A SWINGIN’ CHRISTMAS SMILE ORCHESTRA

8 dicembre 2024 Castel Sant’Angelo, RomaSala Paolina ore 15.00 A SWINGIN’ CHRISTMASSMILE ORCHESTRA Diretta dal M° Catalin Montanaro In occasione delle festività natalizie, Castel Sant’Angelo prosegue il suo impegno nell’integrazione tra arti performative e luoghi di cultura, offrendo esperienze capaci di coinvolgere il pubblico in modo unico e suggestivo. Nel corso degli anni, le sale del Museo hanno ospitato diverse tipologie di musica, spaziando tra generi e stili. Questa volta la protagonista sarà la Smile Orchestra, che proporrà un programma speciale dedicato all’energia e all’eleganza senza tempo delle orchestre swing degli anni ’30. L’ensemble, composto da 19 musicisti, si esibirà sotto la direzione del Maestro Catalin Montanaro. Fondata nel 2016, la Smile Orchestra si è affermata come protagonista di importanti festival internazionali e viene regolarmente invitata a partecipare a prestigiosi eventi istituzionali in tutta Europa. Il concerto sarà registrato e trasmesso online sui canali social della Direzione Musei Nazionali di Roma. L’evento è curato e organizzato da Anna Selvi. In collaborazione con: Siae Il concerto è incluso nel biglietto d’ingresso a Castel Sant’Angelo ed i visitatori potranno accedere alla sala fino ad esaurimento dei posti disponibili. Biglietti acquistabili in loco oppure al seguente link: https://ecm.coopculture.it/index.phpoptioncom_snappviewproductssnappTemplatetemplate3catalogidDC4BA52F-38B6-C624-3EE4-019349DCB9E6langitcartSessionId Gratuità di legge per le persone con disabilità + accompagnatori. Stante la particolare conformazione dei percorsi all’interno di Castel Sant’Angelo, il personale volontario della protezione civile sarà a disposizione per supportare i visitatori con difficoltà motorie.
#domenicalmuseo – 4 agosto

Domenica 4 agosto torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali. L’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari: Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso alle ore 18.30) I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso le casse e i totem presenti in sede Galleria Spada (8.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione Casa Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede) Casa Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede) Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È consigliata la prenotazione (al costo di 1 euro; tutte le info su www.gebart.it) Casa Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
Dal 20 al 27 luglio torna l’iniziativa “EFFETTO NOTTE”

Dal 20 al 27 luglio a Roma torna EFFETTO NOTTE, l’iniziativa organizzata da Cinecittà, in collaborazione con Direzione generale Cinema e audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma, CSC – Cineteca Nazionale e Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. 8 serate che porteranno nella cornice dell’Arena Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme – a ingresso gratuito – la magia e il fascino del grande schermo attraverso alcuni capolavori del cinema italiano, veri e propri cult, con uno zoom dedicato al cinema di genere, declinato in una variante straordinariamente popolare e amata: il cinema horror, del mistero e del fantastico. 8 serate in cui sarà omaggiato il genio di 3 maestri, tre volti del lato oscuro del cinema italiano: Mario Bava, Dario Argento e Pupi Avati, in film tutti recentemente restaurati. A fianco dei loro film, tre momenti di musica dal vivo dedicati alla musica sinfonica, al mondo Disney, al jazz. E ancora una proposta di visite guidate in 3 luoghi del complesso di Santa Croce: il Complesso Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e il Polo Museale Granatieri e Fanteria. Questo il calendario di visite guidate al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali: Domenica 21/07 ore 18:40 Mercoledì 24/07 ore 18:40 Venerdì 26/07 ore 18:40 Sabato 27/07 ore 18:40 Durata della visita 1 ora e 15 minuti Il numero dei posti è limitato a 18 persone. Possono essere previsti due gruppi per ciascuna giornata e sarà necessaria la prenotazione telefonando al museo o trasmettendo una richiesta via mail. La visita non prevede costi aggiuntivi per i visitatori CONTATTI e PRENOTAZIONI Telefono +39 06 701 4796 E-mail dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it Il Museo sarà aperto fino alle 21:00 (ultimo ingresso alle 20:30) Scarica il programma della rassegna
Pantheon, presentato il restauro della Madonna Odigitria

È stato presentato, oggi a Roma, il restauro dell’icona nota come Madonna del Pantheon, realizzato dal Ministero della Cultura, in particolare dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma guidato da Massimo Osanna, d’intesa con il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres. Sono intervenuti il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, il Segretario del Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres, Mons. Franco Sarzi Sartori. Ad illustrare i lavori la Direttrice del Pantheon, Gabriella Musto, mentre la restauratrice Susanna Sarmati ha presentato un approfondimento sull’intervento appena completato. L’icona della Madonna del Pantheon, datata agli anni della consacrazione della Basilica, avvenuta nel 609 d.C., è stata restaurata dopo 63 anni dalla prima e unica volta grazie ai fondi messi a disposizione da parte dello sponsor Bulgari. Un lavoro durato 8 mesi e caratterizzato da una campagna di studio e ricerca, da scelte diagnostiche e scientifiche innovative e dall’uso di tecnologie all’avanguardia. Il restauro è stato svolto da un gruppo interdisciplinare di professionisti, selezionato e guidato dalla direttrice Musto che ha coordinato anche la direzione scientifica del cantiere, composto da Antonio Sgamellotti, docente emerito di Chimica inorganica dell’Università degli Studi di Perugia e Accademico dei Lincei, dalla restauratrice Susanna Sarmati, dagli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Chiara Anselmi e Nicola Macchioni, da Massimo Musacchio, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, da Matilde Amaturo e Silvana Costa, funzionarie dell’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo e da Paolo Castellani della Direzione generale Abap. L’opera, realizzata a tempera su legno di olmo, è strettamente collegata dalla tradizione alla data del 13 maggio del 609 d.C., quando Papa Bonifacio IV, ricevuto in dono il Pantheon dall’Imperatore bizantino Foca, decideva di consacrare il luogo a tutti i martiri cristiani e alla Vergine di Santa Maria ad Martyres. In quella stessa occasione, il Papa riceveva l’icona della Beata Vergine realizzata secondo la narrazione orale dall’Apostolo Luca, al quale la storia attribuisce molte altre icone mariane. L’antica Madonna di San Luca, detta Madonna del Pantheon, venne da allora custodita nell’aula principale, affrontando con il monumento secoli di storia e vicende. L’icona rappresenta la Madonna Odigitria, termine di origine greca che significa “colei che conduce”, con la mano destra rivolta verso il Bambino, ad indicare la via della salvezza e della verità. Nel 1961, dopo il restauro curato da Carlo Bertelli, fu collocata nella cappella interna della Basilica, la cosiddetta Cappellina d’inverno, per motivi di conservazione. Al centro dell’abside del Pantheon, proprio sopra l’altar maggiore, si trova invece ancora oggi la copia eseguita nel 1959 da Geneviève Garnier. Adesso, l’icona verrà riposta nuovamente nella Cappellina d’inverno, in un’area del complesso monumentale che nei prossimi mesi, al termine dei lavori di riqualificazione in corso, potrà essere fruita dal pubblico grazie a un programma di visite guidate dedicate. “L’avvenuto restauro della Madonna del Pantheon è una delle tappe della valorizzazione di uno dei monumenti più visitati della nostra Nazione. Com’è noto, un anno fa abbiamo previsto che l’ingresso in questo sito fosse a pagamento e questa misura sta generando incassi per circa un milione di euro al mese. Queste importanti risorse saranno utilizzate per portare avanti altri interventi significativi tra cui la riqualificazione degli spazi posteriori a ridosso della Basilica di Nettuno, denominati lapidarium, ampliando l’offerta con nuovi percorsi di visita“, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Il restauro dell’icona della Madonna del Pantheon – ha commentato il Direttore generale Musei, Massimo Osanna – rappresenta un’importante iniziativa al contempo di conservazione e di valorizzazione del patrimonio culturale, dimostrando come i Musei Italiani non siano solo luoghi in cui si accolgono visitatori, ma luoghi in cui si studia e si fa ricerca e in cui si concentrano sinergie proficue con istituzioni e soggetti pubblici e privati, secondo modelli virtuosi, sempre più partecipati e aperti alle comunità del territorio. Quest’opera così rilevante diventerà il fulcro di nuovi percorsi di visita, in un’area del complesso monumentale che sarà aperta al pubblico con visite guidate speciali, nei prossimi mesi, al termine dei lavori di riqualificazione. Operazioni come questa acquistano un significato particolare nel racconto di un luogo straordinario e complesso come il Pantheon, che è al contempo un monumento archeologico, un capolavoro dell’architettura, una basilica aperta al culto, uno scrigno di opere d’arte”. “Una icona è uno dei tre tipi fondamentali di segni, distinti secondo il rapporto che li unisce alla realtà esteriore; nel nostro caso parliamo dell’antichissima icona della Madonna del Pantheon. La restaurata icona di Maria presenta una delle prerogative e dei titoli della Vergine: ella ci mostra Gesù, il Dio fatto uomo, il Salvatore della Storia, Ella è l’Odigitria. Restaurare significa ristabilire, ridare vita e luce e questo mistero, ricollocarlo oggi all’interno dell’esperienza umana contemporanea, che ha nuovo bisogno di vedere, di traguardare il domani, di sperare e costruire“, ha aggiunto il Rettore della Basilica di Santa Maria ad Martyres, Mons. Daniele Micheletti. “Il restauro dell’icona della Madonna del Pantheon – ha sottolineato la Direttrice del Pantheon, Gabriella Musto – rappresenta l’operazione di restauro e valorizzazione più importante tra quelle condotte negli ultimi tre anni di lavoro dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma. Questo prezioso lavoro rientra in un percorso più ampio e complesso nel quale si sono inserite altre significative attività di valorizzazione quali il restauro del pregiato pavimento marmoreo policromo e dei candelabri settecenteschi ricoperti in foglia d’oro, per i quali sono stati attivati cantieri aperti all’osservazione del pubblico. Questa la nuova visione del sito culturale che, rigenerando contenitore e contenuto, è volta a raccontare il Pantheon nel suo continuo mutamento e nel contempo nella sua originale contemporaneità che conserva intatta l’identità iconica e spirituale, dinamica e metastorica. Il restauro della Madonna del Pantheon, traccia così una miracolosa linea di continuità tra la Roma pagana e la Roma cristiana, sigillando e sancendo questa condivisione secolare che in nessun altro luogo come il Pantheon, trova una tale, completa compiutezza”. “Il legame indissolubile tra Bulgari e Roma – ha concluso l’Amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin – continua attraverso un costante scambio di ispirazione per tutte le creazioni della Maison e il contributo di Bulgari alla Città Eterna. Siamo orgogliosi e onorati di poter contribuire continuamente alla
ARMONIE IN MOVIMENTO. Rassegna di musica e danza

Dal 13 luglio al 27 ottobre la Casa Museo Hendrik Christian Andersen ospiterà la rassegna di musica e danza Armonie in Movimento, a cura del Centro di cultura domus Danae APS con la partecipazione della Compagnia Millennium Dance Group. Il progetto, risultato vincitore anche del bando per la valorizzazione delle attività spettacolo dal vivo svolte negli istituti e luoghi della cultura della Direzione Generale Spettacolo, intende valorizzare la collezione e la figura di Hendrik Christian Andersen rispondendo alle volontà dell’artista di aprire il proprio atelier e l’annessa abitazione, oggi Casa Museo, ad iniziative culturali, in particolare Musica e Danza, con lo scopo di avvicinare il pubblico all’arte. Per Hendrik l’arte doveva essere unica e le varie espressioni artistiche dovevano essere intese come “sorelle” compenetrandosi in armonia e tendendo alla realizzazione di una Coscienza Mondiale di pace e fratellanza. Armonie in Movimento si articola in un programma musicale in quattro atti, due dei quali accompagnati da performance di danza e da letture di testi tratti dai Diari di Olivia Cushing, cognata e sostenitrice dello scultore, e dalle lettere che Henry James ha scritto ad Hendrik Andersen in cui si fa riferimento alla musica come la forma artistica maggiormente in grado di collegare tutte le forme espressive. La rassegna si apre il 13 luglio alle ore 21.00 con il concerto per duo di Alessandro Marini (violino) e Silvia D’Augello (pianoforte), docenti presso il Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia. Si vuole con questo valorizzare la celebrazione del passato attraverso una rilettura moderna. La ripresa dell’arte antica è presente anche nelle opere scultoree di Hendrik Andersen che riflettono un gusto monumentale delle forme di ispirazione neoclassica. Si ascolterà la Suite nello stile antico op. 80 di Alfred Schnittke, i tre Lieder di Edward Grieg nella trascrizione di Emile Sauret e la celebre sonata op. 45 n 3 di Grieg, un omaggio alle radici norvegesi di Andersen. Il tutto, appassionato e travolgente così come l’utopia dello scultore e la sua visionarietà, sarà accompagnato dalla performance di danza della Compagnia Millennium Dance Group. Il 21 settembre alle ore 17.00 il Neos Saxophone Ensemble approfondirà le tematiche e gli ideali sociali cari all’artista. Secondo Hendrik Andersen l’arte è l’unica disciplina che può cambiare l’umanità e produrre la perfezione. Gran parte del suo lavoro è dedicato al progetto utopico di una perfetta “città mondiale” ricca di arte e di cultura che avrebbe motivato l’umanità a perseguire uno stato di fratellanza ed uguaglianza universali. Seguendo quello che è il pensiero dell’artista statunitense, il Neos Saxophone Ensemble proporrà una selezione di brani dedicati alla pace e alla fratellanza universale, rielaborati per ottetto di sassofoni con l’accompagnamento del corpo di danza della Compagnia Millennium Dance Group. Tra le musiche scelte saranno proposte alcune celebri colonne sonore di pellicole che si sono occupate di queste tematiche. “Il diario di Eva” su testo di Mark Twain, con la musica di Silvia D’Augello e l’interpretazione di Emilia Agnesa (voce recitante), Sabrina Cortese (soprano) e la D’Augello (pianoforte) sarà il terzo appuntamento della rassegna il 13 ottobre alle ore 17.00. Il testo prende la sua linfa dal celeberrimo romanzo di Twain, anche lui coevo di Andersen, con uno stile appassionato e coinvolgente. Si rappresentano i tre modi di intendere e di raccontarsi di Eva, la prima donna del creato: la voce razionale della scoperta, il canto dei sentimenti e la musica scaturita dalla bellezza della novità. Chiude la rassegna il 27 ottobre alle ore 17.00 l’Apeiron Sax Quartet, che propone un percorso attraverso i generi musicali contemporanei di Andersen, con l’intento di ricostruire una “colonna sonora” della sua vita, nel momento in cui pubblicava la sua celebre opera World Center of Communication (1913). Il concerto include brani musicali di fine Ottocento e primi Novecento ed una composizione d’oggi di Fausto Sebastiani. In omaggio all’artista statunitense, saranno proposti brani della cultura e della tradizione afroamericana, come il jazz e il ragtime, considerati oggi a livello mondiale la massima espressione musicale della tradizione nordamericana. Con questo genere, divenuto oggi patrimonio universale, il popolo nero iniziò il cammino verso la conquista dei diritti umani e verso l’emancipazione sociale e culturale tesa all’uguaglianza tra tutte le razze, argomento tanto caro alla sensibilità di Hendrik Andersen. PROGRAMMA 13 luglio ore 21.00 Musica Alessandro Marini, violino Silvia D’Augello, pianoforte Musiche di Alfred Schnittke e Edward Grieg Balletto Millenium Dance Group 21 settembre ore 17.00 Musica Neos Saxophone Ensemble Daniele Caporaso, direttore Musiche di Piovani, Morricone, Iturralde, Corea, Ciesla, Idelsohn, Musorgskij Balletto Millenium Dance Group 13 ottobre ore 17.00 Concerto “Il diario di Eva” su testo di Mark Twain Musica di Silvia D’Augello Emilia Agnesa, voce recitante Sabrina Cortese, soprano Silvia D’Augello, pianoforte 27 ottobre ore 17.00 Concerto Apeiron Sax Quartet Musiche di Debussy, Dvorak, Sebastiani e dalla tradizione afro-americana I concerti sono inclusi nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo – ingresso fino a esaurimento posti. Staff organizzativo: Maria Giuseppina Di Monte Aurora Cubeddu Valentina Filamingo Maddalena Paolillo Comunicato stampa Pieghevole
#domenicalmuseo – 7 luglio

Domenica 7 luglio torna l’appuntamento con la #domenicalmuseo, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali. L’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura con i seguenti musei e orari: Castel Sant’Angelo (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) Non è prevista la prenotazione Pantheon (9.00 – 19.00 / ultimo ingresso alle ore 18.30) I biglietti gratuiti si ritireranno direttamente presso le casse e i totem presenti in sede Galleria Spada (8.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) Non è prevista la prenotazione Casa Museo Boncompagni Ludovisi (9.00 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.30) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede) Casa Museo Hendrik Christian Andersen (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 18.45) È possibile effettuare la prenotazione on-line (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) oppure ritirare i biglietti cartacei gratuiti presso il totem automatico in sede) Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (9.30 – 19.30 / ultimo ingresso ore 19.00) È consigliata la prenotazione (al costo di 1 euro; tutte le info su www.gebart.it) Casa Museo Mario Praz (Ingressi per gruppi di max 12 persone. Visite di 45 minuti circa, con inizio alle ore 9.00 e ultima visita alle ore 18.00) Prenotazione obbligatoria (www.museiitaliani.it o app Musei Italiani) Per maggiori informazioni: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
Nuove acquisizioni. Il ritratto di Annetta Pardo di Giacomo Balla

Martedì 9 luglio alle ore 17.00 la Casa Museo Boncompagni Ludovisi ospiterà la presentazione Nuove acquisizioni. Il ritratto di Annetta Pardo di Giacomo Balla. Le collezioni della Casa Museo dedicata al costume, alla moda e alle arti decorative del XIX e XX secolo sono state recentemente incrementate grazie all’acquisizione di un olio su cartone di Giacomo Balla, frutto di una esemplare sinergia tra tutela e valorizzazione. Il dipinto che costituisce una testimonianza unica dello specifico momento divisionista dell’artista torinese, giunto a Roma nel 1895, anticipatorio della scomposizione della forma dell’imminente stagione futurista. L’ambiente artistico della Capitale permise a Balla di entrare in contatto con committenti e collezionisti, tra cui Osvaldo Pardo, con cui l’artista strinse un’importante e proficua relazione di amicizia. Il Pardo fu mecenate del pittore con svariate commissioni, in primis quelle relative ai ritratti di sé e della sua famiglia dal 1905 fino agli anni Quaranta. Nel 1906 Giacomo Balla ritrae una giovane Annetta Pardo, consorte di Osvaldo, scorta accanto alla finestra e illuminata dai riflessi del damasco rosso delle tende. L’opera rappresenta un’importante testimonianza espositiva della committenza Pardo mai finora rappresentata nei musei pubblici nazionali e un virtuoso modello del lavoro sinergico tra diverse professionalità del Ministero della Cultura che ha permesso di arricchire le collezioni della Casa Museo Boncompagni Ludovisi con un altro pregevole esempio sulla moda e la cultura del Novecento. Intervengono: Matilde Amaturo, Direttore della Casa Museo Boncompagni Ludovisi Alessandra Barbuto, Funzionario storico dell’arte presso la Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Servizio III Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico Antonella Bonini, funzionario archeologo presso la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Direttore dell’Ufficio Esportazione Lidia Del Duca, Funzionario Restauratore Conservatore Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma Roberta Porfiri, Funzionario storico dell’arte presso la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Modera: Valentina Filamingo, Assistente tecnico Ufficio promozione e comunicazione Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma La presentazione è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo. Ingresso fino a esaurimento posti. Comunicato stampa
In viaggio da 140 anni

Dal 6 luglio al 31 agosto la Casa Museo Hendrik Christian Andersen diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente all’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma guidato dal Direttore Generale Musei Prof. Massimo Osanna ospiterà la mostra In viaggio da 140 anni a cura dell’Associazione Artisti Coreani in Italia – ARCOI. L’esposizione è realizzata in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano e con l’Ambasciata della Repubblica di Corea e celebra i 140 anni di relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Repubblica di Corea, iniziate con la firma del trattato commerciale nel 1884 e proseguite nel 1901 con l’istituzione della sede consolare italiana a Seoul. Agli inizi del Novecento la Corea era quasi del tutto sconosciuta alla gran parte degli Europei. Le sue tradizioni e la sua cultura erano avvolti in un alone di mistero. Grazie alle fotografie scattate dal giovane tenente di vascello e socio della Società Geografica Italiana Carlo Rossetti, nominato console di Corea nel 1902, il Gran Han (così era chiamata all’epoca la penisola coreana) iniziò a essere noto alle conoscenze occidentali. Acuto e attento osservatore della società coreana, Rossetti scattò più di 200 fotografie che divennero occasione per veicolare informazioni in campo culturale, geografico, sociale ed economico della Corea, nonché raccontare i paesaggi meravigliosi, l’arte e la vita quotidiana della popolazione di un luogo così lontano. Oggi, a distanza di 140 anni, sono gli stessi artisti coreani a raccontare nelle loro opere la “coreanità” mediante innovazione e creatività. Ne sono un esempio le culture K-pop e K-cinema che stanno suscitando sempre maggiore interesse nel mondo occidentale. L’alta tecnologia e il successo globale tuttavia non li allontana dalle loro radici. Lo stesso vale per gli artisti del collettivo ARCOI, in mostra alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen, una comunità di scultori, grafici e pittori coreani, giovani e meno giovani, nati in Corea ma residenti in Italia. Ivi trasferitisi, hanno deciso di rimanervi e raccontare la “coreanità” sapientemente mescolata al contesto culturale-artistico ospitante. Come fece più di un secolo fa l’artista visionario Hendrik Christian Andersen, viaggiatore ed esule dalla Norvegia agli Stati Uniti e infine all’Europa. L’artista scelse l’Italia e Roma in particolare come meta e destinazione finale del viaggio e luogo per diffondere la sua arte “mondiale” veicolo di emancipazione. Il viaggio degli artisti coreani è anch’esso un viaggio fisico che li ha portati dal paese d’origine sui nostri lidi ma anche un viaggio metaforico che sottolinea come la migrazione permetta di conoscere realtà diverse e fare esperienza del mondo, delle persone e della natura dei luoghi e come la conoscenza garantisca comprensione e rispetto fra nazioni e individui. Le opere esposte testimoniano il viaggio da un paese lontano e celebrano una storia lunga 140 anni, quella del florido scambio tra Italia e Corea, di cui nel 2024-2025 si celebra anche l’anno dello scambio culturale. Quindici gli artisti in mostra – Son Hyun Sook, Shim Nan Young, Joh Gyung Hee, Chun Mi Jin, Lee Na Kyung, Lee Guem Muk, Lee Ji Yeon, Moon Sang Mi, Kim Sung Il, Kim Jae Kyeong, Kim Ha Jin, Kim Hwal Kyung, Kim Giuno, Nam So Hyeon e Park Hyun – che compiono ciascuno il proprio viaggio offrendo al pubblico l’esperienza di una mescolanza armoniosa tra Oriente e Occidente. La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso alla Casa Museo. Comunicato stampa
La rievocazione storica della Girandola. Castel Sant’Angelo, 29 giugno ore 21.30

Sabato 29 giugno 2024, alle ore 21.30, si svolgerà a Castel Sant’Angelo la rievocazione storica della Girandola. In occasione della festività dei Patroni di Roma Santi Pietro e Paolo, cittadini e turisti potranno godere dello straordinario spettacolo di fuochi d’artificio dal Lungotevere Tor di Nona e dai Ponti Vittorio Emanuele II, Sant’Angelo e Umberto I. La manifestazione è organizzata dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, guidato dal Direttore generale Musei prof. Massimo Osanna, con gli auspici della Presidenza della VII Commissione permanente della Camera dei Deputati – Cultura, Scienza e Istruzione, on. Federico Mollicone, e beneficia del sostegno di Enel. L’evento è ideato e progettato dall’Arch. Giuseppe Passeri, tra i massimi esperti di questo tipo di spettacoli, e dal Gruppo IX INVICTA & Co. L’iniziativa è realizzata anche grazie al fondamentale ausilio di Roma Capitale, del Gabinetto del Sindaco, dell’Assessorato ai Grandi Eventi, della Polizia Municipale, della Protezione Civile e al prezioso contributo della Prefettura, della Questura di Roma e del Corpo dei Vigili del Fuoco. La tradizione della Girandola costituisce una delle feste più spettacolari che si svolgevano a Roma già nel XV secolo ed è stata per secoli raccontata da letterati e ritratta da artisti rimasti ammaliati dall’affascinante spettacolo. Quest’anno la manifestazione si intreccerà con la mostra storico-documentaria dal titolo “La maraviglia del tempo. La Girandola e l’arte pirotecnica a Castel Sant’Angelo”, esposta a Castel Sant’Angelo fino al 29 settembre 2024: un percorso nel tempo tra dipinti, stampe, manoscritti e macchine per fuochi, in un viaggio che arriva fino ai nostri giorni, con un ponte lanciato sul futuro.
La “maraviglia” del tempo. La Girandola e l’arte pirotecnica a Castel Sant’Angelo

Mostra Castel Sant’Angelo 27 giugno – 29 settembre 2024 Castel Sant’Angelo si illumina con i fuochi della Girandola e ospita una mostra storico-documentaria per scoprirne origini e tradizione Roma, 26 giugno 2024 – È stata presentata questa mattina in anteprima a Castel Sant’Angelo la mostra storico-documentaria dal titolo “La maraviglia del tempo. La Girandola e l’arte pirotecnica a Castel Sant’Angelo”. Dopo la visita in preview alle autorità e alla stampa, la mostra è rimasta accessibile al pubblico, che potrà visitarla fino al 29 settembre 2024. Ideata dalla dott.ssa Eva M. Antulov con la consulenza storico-scientifica dell’arch. Giuseppe Passeri, la mostra è stata realizzata dall’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma e si avvale del comitato scientifico presieduto dal prof. Claudio Strinati, e composto, inoltre, dal prof. Michele Rak e dal dott. Sandro Bari. Si svolge con gli auspici della Presidenza della VII Commissione permanente della Camera dei Deputati – Cultura, Scienza e Istruzione e beneficia del sostegno di Enel Italia. Sono intervenuti: il Direttore generale Musei, prof. Massimo Osanna, il Presidente della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera on. Federico Mollicone, la responsabile Affari Istituzionali Tirrenica Adriatica Enel, dott.ssa Cristiana Di Torrice, il Prof Claudio Strinati, storico dell’arte, già Soprintendente per il Polo Museale Romano, la dott.ssa Eva M. Antulov del Gruppo IX Invicta e l’arch. Giuseppe Passeri, del Gruppo IX Invicta, ideatore della Rievocazione storica della Girandola. L’esposizione si pone l’obiettivo di ricostruire la tradizione della Girandola, una delle feste più spettacolari che si svolgevano a Roma già nel XV secolo, ripetendosi in differenti occasioni, tra cui la più celebre era il 29 giugno, giorno dedicato ai Santi Pietro e Paolo, patroni della città. Il percorso si snoda tra dipinti, stampe, manoscritti e macchine per fuochi, in un viaggio che arriva fino ai nostri giorni, con un ponte lanciato sul futuro. “Con questa mostra – commenta il Direttore generale Musei Massimo Osanna – Castel Sant’Angelo rende omaggio a uno spettacolo straordinario, che da secoli è parte integrante della storia della città e del monumento stesso. Grazie alla collaborazione di un comitato scientifico di alto livello e al sostegno di Enel Italia, romani, turisti e appassionati di storia, arte e cultura potranno conoscere meglio questa antica tradizione, conoscerne le origini e apprezzarne il ruolo fondamentale nella cultura di Roma. L’esposizione rappresenta, inoltre, una preziosa occasione per offrire allo sguardo del pubblico una serie di opere delle collezioni di Castel Sant’Angelo, finora conservate nei depositi, che hanno acquisito nuova luce grazie ai restauri e agli interventi conservativi appositamente effettuati”. “La mostra e i contemporanei fuochi rappresentano la centralità della rievocazione storica e di Castel Sant’Angelo nello scenario culturale nazionale – dichiara il Presidente della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera on. Federico Mollicone – La Girandola era un evento che richiamava spettatori da tutta Europa, un appuntamento dove confluivano stranieri d’ogni grado e ceto sociale, un momento in cui Roma tornava a splendere di quegli antichi fasti che contribuirono a renderla sempre più faro di cultura e civiltà nel mondo. La Girandola restituì orgoglio ai romani almeno fino all’inizio del secolo scorso, data in cui si perse tra i mille segreti che ancora la nostra città cela nelle sue biblioteche e nelle vecchie storie tramandate. La ricerca e la sperimentazione tecnica legate ai fuochi ha generato sfide e confronti tra geni del passato, tra cui Michelangelo, Bernini, Vespignani e fino al 1900 con Gioacchino Ersoch, i quali idearono e realizzarono progetti piuttosto audaci e singolari nel campo dell’architettura, della chimica e della meccanica. Una mostra istituzionale sulla Girandola, per cui ringrazio la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, il comitato scientifico e Giuseppe Passeri e Eva Antulov, è il completamento di un percorso storico iniziato nel 2006 da IX Invicta e istituzionalizzato nel 2008, quando ero presidente della commissione Cultura, e arrivato, grazie alla tenacia e alla determinazione, ad essere riconosciuto come evento istituzionale dello Stato italiano. Il prossimo passo sarà la proposta di candidatura della Girandola come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.” Comunicato stampa Scheda della mostra Elenco delle opere Didascalie immagini Ambito italiano, Buttafuoco da bombardiere, seconda metà del XVI secolo, acciaio Copia da Ventura Salimbeni, Apparizione miracolosa dellAngelo a Gregorio Magno, post 1602, olio su tela Franz Theodor Aerni, La Girandola di Castel SantAngelo, fine XIX secolo, olio su tela Giuseppe Fidanza, La Girandola di Castello, 1787, olio su tela Pieter Coecke Van Aelst (attr.), Girandola a Castel S. Angelo, prima metà del XVI sec., acquaforte Willem van Nieulandt II detto Guglielmo Terranova, Veduta frontale di Castel S. Angelo con la Girandola, 1620 ca, olio su tela