I capolavori del Seicento
Durata
Mezza giornata – 1 giorno, tenendo conto della villa.
Praticabilità
L’itinerario risulta comodo e accessibile. La strada che collega i due musei può essere percorsa a piedi in 10 minuti circa. Nello stesso tempo, è possibile usufruire anche del trasporto pubblico (autobus 910 e 52).
Descrizione itinerario
L’itinerario propone di tracciare, idealmente, il percorso storico e temporale di un capolavoro appartenente alla collezione statuaria dell’antica villa Ludovisia, fatta costruire dal cardinal nepote di papa Gregorio XV Boncompagni, Ludovico Ludovisi a partire dal 1616, e ubicata in un vasto territorio nei pressi di Porta Pinciana. Della grandiosa villa seicentesca rimangono visibili gli scorci del parco rappresentati sui dipinti murari del Salone delle vedute del museo Boncompagni Ludovisi. Fu proprio per omaggiare il cardinale Ludovico Ludovisi che Scipione Borghese, cardinal nepote del precedente papa Paolo V, gli donò, nel 1622, la scultura “Ratto di Proserpina” di Gianlorenzo Bernini. Questo capolavoro del barocco rimase nelle collezioni della famiglia Boncompagni Ludovisi fino alla fine dell’Ottocento, quando la villa fu demolita e lottizzata. Il gruppo scultoreo fu trasferito presso Palazzo Margherita, sito in via Veneto che prende il nome dalla Regina, consorte di Umberto I, che ne fece la sua residenza ufficiale dopo la morte del marito. Nel 1908 il “Ratto di Proserpina” venne acquistato dallo Stato che lo destinò alla Galleria Borghese, dove è tutt’ora esposto. Capolavoro indiscusso del genio berniniano, che lo realizzò poco più che ventenne, il gruppo scultoreo sfida i limiti fisici del marmo consacrando un nuovo linguaggio espressivo in cui l’imitazione della natura è raggiunta attraverso la straordinaria resa materica delle diverse superfici e il dinamismo dei corpi.
Musei coinvolti
Museo Boncompagni Ludovisi, Galleria Borghese.
Geo localizzazione
Via Boncompagni, 18 – Piazzale Scipione Borghese
Eventuale biglietto integrato
No