Un’importante e tempestiva attività di restauro al Pantheon

Il 13 luglio mattina è stato rinvenuto, su una delle due facciate laterali del Pantheon dal lato dei fossati, un vistoso atto di vandalismo, una scritta realizzata con una bomboletta di vernice.
Erano giorni ormai che gli operatori del Pantheon segnalavano alle forze dell’ordine che pure fanno il possibile, il degrado nel quale versa il monumento nelle ore notturne e diurne, nelle quali purtroppo venditori ambulanti e bagarinaggio, impediscono lo svolgersi sereno del servizio al pubblico.
A seguito dell’atto vandalico, immediate sono state le disposizioni della direzione del Pantheon e della Direzione dei Musei Statali della città di Roma ai fini di un tempestivo intervento di rimozione del danno con un gruppo di restauratori interni. E’ stato quindi effettuato un primo sopralluogo il 14 luglio per affrontare e tentare di rimuovere la scritta vandalica che interessa parte della porzione destra del rivestimento marmoreo del monumento. Sono stati eseguiti dei test di asportazione della vernice spray applicando un apposito gel e constatandone l’effettiva efficacia pur in tempi certamente non rapidi data l’estensione del danno e le modalità di utilizzo del prodotto. Contemporaneamente si è proceduto a pianificare una strada alternativa, coinvolgendo la società El.EN che, in contatto con la IMAR di Roma ha messo a disposizione una strumentazione laser (già ampiamente collaudata a questo scopo) per consentire di eseguire una operazione di rimozione della vernice in tempi rapidi e con estrema precisione. Si sottolinea il ringraziamento alla Ditta El.EN per il concreto e gratuito supporto, alla ditta Pantone che si è proposta altrettanto gratuitamente di coadiuvare il gruppo di restauratori e di mettere a disposizione anche le proprie strumentazioni e tutti i cittadini che spontaneamente si sono presentati ieri al Monumento per aiutare portando materiali o anche solo dell’acqua agli operatori a lavoro. A dispetto del degrado e delle difficoltà oltre all’inciviltà di qualcuno, esiste una società che ama e rispetta i propri monumenti ed operatori della cultura che lavorano con passione e perizia.