme al neurochirurgo dell’università di Verona, Alberto Feletti, mettendo in relazione la rete cosmica delle galassie con la rete di neuroni nella corteccia cerebrale, trovando caratteristiche sorprendentemente simili. Carolina Lombardi ci racconterà della coltura del Physarum Polycephalum, organismo unicellulare dalla spiccata intelligenza che nel suo progredire verso il cibo attraverso il “flusso di spola” genera reticolati analoghi a quelli riscontrati nel web cosmico, descrivendo le varie fasi dell’esperimento che ha portato poi alla realizzazione del video in timelapse presente in mostra. Valerio Eletti, fisico e presidente del “Complexity Education Project”, ci parlerà di sistemi complessi adattativi in relazione alle nuove tecnologie, Emanuele Bevilacqua, analista dei media, affronterà il tema dal punto di vista della comunicazione attraverso i nuovi media, Antonella Sbrilli, docente di storia dell’Arte Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, analizzerà i temi trattati nella specificità del linguaggio artistico di Carolina Lombardi. Introduce: Maria Giuseppina Di Monte, direttrice del Museo Hendrik Christian Andersen. “La più bella e favolosa conquista delle scienze è stata quella che ci ha rivelato che siamo non solo figli del pianeta Terra, ma figli del cosmo, che portiamo in noi tutta la storia dell’universo della vita dal/i primo/i essere/i cellulare/i.” “Si vorrebbe trovare assolutamente un senso alla vita, ma, se c’è un senso, non è nel senso in cui noi intendiamo la parola “senso”. È annidato in seno all’insensato” (Edgar Morin). Il percorso dell’esposizione dalla data di apertura della mostra il 22 novembre 2023, si è snodato nelle sale dei due piani del Museo attraverso una ventina di opere di luce in Plexiglass retroilluminate a led nelle quali il filo luminoso che compone le immagini crea trame e merletti intessuti di luce, costituito da un testo scritto da cui filtra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordano strutture naturali, barriere coralline, reti neurali, reticoli sarcoplasmatici nonché la grande ragnatela cosmica. Oltre alle opere di luce, di cui alcune di grandi dimensioni, è stata presentata al pubblico la video installazione “Physarum Polycephalum” che riprende la crescita e l’espansione di un particolare organismo unicellulare, il Physarum Polycephalum. NOTE BIOGRAFICHE Valerio Eletti, dopo una laurea in Fisica, si è occupato di arte, editoria multimediale, e-learning e – da una ventina d’anni – studia le reti e i sistemi complessi; ha coordinato la collana “Quaderni della Complessità” (Guaraldi editore) e partecipa all’organizzazione del Festival della Complessità dalla prima edizione del 2010. Attualmente, segue gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito delle scienze delle reti. Antonella Sbrilli è docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza Università di Roma, redattrice di riviste e siti culturali, curatrice di mostre e di progetti multimediali. Le sue ricerche sono rivolte alle relazioni fra arte, scrittura, gioco e tempo, con la messa a punto di formati interattivi, raccolte di dati per la storia dell’arte e la letteratura, immagini esplorabili, giochi per canali digitali, mappe di connessioni nella cultura. Franco Vazza è un astrofisico teorico che produce grandi simulazioni numeriche per comprendere come è evoluto l’Universo. È professore Associato presso l’Università di Bologna ed in precedenza ha lavorato presso l’Università di Amburgo. Nel 2014 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, G. Napolitano, il premio dell’Accademia dei Lincei come miglior giovane astronomo Italiano. Nel 2017 ha vinto un finanziamento da 1.5 milioni di euro da parte dello European Research Council per creare un gruppo di ricerca focalizzato a comprendere l’origine del magnetismo cosmico. Emanuele Bevilacqua Direttore editoriale di Fortune Italia e di altre testate periodiche. Dal 2005 insegna Media Management & Economics presso l’Università della Svizzera Italiana, dal 2019 anche a Roma, presso la Luiss School of Journalism. È stato A.D. di Internazionale spa, Presidente del Teatro di Roma- Teatro Nazionale (2017-21). Il suo ultimo libro, Attenzione e potere, è uscito nel 2024 presso la Luiss University Press. Carolina Lombardi, artista e poetessa. Nel suo lavoro sperimenta diversi media, dal tessile al video, dalla luce all’installazione site specific. Indaga in senso transdisciplinare le correlazioni tra parola e immagine, ordine e caos. Per diversi anni si è dedicata a iniziative di carattere sociale e di sensibilizzazione ambientale. La sua attività si estende in ambito letterario. Ha pubblicato sillogi poetiche tra cui: “Elegia del vuoto” (2018), “Danza di luci e ombre” (2021) e Quaderno di poesie (2023). Carolina Lombardi | Sito web: https://www.carolina-lombardi.it | carolina.lombardi@libero.it In collaborazione con la Galleria Emmeotto Arte di Roma e con il Festival della Complessità Comunicato stampa

Nel dettaglio: conversazioni sulle opere – Galleria Spada

Nei mesi di febbraio, marzo e aprile, la Galleria Spada propone alcuni segmenti didattici dedicati alla collezione dei cardinali, a partire da una singola opera cui verrà dedicato uno sguardo particolare. A cura del Personale del museo, con conclusione nel Giardino Segreto e dimostrazione pratica della Prospettiva borrominiana. 28 febbraio, h.11.00 Nel dettaglio: Il Ritratto di Urbano Rocci di Ferdinand Voet 6 marzo, h.16.30 Nel dettaglio: La rivolta di Masaniello di Michelangelo Cerquozzi 13 marzo, h.11.00 Nel dettaglio: Le Allegorie delle Arti di Sebastiano Conca 20 marzo, h.11.00 Nel dettaglio: la Statua di Filosofo seduto, arte romana imperiale 27 marzo, h.16.30 Nel dettaglio: La Sacra Famiglia con San Giovannino di Valentin De Boulogne 3 aprile, h.11.00 Nel dettaglio: Gli astronomi di Niccolò Tornioli 10 aprile h.16.30 Nel dettaglio: il Ritratto di giovane di Annibale Carracci 17 aprile, h.16.30 Nel dettaglio: San Cristoforo e San Luca di Amico Aspertini