Decreti istituzione biglietto Pantheon e gratuità residenti comune di Roma
In ottemperanza alle disposizioni dei Decreti allegati si dispone che, a partire dal 16 Dicembre 2023, il biglietto ordinario d’ingresso alla Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon avrà il costo di € 5. Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per i giovani sino a 25 anni sarà pari a € 2, giusto DM n. 507/1997. Al pari di quanto previsto per l’accesso ai musei e luoghi della cultura, sono esentate dal pagamento le seguenti categorie di legge: – i minori di anni 18; – le categorie protette di cui alla L. 68/1999 e s.m.i.; – i docenti accompagnatori delle scolaresche. Resta libero, ai sensi dell’art. 5 della suddetta Convenzione, l’accesso ai fedeli per la partecipazione alle attività religiose e di culto. L’accesso alla Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon, ai sensi dell’art. 8 della suddetta Convenzione, è sempre libero e gratuito per i Canonici del Capitolo della Basilica e per il personale laico e religioso, ivi compresi i volontari, per tutti i Chierici e per le Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Tali categorie potranno accedere liberamente al Complesso previo accertamento, da parte del personale addetto MiC all’ingresso, degli appositi tesserini nominativi di riconoscimento. Resterà invariato il diritto all’accesso gratuito per le categorie di cui al Decreto n. 507/1997 e s.m.i.. Nelle more del perfezionamento di un accordo/contratto con il Comune di Roma si dispone che, a partire dal 16 dicembre 2023 e sino al 15 Marzo 2024, l’accesso alla Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon sarà gratuito per i residenti del Comune di Roma. Scarica DECRETO n.104 istituzione biglietto Scarica DECRETO n.105 gratuità residenti
Conservazione e restauro in una Galleria barocca

Galleria Spada 20 dicembre 2023, ore 16.30 visita guidata Uno sguardo diverso alla celebre collezione barocca dei cardinali Spada attraverso le necessità conservative e le metodologie di intervento. Sarà illustrata non solo la formazione della raccolta, che comprende opere di Guido reni, Guercino e di noti artisti caravaggeschi e classicisti, ma anche il lavoro costante e i controlli necessari al mantenimento delle opere e degli arredi. Il percorso si concluderà nel Giardino Segreto, dove si trova lo spettacolare inganno prospettico della Prospettiva borrominiana. Durata: un’ora circa. Visita inclusa nel biglietto d’ingresso alla Galleria Spada. Prenotazione consigliata (06 6832409).
Decreto variazione importo titolo ingresso Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e Galleria Spada
In ottemperanza alle disposizioni del Decreto allegato, si dispone che dal 16 dicembre 2023 l’ingresso presso: – il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali avrà il costo di € 6 intero;– Galleria Spada avrà il costo di € 6 intero; Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per i giovani sino a 25 anni presso: – il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali avrà un costo pari a € 2;– Galleria Spada avrà un costo pari a € 2. Al pari di quanto previsto per l’accesso ai musei e luoghi della cultura, sono esentate dal pagamento le seguenti categorie di legge: – i minori di anni 18;– le categorie protette di cui alla L. 68/1999 e s.m.i.;– i docenti accompagnatori delle scolaresche; Resterà invariato il diritto all’accesso gratuito per le categorie di cui al Decreto n. 507/1997 e s.m.i. Scarica il DECRETO
Decreto variazione importo titolo ingresso Castel Sant’Angelo
In ottemperanza alle disposizioni citate nel Decreto allegato, si dispone che dal 16 dicembre 2023 l’ingresso al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo avrà il costo di € 13 intero. Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per i giovani sino a 25 anni sarà pari a € 2. Al pari di quanto previsto per l’accesso ai musei e luoghi della cultura, sono esentate dal pagamento le seguenti categorie di legge: – i minori di anni 18; – le categorie protette di cui alla L. 68/1999 e s.m.i.; – i docenti accompagnatori delle scolaresche. Resterà invariato il diritto all’accesso gratuito per le categorie di cui al Decreto n. 507/1997 e s.m.i. Scarica il DECRETO
Carolina Lombardi, “Discursus/Narrazione 5”. Installazione site specific al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Dal 21 dicembre 2023 al 16 febbraio 2024 sarà ospitata presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo l’installazione di Carolina Lombardi “Discursus/Narrazione 5” in sinergia con il progetto Ricamando il caos in mostra negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen di Roma fino al 16 febbraio 2024, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini. “Discursus/Narrazione 5” è un’installazione luminosa site specific che condivide con le venti opere luminose esposte al Museo Andersen la medesima poetica, inscritta nel solco della teoria della complessità e del caos. Anche qui il filo che compone le immagini crea trame e merletti intessuti di luce ed è costituito da un testo scritto da cui filtra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordano strutture naturali, barriere coralline, reti neurali, nonché la grande ragnatela cosmica. Spiega Carolina Lombardi: “Discursus/Narrazione 5” è il titolo dell’opera in riferimento all’etimologia della parola Discursus evidenziata dal filosofo Carlo Sini in Inizio, testo del 2016. “[…] Non è privo di interesse che proprio questi siano i significati della parola “discorso” – scrive Carlo Sini – Discursus nomina infatti l’intreccio, l’aggiramento, l’attorcigliamento; solo di conseguenza significa anche il discorso, la conversazione. […] Si potrebbe dire che ognuno di noi è un corpo costituito da un intreccio infinito di corpi in relazione con altri corpi a loro volta infinitamente intrecciati. […] Noi siamo nell’intreccio e un nodo dell’intreccio, ovvero una sua occasione”. “Il mio intento – sottolinea l’Artista – è di ricucire con il filo provocatorio delle trame testuali ambiti rimasti per lungo tempo separati” e cita in questo caso lo scienziato Ilya Prigogine in La fine delle certezze: “Stiamo assistendo all’emergere di una scienza che non si limita più a studiare situazioni semplificate, idealizzate, ma che ci mette di fronte alla complessità del mondo reale: una scienza che consente alla creatività umana di vivere se stessa come l’espressione singolare di un carattere fondamentale che è comune a tutti i livelli di natura”. L’opera site specific si colloca in fondo alla rampa diametrale ed è in linea con la precedente installazione a cura di Federico Lardera ed Egidio Senatore “La porta magica”. Anche nel caso di “Discursus/Narrazione 5” la porta diviene soglia, passaggio, transito, riferiti tuttavia non più alla trasmutazione alchemica dal bronzo in oro bensì all’energia relazionale (luce) generata dai concatenamenti, dagli incontri, da qualsiasi forma di comunicazione/messaggio in una realtà interconnessa. “Le reti alludono ai sistemi complessi, non lineari, dinamici, sempre in bilico tra ordine e disordine, tra regolarità e caos, struttura e cambiamento di fase. Come per ogni evento abitano la linea di confine, si fanno ponte tra noi e il mondo, tra passato e presente, tra soggetto e oggetto, in un costante rimando. I testi, volutamente privi della propria natura concettuale, sono trasformati in un nonsense. Mi astengo infatti dall’imporre alcun significato particolare, desidero piuttosto dare spazio alla suggestione visiva, alle intricate e molteplici geometrie frattali, alla trama relazionale che unisce, all’orizzontalità che annulla le gerarchie, abolisce qualsiasi supremazia ideologica o di genere” (C. Lombardi). “Le installazioni della Lombardi sono come le tele di Penelope, infinite e continue danno vita ad una partitura incompiuta. Più musicale che narrativa l’esperienza che invitano a compiere non si traduce in alcuna storia da raccontare esprimendo il lento fluire, il riverberare della luce che dà forza e vigore alle sottili filigrane, agli intrecci leggeri che si sovrappongono, si intersecano allontanandosi e avvicinandosi, creando labirinti e circuiti. […] Come le grandi tele di Jackson Pollock quelle della Lombardi esprimono lo slancio verso il sublime, quel senso di stupore e terrore insieme di fronte alla grandezza, potenza e imprevedibilità̀ della natura” (M.G. Di Monte). L’Artista, scrive il co-curatore Gabriele Simongini, “tessitrice paziente e sensibile, connette la scienza con l’ecologia e con l’attenzione laicamente spirituale verso la riscoperta di un’umanità che non tenda ad affermarsi come tirannica dominatrice e predatrice ma come semplice coabitante del pianeta Terra, per sentirsi parte integrante di un universo in cui ricercare una nuova armonia.” Secondo Valerio Eletti, Presidente del Complexity Education Project, “[…] Carolina ricama sistemi complessi: fa interagire tra di loro piani visivi paralleli, senza gerarchia, giocando con le lettere e la luce, con lo spazio e con una pluralità̀ di territori interrelati. Pochi sono gli artisti che hanno saputo penetrare così a fondo nel contesto cognitivo e percettivo in cui si dipanano le teorie e le pratiche dei sistemi complessi”. Sorprendente l’anagramma delle 16 lettere che costituiscono il nome e cognome dell’Artista CAROLINA LOMBARDI: RICAMAR IL BANDOLO o ancora: RICAMAN LI AL BORDO, riferito alla melma policefala, o ancora: LAB: RICAMANDO ORLI. Il tema della sua ricerca era già inscritto nel nome. Scarica il comunicato stampa Scarica la locandina