Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura

AVVISO AL PUBBLICO: La mostra è prorogata fino al 16 febbraio 2024 Il 28 ottobre alle ore 16.30 si aprirà al pubblico la mostra “Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura”, al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna. L’esposizione, curata da Emilia Ludovici, resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2024. Quattro le sezioni che illustrano temi e momenti salienti nello sviluppo dell’artista, grazie ad un dialogo fra passato e presente che attinge dal considerevole repertorio fotografico, conservato nell’archivio. Da qui provengono le fotografie che Hendrik Andersen ha gelosamente conservato, spesso affidando gli scatti a fotografi professionisti, per immortalare le sue opere una volta terminate o mentre era a lavoro nell’atelier o nelle pause dalle fatiche del laborioso montaggio. Molte sono le fotografie di sculture esposte nella gipsoteca e nella galleria, altre sono foto di opere in deposito, esposte nel salone centrale per l’occasione e messe a confronto con quelle scattate durante laboratori e contest fotografici promossi dal museo. L’esito ha dato vita a “Il LABirinto” a cui ha partecipato anche lo staff del Museo. Punto di partenza e di arrivo dell’itinerario della mostra è un lavoro site-specific di Luigi Russo che ha realizzato un’insolita mini installazione dall’evocativo titolo “Dia-edro. La storia della vita” richiamando il valore del medium fotografico che diventa in questo caso un oggetto di design. Il tema prescelto dalla mostra è quello della scultura monumentale e di come questa viene percepita all’interno di uno spazio architettonico unico, quale può essere quello di una casa museo. Il percorso si articola in quattro sezioni cercando sempre una connessione fra passato e presente, ricerca, studio e valorizzazione del complesso patrimonio del Museo. Al termine del percorso espositivo il pubblico potrà fotografarsi accanto alla gigantografia di Hendrik Andersen in un selfie. Fa da pendant al percorso museale una sosta nel deposito. In questo spazio, che non sarà sempre accessibile, bensì visitabile secondo un calendario di visite programmate comunicate mensilmente tramite i canali ufficiali e social del Museo, sarà possibile apprezzare il grande modello della “Fontana dell’Immortalità”, un progetto di carattere architettonico e scultoreo insieme in cui Hendrik Andersen ha riprodotto in scala assai ridotta il progetto della fontana. Calendario visite: venerdì 1 dicembre 2023 ore 16.00 mercoledì 17 gennaio 2024 ore 12.00 mercoledì 14 febbraio 2024 ore 11.00 Le visite guidate al deposito della durata di un’ora circa saranno condotte dallo staff del Museo e dai restauratori della Direzione Musei statali della città di Roma. (gruppi max. 15 persone fino a esaurimento posti – non è richiesta la prenotazione) Il modello è stato appena restaurato, dopo un paziente e delicato intervento, curato dalla dottoressa Silvana Costa, coordinatrice del Laboratorio di restauro dei Musei Statali della città di Roma in collaborazione con Antonella Malintoppi e Louis Dante Pierelli. Il restauro ha riportato alla luce le tenui nuances nei toni del verde chiaro e giallo ocra e le piccole e fragili sculture che lo ornano. La mostra intende illuminare, attraverso gli scatti fotografici, le peculiarità del progetto dell’artista e al contempo svelarne i segreti, gli aspetti più intimi e riposti che la fotografia, per sua natura indagatrice e rivelatrice, riesce a far emergere. La casa museo prende vita, il passato rivive nel presente in un viaggio d’esplorazione e di conoscenza che mette in evidenza aspetti inediti e inaspettati. Preview stampa 25 ottobre ore 17.30 Opening 28 ottobre ore 16.30 Durata fino al 16 febbraio 2024 Comunicato stampa
Creatività femminile senza frontiere

Il 17 ottobre alle ore 15.00, al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione dei Musei Statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna, si terrà il seminario “Creatività femminile senza frontiere”. L’iniziativa s’inscrive in un dibattito più ampio dedicato all’arte femminile che il Museo ha già affrontato attraverso altre manifestazioni collegate al progetto “Vite sospese” in Convenzione con l’Università di Roma Tre, tuttora in corso. Attraverso le esperienze e testimonianze delle artiste invitate, il seminario intende focalizzare l’attenzione sulle pratiche, sui traguardi e le prospettive future delle donne nel mondo dell’arte. Una delle domande alle quali si cercherà di dare risposta è appunto quella relativa alla stessa definizione ovvero: esiste un’arte femminile? E se sì in cosa si differenzia dall’arte maschile? Qual è lo specifico femminile? Cosa significa esplorare l’identità, le emozioni e le esperienze delle donne? Che rapporto c’è fra il lavoro d’artista e il ruolo delle donne nella società, nella cultura e nella famiglia? Attraverso gli interventi delle protagoniste che racconteranno la loro esperienza artistica e umana si cercherà di rispondere ai quesiti posti. Seguendo la propria vocazione e missione il Museo Hendrik Andersen ha sempre dato spazio ad attività culturali a tutto campo, rivolte al sociale e all’attualità, affrontando temi cruciali della contemporaneità come quello legato al rapporto alla dimensione di genere, al rapporto, spesso difficile, delle donne coi propri partner in un tempo, come quello in cui viviamo, travagliato e pieno di incertezze. Incertezze dovute alle guerre, ai conflitti religiosi e sociali che in molti paesi hanno determinato scontri e contrapposizioni all’interno della società; proprio in questi luoghi il ruolo della donna può diventare ancor più significativo e funzionare come un calmiere delle tensioni sociali in atto. Le donne artiste hanno una responsabilità ancora maggiore perché attraverso l’arte e la cultura si veicolano idee e valori che possono contribuire a sostenere le giuste cause, l’uguaglianza e dignità delle persone, la democrazia e la libertà. Per questa ragione l’incontro promosso dal Museo vuole discutere e far discutere sul ruolo delle donne artiste in difesa della libertà di espressione, in favore della creatività femminile e dell’autodeterminazione. Pensato in un momento storico altrettanto cruciale e drammatico, ovvero quello fra le due Guerre Mondiali, l’ambizioso e ahimè fallito progetto urbanistico di Hendrik Andersen, era teso alla diffusione dei valori di pace, uguaglianza, parità e democrazia, pertanto il museo è il luogo privilegiato per sensibilizzare e creare opportunità di scambi fra le artiste di tutto il mondo. Ne discutono le artiste: Claudia Peill, Gelu, Gulistan, Julie Polidoro, Karmen Corak, Kelly Zhang, Laura Barbarini, Monica Ferrando, Yu Lan, Carolina Lombardi. Seminario a cura di Franco Wang. Coordina Maria Giuseppina Di Monte con Maddalena Paolillo. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Comunicato stampa
Le direttrici d’orchestra nel mondo

Venerdì 20 ottobre alle ore 17.00 il Museo Hendrik C. Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma diretta da Massimo Osanna ospiterà la presentazione del volume a cura di Milena Gammaitoni, Elke Mascha Blankenburg, Le direttrici d’orchestra nel mondo. Una galleria di ritratti da Marin Alsop a Xian Zhang (Zecchini Editore, 2023). Il progetto s’inserisce nell’ambito della Convenzione che la Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Hendrik C. Andersen hanno sottoscritto per dar vita insieme a una serie di iniziative sulle donne migranti: artiste figurative, musiciste o letterate che qui possono trovare un luogo libero di espressione. Il Museo Andersen prosegue il percorso di valorizzazione al “femminile”, caratteristico del suo impegno nell’ambito del sociale, a favore delle minoranze, delle disabilità e della salvaguardia ambientale. Chi era Elke Mascha Blankenburg? La stessa domanda si pone di fronte ai nomi di centinaia di compositrici sconosciute nella storia. Elke Mascha Blankenburg fu una direttrice d’orchestra come poche al mondo, perché unì allo studio della musica anche la scoperta e la ricerca incessante delle donne che la composero, confrontandosi e combattendo contro ogni stereotipo e pregiudizio. Passava notti insonni a leggere e trascrivere i manoscritti di alcune grandi compositrici, da lei stessa scoperte. Elke Mascha Blankenburg fondò nel 1978 il circolo culturale, poi diventato la Fondazione Frau und Musik (Donne in Musica); una biblioteca internazionale di musiche di compositrici e diverse orchestre dedicate all’esecuzione delle loro musiche. E’ stata in tourneè per 30 anni eseguendo repertori di musica sacra, sinfonica e lirica, con una discografia che parte da J.S.Bach fino a K. Follet, con le compositrici, alcune di queste da lei stessa trovate dopo lunghe ricerche, trascritte e pubblicate con diversi ensemble musicali: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Ansink, Cornelia Zimanowski, Grazyna Bacewicz. Il volume edito da Zecchini Editori (2023) ripercorre presenze dimenticate, che segnano passaggi importanti della nostra cultura. Celebrità, pluripremiate, altre del tutto sconosciute, ma famose durante la propria vita, fino ad arrivare alle nuove generazioni. La grande storia e le storie di vita delle musiciste si intrecciano, con la speranza che le compositrici e le direttrici d’orchestra entreranno presto e pienamente a far parte della manualistica e della storiografia ufficiale. Discuteranno del volume Flavia Gallo, drammaturga e direttrice del teatro di Ostia e Stefano Parisse, pianista e direttore d’orchestra. Seguirà la proiezione del video su Elke Mascha Blankenburg e un intermezzo musicale a cura del Liceo Musicale Farnesina così articolato: Ildegarda O virtus sapientiae Barbara Strozzi Che si può fare Francesca Caccini Chi desia di saper Ilse Weber Wiegala Soprano Costanza Ferri Tenore Lorenzo Giambenedetti Chitarre Arianna Frangella, Francesco Meo Concept musicologico e tutorato prof.ssa Cristina Nocchi Milena Gammaitoni. Prof.ssa Associata Sociologia Generale del Dipartimento di Scienze della Formazione, Università degli Studi Roma Tre. Flavia Gallo. Drammaturga, fondatrice di Humanitas Mundi Teatro, ensemble di ricerca, cultura e produzione teatrale. Studia e perfeziona la scrittura drammatica e la poetica della drammaturgia come osservatorio collettivo sull’azione umana; promuove la lettura ad alta voce di opere della letteratura drammatica italiana ed europea. Autrice selezionata al College Autori della Biennale Teatro di Venezia nel 2022, Direttrice Artistica del Teatro del Lido di Ostia dal 2023, si occupa di cooperazione tra artisti e artiste, riscrittura contemporanea del mito e della tragedia classica, educazione poetica pubblica. Stefano Parisse. Pianista e direttore d’orchestra, si è formato a Roma presso il Conservatorio Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera, l’Accademia Internazionale delle Arti, perfezionandosi in masterclasses di direzione d’orchestra, musica da camera e maestro sostituito. L’attività musicale lo vede impegnato in Italia e all’estero nella veste di direttore d’orchestra, direttore di coro, e pianista, con incisioni per la Rai, partecipazione al Festival Barocco di Viterbo, nella stagione della Filarmonica di San Pietroburgo, all’Università La Sapienza di Roma, al teatro Palladium, in studio di registrazione, ed in veste di divulgatore, in conferenze e interviste radiofoniche e televisive. Ingresso libero fino a esaurimento posti Scarica la presentazione del volume Scarica la locandina
Giornata di studi Dietro la scena. Le carte e i luoghi dell’archivio di Mario Praz

La giornata, che inaugura il ciclo “Storie d’archivio”, intende mettere in luce aspetti poco conosciuti della figura dello studioso, a partire dagli appunti e dalle carte conservate a Palazzo Primoli, per delineare le sue modalità di studio e la genesi delle sue opere, aprendo a nuove prospettive di ricerca. Studioso di vastissima cultura e di squisita curiositas, Mario Praz (Roma, 1896-1982) è stato una delle figure eminenti del Novecento europeo, per la ricchezza delle letture, la finezza della scrittura critica, l’inesauribile erudizione e memoria delle arti. Data la personalità poliedrica dello studioso, la giornata prevede l’intervento di anglisti, italianisti e storici dell’arte, nonché degli archivisti che si sono occupati delle carte in possesso della Fondazione Primoli (principalmente legate ai lavori scientifici dello studioso e alla sua biblioteca) e di coloro che ne hanno studiato l’archivio personale, conservato al Museo Praz. In collaborazione con la Direzione dei Musei statali della Città di Roma. Il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. Programma Ore 9.30 Apertura dei lavori. Presiede Letizia Norci Cagiano Giovanna Robustelli, archivista – Viaggio nel laboratorio d’autore Antonella Barina, giornalista e saggista – L’archivio del Museo Praz: il mare magnum di un collezionista seriale di ricordi Raffaele Manica, Università Tor Vergata – Come lavorava Praz? Pausa Benedetta Bini, Università della Tuscia – Londra anni ’50. Francesca Condò, direttrice Museo Praz – Sapientia sibi aedificat domum Ore 13 – Pausa pranzo Ore 14.30 Presiede Alberto Abruzzese Richard Ambrosini, Università Roma Tre – Il campione degli anglisti. Mario Praz negli archivi RAI Piero Boitani, Sapienza Università di Roma – “La scoperta del paesaggio” e la Valle del Pussino Pausa Graziella Pulce, saggista – Charles Lamb in Mario Praz: continuità di una presenza Patrizia Rosazza-Ferraris, direttrice emerita del Museo Praz e Paolo Castelli, storico dell’arte – Le sparse membra dell’archivio Praz Conclusioni e saluti del presidente della Fondazione Primoli, Roberto Antonelli, e del Direttore generale Musei, prof. Massimo Osanna Visite guidate al Museo Praz alle ore 18 e alle 18.30 per gruppi di 10 persone, fino ad esaurimento posti. Per prenotarsi scrivere a info@fondazioneprimoli.it Scarica la locandina FONDAZIONE PRIMOLI Via G. Zanardelli 1 – Roma www.fondazioneprimoli.it Info: 0668801136 | info@fondazioneprimoli.it
Ottobre 2023. Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno

Per tutto il mese di ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno, con una donazione a sostegno dei progetti per la salute femminile è possibile entrare gratuitamente nei seguenti musei della Direzione Musei statali della città di Roma: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Pantheon Galleria Spada Museo Nazionale degli Strumenti Musicali Per l’ingresso gratuito in questi musei è sufficiente presentare la ricevuta rilasciata da Komen Italia comprovante l’effettuata donazione. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività previste dal protocollo di intesa siglato fra il Ministero della Cultura e Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro che opera dal 2000 su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni: www.prevenzione.komen.it
DOMENICA 8 OTTOBRE LA GIORNATA NAZIONALE DELLE FAMIGLIE AL MUSEO (F@MU)

Domenica 8 ottobre 2023 torna l’appuntamento con la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo (F@Mu). Una giornata in cui tutta la famiglia si ritrova assieme al museo per godere dell’arte di altri tempi, per scoprire il territorio in cui vive e le sue tradizioni, per imparare divertendosi, per crescere confrontandosi con gli altri.APRITI MUSEO è il tema dell’edizione 2023, con l’intento di continuare a sostenere e parlare ai bambini di inclusività e di accoglienza.La Direzione Musei statali della città di Roma aderisce alla Giornata F@Mu proponendo vari appuntamenti. MUSEO BONCOMPAGNI LUDOVISIZampe, ali e becchi: gli animali di casa Boncompagni. Con l’aiuto di un’operatrice museale e attraverso alcuni indovinelli, i bambini potranno scoprire gli animali che si celano in alcune opere d’arte del Museo Boncompagni Ludovisi.Una passeggiata nelle sale del museo alla scoperta di animali reali e fantastici.Attività museale per bambini a cura di Giulia Innocentini domenica 8 ottobre ore 16.00max 10 bambini (6-10 anni) – prenotazione telefonica obbligatoria 06 42824074ingresso gratuito MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSENOSSERVA, CERCA E … SCATTA In occasione della Giornata nazionale delle famiglie al museo i gruppi familiari potranno collegarsi alle pagine social del Museo Hendrik Christian Andersen (Facebook e Instagram) dove saranno pubblicate alcune fotografie tratte dall’archivio fotografico storico.Le foto ritraggono amici e familiari dello scultore Hendrik. Girando nelle sale del Museo, le famiglie potranno riconoscere i soggetti fotografati tra le sculture e i dipinti esposti nella Sala Bronzi al piano terra e al primo piano del Museo. Le famiglie potranno fotografare le opere individuate liberando la creatività e potranno postare le loro foto su IG o FB taggando il museo con #museoandersenLe foto più belle saranno poi pubblicate sui canali social del museo.ingresso gratuito GALLERIA SPADAAPRITI GALLERIA SPADA! Per la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo partecipa a “Apriti Museo” con “Diario di una schiappa” alla Galleria Spada!I nostri piccoli ospiti saranno accompagnati attraverso le sale della Galleria alla scoperta di opere e arredi del Seicento romano. In questo luogo unico, capiremo anche quali percorsi sono possibili all’interno di un palazzo che ospita anche un’importantissima sede istituzionale italiana.Disegneremo assieme i particolari che ci colpiscono di più e, alla fine del percorso al primo piano, termineremo la visita nel Giardino Segreto, sperimentando la sorprendente illusione della Prospettiva di Francesco Borromini.Il materiale necessario verrà distribuito dal Personale del Museo.La visita si svolge domenica 8 ottobre alle ore 10.30 e si rivolge a bambini dai 6 ai 12 anni ca.L’ingresso è gratuito per i bambini; il biglietto regolare è di 6 euro, con eventuali facilitazioni di legge.Prenotazione obbligatoria al numero 06.6832409, tutti i giorni escluso il martedì, al costo di 1 euro per nucleo famigliare.
Il Parco archeologico di Veio-santuario di Portonaccio riapre al pubblico – Calendario aperture Ottobre-Dicembre 2023

Dopo numerosi mesi di chiusura al pubblico per carenza di personale e misure di controllo della Peste suina africana, La Direzione Musei statali della Città di Roma e l’Ente Regionale Parco di Veio comunicano l’apertura al pubblico dell’area archeologica del santuario di Portonaccio in occasione delle seguenti giornate dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023. In tali date, grazie anche al protocollo d’intesa stipulato dal Parco di Veio con il Corpo di San Lazzaro – Gruppo Roma e Viterbo, il sito sarà accessibile liberamente e gratuitamente secondo gli orari indicati nel calendario. Per ulteriori informazioni, si invita a visitare il sito della Direzione Musei statali della città di Roma (https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it; tel. 06/6819100 – Uffici della Direzione) e il sito dell’Ente Regionale Parco di Veio (www.parcodiveio.it; tel. 06/9042774).
Il 6 ottobre al Museo Andersen presentazione della silloge poetica ‘Anima’

Venerdì 6 ottobre alle ore 17.30 si terrà la presentazione della silloge poetica Anima (Terra d’Ulivi Edizioni, 2022) di Laura Anfuso. L’autrice dialogherà con Elio Pecora e Alfonso Filieri. Lettura delle poesie a cura di Marika Maganzini. Durante la presentazione verranno esposti i libri d’artista realizzati da Alfonso Filieri prendendo spunto dai versi che Laura Anfuso ha voluto dedicargli in Anima. Laura Anfuso indaga la pienezza della parola che emerge per sintesi e sottrazione ed è sempre fedele alla sua poetica che vive anche nei testi critici che cura. La sua scrittura si muove tra la necessità di dire liberamente, senza “costringere” le parole a volersi piegare ad un significato rigido, imposto come tema, e una continua lettura critica della realtà, con la costante volontà di accogliere il dolore e la fragilità umana e di sollecitare una condivisione più che sollevare una troppo facile e mortificante denuncia. In questo senso, la parola poetica è nido di un sentire autentico che custodisce una molteplicità di livelli e trame sensibili e gode di una luce singolare nello spazio originale del libro d’artista che la interpreta e la rinnova, facendola risuonare in modo imprevedibile, anche delle sfumature più sottili. Laura Anfuso ha già collaborato con l’Atelier InSigna (Gianna Bentivenga – Maria Pina Bentivenga), Marcella Basso, Brunella Baldi, Laura Bertazzoni, Valeria Brancaforte, Vito Capone, Loretta Cappanera, Luisella Carretta, Daniele Catalli (DFRG PRESS – London), Alessia Consiglio, Eleonora Cumer, Andrea Delluomo, Elisabetta Diamanti, Felice Feltracco, Alfonso Filieri (Edizioni Orolontano), Salvatore Giunta, Silvana Leonardi, le MagnificheEditrici, Lia Malfermoni, Roberto Mannino, Claudia Melotti, Yurika Nakaema, John David O’Brien, Lucio Passerini (Edizioni Il Buon Tempo), Daniela Piga, Lydia Predominato, Luciano Ragozzino (Edizioni Il ragazzo innocuo), Paola Sapori, Lucia Sforza, Stefano Turrini. La sua raccolta di poesie dal titolo “Anima” è stata pubblicata con una Nota di Stefano Iori nella Collana “quindici per quindici” delle Edizioni Terra d’ulivi (marzo 2022).
Dal 29 settembre al Museo Andersen la mostra ‘Le tele di Penelope. Partitura a schema libero in 5 movimenti’ di Danilo Maestosi

Si aprirà al pubblico il 29 settembre la personale di Danilo Maestosi Le tele di Penelope. Partitura a schema libero in 5 movimenti al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna. L’esposizione, curata da Erminia Pellecchia con la collaborazione di Maddalena Paolillo, resterà aperta al pubblico fino al 29 ottobre 2023. Un viaggio tra l’età omerica e il nostro presente lacerato. Attraverso la figura di Penelope, presa in prestito da Danilo Maestosi per raccontare, insieme alla storia della moglie di Ulisse, la sua, la nostra storia. Un viaggio nel tempo, come tutte le mostre dell’artista romano, e la chiusura di un ciclo iniziato tre anni fa, dalla fine del 2019 al 2022 e che ora lo porta verso altre scene, cercando il contatto con le opere del Museo Andersen e la «città ideale» sognata dal pittore norvegese. Caratterizzato da due eventi di straordinario impatto collettivo – la lunga stagione del Covid e l’invasione dell’Ucraina – la mostra è, soprattutto, una riflessione sul senso dell’arte. Penelope è la pittura, lo strumento attraverso il quale Maestosi prova a demolire le nostre prigioni, il gesto di fantasia per immaginare un futuro possibile disfacendo e cercando forme, proprio come fa l’eroina greca che, nel rito creativo di tessere e scucire la sua tela infinita, prova a impadronirsi del proprio destino. La mostra delle tele di Penelope è come un filo teso tra abissi di speranza, orrore e attesa. Le tele di Penelope. Partitura a schema libero in 5 movimenti di Danilo Maestosi 29 settembre – 29 ottobre 2023 Opening 29 settembre ore 17.00-19.00 Danilo Maestosi, 1944, romano, giornalista, ha lavorato per varie testate: Tempo, Paese Sera, Rai, Ansa, Messaggero. Ha diretto la rivista Cinema del silenzio e scrive come cronista e critico d’arte per i quotidiani on line Succede Oggi e Striscia Rossa. Ha cominciato ad esporre dal 1998, a Ravello, Palazzo della Marra, con la mostra «Come ombre sui muri». Ha alle spalle oltre quaranta personali in varie città italiane e un centinaio di partecipazioni a collettive. Lavora e sviluppa la sua ricerca per cicli: «Lunario» (2004, Museo del Vittoriano, Roma, poi a Napoli, Salerno e Potenza), «Le Mille e una seta» (2006, Museo del Vittoriano, Roma, poi a Berlino), «Parabole», con Alexander Jakhnagiev (2007, Macro di Roma, poi nella Galleria «Studio S» di Carmine Siniscalco, poi al Cairo e a Tel Aviv), «Musica», (2007, Palazzo Comunale, Viterbo, poi a Salerno, Lodi, Ravello e nel 2010 al Museo del Vittoriano, Roma), «Migrazioni» (2010, Galleria «Ca’ d’Oro», Roma), «Era glaciale/Innesti» (2011, Carceri papaline, Montefiascone, nel 2013 a Frosinone e a Salerno) Nel 2009 e nel 2013 è stato invitato al premio Sulmona; dal 2008 al 2013 al festival di Giffoni. Nel 2009 è stato invitato a Bari al concorso «Dipingi i Silos». Nello stesso anno è tra i vincitori del concorso «Un mosaico per Tornareccio». Nel 2010, con altri pittori dell’Associazione «In tempo», ha partecipato ad un libro e una mostra intitolati «Noi credevamo». E ha preso parte, con altri cento pittori, ad una mostra ad Hangzhou in Cina. Nel 2016 ha presentato la mostra «Atlante inquieto» al Centro Plus Arte Puls di Roma. E ha presentato il ciclo «Le terre dei ricordi» alla Galleria «I Preferiti» di Roma, riproposta nel 2017 al Centro Culturale «Ailikit» di Minori. Dalla fine del 2019, nel clima di restrizioni della lotta al Covid, lavora ad un ciclo dedicato a «Penelope e alle sue Tele, fatte e disfatte». Da un decennio partecipa alle attività dell’Associazione «In Tempo», fondata da Ennio Calabria, con la quale ha collaborato alla stesura di due manifesti sulla pittura e a una serie di mostre collettive a Roma, Milano e Varsavia. La galleria Purificato – Zero ha incluso le sue opere nella mostra «Extravanguardia» che sta portando in giro in vari spazi pubblici d’Italia. Hanno scritto, tra gli altri, di lui: Massimo Bignardi, Renato Civello, Carla Mazzoni, Ennio Calabria, Danilo Eccher, Patrizia Fiorillo, Gianni Garrera, Roberto Gramiccia, Ida Mitrano, Marcello Napoli, Erminia Pellecchia, Vittorio Sgarbi, Gabriele Simongini, Claudio Strinati, Carmine Siniscalco, Marco Tonelli, Stefania Zuliani. Scarica il COMUNICATO STAMPA Info: Museo H.C. Andersen Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 00196 Roma Il Museo è aperto dal martedì alla domenica, ore 9.30 – 19.30 (ultimi ingresso ore 19.00) Chiuso il lunedì Ingresso libero Mail dms-rm.museoandersen@cultura.gov.it Tel. + 39 06 3219089 Sito web: https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/istituti/museo – hendrik-christian-andersen-roma/ FB: https://www.facebook.com/MuseoHendrikChristianAndersen/ IG: https://www.instagram.com/museohendrikchristianandersen/ TW: https://twitter.com/museoandersen Promozione e Comunicazione Direzione Musei Statali della città di Roma dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Al Museo Boncompagni dal 23 settembre la mostra “The Artists House/La Casa degli Artisti. L’arte ‘viva’ di Sally Smart”

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023 (23-24 settembre) quest’anno incentrate sul tema “Patrimonio InVita”, il Museo Boncompagni Ludovisi afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma diretta da Massimo Osanna, dà vita al progetto espositivo The Artists House / La Casa degli Artisti. L’arte “viva” di Sally Smart in collaborazione con PostmastersROMA. La mostra è a cura di Matilde Amaturo, Valentina Filamingo, Eugenia Carabba Tettamanti, Paulina Bebecka. 23 settembre – 29 ottobre 2023 Opening sabato 23 settembre ore 18.00 /*! elementor – v3.15.0 – 09-08-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=”.svg”]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Sally Smart è una delle principali artiste contemporanee australiane riconosciuta a livello internazionale per le sue installazioni, performance, video e opere tessili che affrontano le intricate relazioni tra corpo, pensiero e cultura. Le sue opere utilizzano spesso tecniche di taglio, cucito e assemblaggio per creare immagini complesse e stratificate. Gli spazi del Museo Boncompagni Ludovisi, villino in stile eclettico di inizio Novecento abitato fino agli anni Settanta da un ramo della famiglia Boncompagni Ludovisi, diventano la “casa” dove vivono le opere di Sally Smart e le arti rievocate dai suoi lavori: l’antica tragedia greca, romana, la Commedia dell’Arte del XVI secolo, i Balletti Russi del primo Novecento. Ogni sua opera – ora ricamo artigianale, ora assemblaggio ora scultura in bronzo e tessuto – danza con la mitologia, gli archetipi, la psicologia, il costume, il teatro. Fauni, figure ancestrali, arlecchini, volti mitologici si aggirano negli spazi del museo dedicato alla moda e al costume del XIX e XX secolo, incontrano le opere della collezione, si integrano nelle scenografie museali, si confrontano con le arazzerie fiamminghe del XVII secolo e con le suggestioni archeologiche nel trompe l’oeil del salone delle Vedute che rievoca i fasti degli antichi Horti Sallustiani e della scomparsa Villa Ludovisi. Sally Smart (nata nel 1960 a Quorn) è una delle artiste australiane contemporanee più significative, con una pratica che coinvolge la politica dell’identità: idee relative al corpo, alla casa e alla storia. Sally Smart lavora con diversi mezzi artistici, dal collage, ai ritagli, alla serigrafia, agli oggetti, al video e al suono. L’atto di tagliare e riassemblare è al centro delle sue opere, che utilizzano elementi di tessuto che evocano il corpo umano, il domestico e il femminile. Sally Smart è riconosciuta a livello internazionale per la produzione di splendide installazioni di assemblaggio su larga scala realizzate con feltro, tela, tessuti serigrafati e tessuti di uso quotidiano che costruisce con spilli. È un’artista orientata al processo, che spesso presenta narrazioni che sovvertono le gerarchie di genere attraverso la decostruzione e la ricostruzione di eventi storici e associazioni politiche con le attività tradizionali delle donne. Sally Smart ha esposto ampiamente in Australia e a livello internazionale, come a Fukuoka, New York, Londra, Roma, San Paolo, Shanghai, Singapore, Giacarta e Hong Kong, solo per citarne alcune, e le sue opere sono rappresentate nella maggior parte delle principali gallerie, musei e collezioni in tutta l’Australia e in collezioni pubbliche e private, a livello internazionale. Smart è stata insignita di numerosi incarichi, premi e riconoscimenti, tra cui: Vice-Chancellors Professorial Fellow, VCA, University of Melbourne (2016-2020), membro del consiglio di amministrazione (vicepresidente) della National Association for the Visual Arts (NAVA) (2014-2020); Visual Arts Australia Council Grant (2018); membro della giuria Adelaide Contemporary, International Architecture Competition (2018); Australia Indonesia Institute Grant e Asialink/Creative Victoria (2016); Commissione d’arte pubblica, Shadow Trees, Buluk Park, Melbourne (2012); Artist-in Residence, The University of Connecticut, Storrs, USA (2012); e Trustee della National Gallery of Victoria (2002-2008), The ANZ Travelling Fellowship (1989) e H. P Gill Medal Adelaide (1981). Scarica il COMUNICATO STAMPA __ __ __ __ __ __ __ MUSEO BONCOMPAGNI LUDOVISI INFORMAZIONI Il museo e la mostra sono a ingresso gratuito. Orario di visita: dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.30; ultimo accesso ore 19.00 Tel. 06 42824074 Mail: dms-rm.museoboncompagni@cultura.gov.it Sito web: https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/ FB: https://www.facebook.com/MuseoBoncompagniLudovisi IG: https://www.instagram.com/museoboncompagniludovisi/ Ufficio Promozione e Comunicazione Direzione Musei statali della città di Roma dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it PostmastersROMA INFORMAZIONI Via G.M. Crescimbeni, 11 Roma Mail: roma@postmastersart.com Sito web: https://www.postmastersroma.com/ FB: https://www.facebook.com/PostmastersROMA/ IG: https://www.instagram.com/postmastersroma/