dal 24 ottobre 2022 al Pantheon l’installazione Star Sphere di Jens W. Beyrich.

Dal 24 ottobre 2022 al 30 gennaio 2023 l’aula del Pantheon ospiterà l’installazione Star Sphere di Jens W. Beyrich. Jens W. Beyrich nasce a Sorengo nel Canton Ticino; laureatosi in ingegneria numerica all’Università a Karlsruhe, prende successivamente il diploma MBA all’INSEAD a Fontainebleau. La passione per l’arte principia nel 2012, quando comincia a sviluppare e approfondire il concetto della “ipersimmetria”. Nel 2013 inaugura la prima mostra personale in Cork Street a Londra mentre la prima in assoluto in un museo di arte giunge nel 2016, al Kunstmuseum Liechtenstein.Del 2017 la personale al Chiostro del Bramante e Circolo del Ministero degli Esteri lo porta a Roma, mentre nel 2019 partecipa alla 58 Biennale di Venezia (Padiglione della Repubblica di San Marino).Le opere di Jens W. Beyrich nascono da una raffinata passione per il collezionismo di arte e antichità che lo porta a sviluppare processi di ricerca artistica complessi, partendo da veri e propri sistemi di equazioni matematiche. Questo processo scientifico diviene per Beyrich una base universale che dalla scienza e dalla filosofia giunge all’astrazione artistica.Strutture geometriche con elementi regolari, simmetrici, ripetitivi si differenziano soltanto per la distribuzione asimmetrica del colore. Semplici sistemi esagonali con tre colori abbinati ma non appaiati, con le quali Beyrich sviluppa elementi stellari distinguibili che si possono poi disporre su superfici rettangolari, anelli concentrici, sfere e poliedri, fino a raggiungere 10 alla 126 variazioni differenti.I procedimenti combinati di stampa e l’impiego di tecniche di produzione ad alta precisione danno vita a grafiche e sculture dall’ambizione estetica e con straordinarie proprietà strutturali come la Star Sphere che Jens W. Beyrich ha concepito per il Pantheon. Un’opera che possiamo quindi senz’altro definire site specific.Il Pantheon è la prima costruzione mai concepita come un volume esattamente sferico inscritto in un corpo cilindrico; nel contempo la Star Sphere rappresenta una complessa geometria che rinnova la purezza formale della sfera del tempio, sintetizzando nella sua integrità e raffinatezza il concetto dell’infinito perpetuarsi della bellezza nella serialità dei processi algebrici e matematici.Scrive Beyrich: “esiste un messaggio filosofico nell’opera concepita: il Pantheon come tempio, luogo di culto, è manifestazione della massima capacità intellettuale in costruzione e perfezione di architettura come devozione e la Star Sphere si presenta come allegoria per lo spirito del tempo contemporaneo, presentando, con le sue stelle tutte diverse, la visione di integrazione degli individui in armonia perfetta intorno al mondo”. Il messaggio della Star Sphere diviene quindi universale in quanto, nella sua pura geometrica astrazione, richiama simbolicamente il bisogno di unità tra i popoli di tutto il mondo, come suggerito dal reiterarsi infinito delle forme pure cromaticamente combinate a definire la forma sferica finale.Esiste inoltre un messaggio cosmico, continua l’artista: “l’architettura del Pantheon è precisamente orientata per includere fenomeni cosmici (luce solare tra la cupola e l’aula centrale). La Star Sphere ha innumerevoli possibilità di posizionamento delle sue 60 stelle che sono (assimilabili ad) atomi nell’universo”.Anche da un punto di vista costruttivo l’artista parla di pura assonanza tra l’arditezza costruttiva del Pantheon e la Star Sphere che, da pochi anni, è possibile costruire in metallo anodizzato assemblato con viti e fissaggi a scomparsa nonostante i suoi circa 500 pezzi sferici da combinare, con un diametro totale di 2,60 metri a dispetto dei 44 metri della cupola del tempio.L’opera concepita per il Pantheon, conclude Jens W. Beyrich, “promuove la continuità dell’avanguardia italiana nell’arte e nell’architettura: dall’antichità del monumento, passando per il rinascimento con Raffaello, Leonardo, Michelangelo, fino all’arte contemporanea di Brancusi, Balla, Fontana”   scarica il COMUNICATO STAMPA

dal 26 ottobre 2022 al Museo Andersen la mostra “Mute Desire (desiderio sommerso)”

Si aprirà al pubblico il 26 ottobre 2022 la mostra Mute Desire (desiderio sommerso) di Karmen Corak e Philippe Adrien al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della Città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi.L’esposizione, a cura di Maria Giuseppina Di Monte, è patrocinata dall’Ambasciata Slovena in Italia e si inserisce nel programma della settima edizione di Rome Art Week (24-29 ottobre 2022).La mostra presenta i lavori che l’artista italo-slovena Karmen Corak e l’artista francese Philippe Adrien hanno realizzato proseguendo nel filone principale della loro ricerca, che affonda le proprie radici nella visione del paesaggio come luogo in cui ritrovarsi e ritrovare la propria dimensione intima, esplorando il mondo circostante all’insegna di un desiderio mai sopito di spiritualità nella e con la natura.La mostra presenta dodici fotografie dell’artista Corak insieme a quattro sculture in vetro fuso di Philippe Adrien accomunate dal desiderio di rappresentare un paesaggio introspettivo, sommerso, che ciascun medium rende sensibilmente percettibile, rivelando in ogni lavoro qualcosa di sé, della propria anima. Il paesaggio dell’anima è intessuto di nostalgie e di sogni, di timori e di aspirazioni, ma anche “l’occhio e lo spirito”, per citare un famoso e alquanto noto testo di Merleau Ponty dall’omonimo titolo.Un percorso lungo quello dei due artisti, la prima fotografa e l’altro designer e scultore che in questo viaggio incontrano Hendrik Andersen, al quale il museo è dedicato e che è stato sempre affascinato dal paesaggio americano prima e italiano poi, ritratto in diverse tele ora esposte nella mostra al primo piano del museo che restituisce anch’essa una dimensione privata e intima dello scultore.Un desiderio che diventa dialogo fra gli artisti contemporanei ed Hendrik in quella che fu la sua casa, pensata dallo stesso scultore come centro di dibattito, di incontri e di scambi che prendono forma in questo luogo che si presenta al pubblico come laboratorio, centro di discussione e racconto comune di una storia che procede restando ancora alla sua tradizione e alle sue radici. KARMEN CORAK Nata in Slovenia Karmen Corak è un’artista italiana che vive tra Venezia e Roma. Ha studiato Arti Grafiche in Croazia e Conservazione e Restauro di opere d’arte su carta in Italia, Giappone e Austria. Ha frequentato workshop di fotografia con Rinko Kawauchi e Hans-Christian Schink. Ha partecipato a mostre collettive e personali in Croazia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Russia, Slovenia, Spagna, Ungheria e Stati Uniti, ricevendo premi internazionali come il Fine Art Photography a Parigi, Malaga e Berlino. Alcune sue opere sono in collezioni pubbliche in Italia e Giappone. Dal 2001 al 2018 Karmen Corak è stata responsabile della conservazione della carta presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma collaborando anche con il MAXXI. Ha sviluppato progetti di mostre d’arte contemporanea per istituzioni pubbliche e private. Negli ultimi quattro anni ha lavorato presso il dipartimento di conservazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e attualmente presso l’Istituto Nazionale della Grafica di Roma. PHILIPPE ADRIEN Nato in Belgio, vive e lavora tra Marsiglia, Roma e Venezia. Ha studiato alla HEC Business School di Parigi. Un tempo artista tessile, ha creato la sua azienda di moda e ha sviluppato questa attività a livello internazionale fino a tornare nel suo studio d’artista. Come artista visivo che padroneggia un’ampia varietà di tecniche, è rimasto affascinato dal vetro antico, grezzo, della sua opacità e durezza, e ha cominciato a realizzare le sculture con la tecnica di vetro fuso. La sua esplorazione creativa più recente è stata presso la Fondazione Berengo sull’isola di Murano. scarica il COMUNICATO STAMPA Karmen Corak – Philippe Adrien Mute Desire  (desiderio sommerso) Mostra a cura di Maria Giuseppina Di Monte Inaugurazione 25 ottobre ore 17.00 Apertura al pubblico 26 ottobre – 2 dicembre 2022

“Hendrik Christian Andersen. Una biografia italo-americana” – Prorogata al 20 ottobre 2023

Si è aperta al pubblico in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2022 l’esposizione Hendrik Christian Andersen. Una biografia italo-americana al Museo Hendrik Christian Andersen. Il nuovo allestimento, curato da Maria Giuseppina di Monte con Valentina Filamingo, resterà aperto fino al 5 marzo 2023 ripercorrendo il viaggio italiano di Hendrik Christian Andersen e la scelta di Villa Helene a Roma come sua stabile dimora dal 1925 circa al 1940, data della morte dell’artista. Il percorso espositivo si divide in quattro sezioni, ognuna delle quali rappresenta una tappa o un aspetto della vita degli Andersen, famiglia di artisti originaria della Norvegia, emigrata presto negli Stati Uniti e stabilitasi infine a Roma. Sulla base delle foto d’archivio è stato possibile ricostruire l’interno del primo piano dello studio-abitazione, oggetto della prima sezione della mostra “Andersen e la sua dimora” che introduce il visitatore nella casa museo ovvero negli ambienti del piano nobile abitato dalla famiglia e filologicamente riallestito con arredi, suppellettili, dipinti e sculture originali così come si presentava all’epoca in cui la famiglia risiedeva a Roma. La seconda sezione intitolata “La grande utopia” presenta progetti, disegni e fotografie del Centro Mondiale di Comunicazione che Hendrik non vide mai realizzato ma di cui oggi molto è visibile all’interno del suo atelier, nonché del progetto relativo al Museo di scultura all’aperto che avrebbe dovuto essere collocato a Valle Giulia e non fu mai eseguito. In un’apposita vetrina è esposto il volume del “World Centre of Communication”, edito a Parigi nel 1913 a cura di Hendrik Andersen e Ernest Hébrard. Nella terza sezione “Gli affetti” è ospitata una selezione di dipinti e sculture che rappresentano i membri della famiglia, il fratello Andreas, la modella nonché sorella adottiva Lucia Lice, la mamma Helene, il fratello minore Arthur e soprattutto l’adorata cognata Olivia Cushing e suo fratello Howard. L’ultima sezione “La cerchia di amici” è infine dedicata al gruppo di amici che frequentavano casa Andersen e condividevano le idee e le aspirazioni dell’artista. Intellettuali, artisti, filantropi, giornalisti con i quali Hendrik e la famiglia intrattenne rapporti di amicizia e di scambio: primo fra tutti Henry James che Hendrik Andersen conobbe proprio a Roma a casa di Maud Howe, la scrittrice americana figlia di Julia Ward Howe, nota per il suo impegno pacifista e per la lotta per i diritti delle donne. Questa sezione è dedicata a mettere in luce le idee che animavano la ristretta ma affiatata cerchia, l’impeto culturale e l’impegno sociale. L’esposizione rappresenta nel complesso un’occasione per il pubblico di vedere esposti dipinti, disegni e sculture di piccolo formato, mobili e suppellettili conservati nei depositi e oggetto di un recente e accurato restauro. L’opportunità di fare un viaggio approfondito non solo nella vita dell’artista Hendrik Christian Andersen ma anche nel fervore della Roma della prima metà del XX secolo. Apertura: dal martedì alla domenica, ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00) ———– LA MOSTRA E’ STATA PROROGATA AL 30 SETTEMBRE 2023 ———– scarica il COMUNICATO STAMPA

al Museo Boncompagni Ludovisi il percorso espositivo “Il gioiello nella moda e nell’arte” – fino al 30 ottobre

All’interno degli spazi espositivi del Museo Boncompagni Ludovisi si snoda un racconto di storia della moda tra abiti, gioielli e ritratti dipinti, molti dei quali sottolineano lo stretto legame iconico tra gioiello e moda. Il tema prevalentemente affrontato nei dipinti è quello del “ritratto” (al femminile), il cui significato etimologico, storico letterario e sociale, è accompagnato da molte variazioni dai presupposti culturali e dalle destinazioni, che hanno sostenuto fin dall’antichità e lungo i secoli, dalle funzioni e dai contenuti di ampio respiro culturale. I gioielli in questi dipinti identificano il carattere e la personalità del personaggio ritratto, definendone lo stato sociale, come è tradizione fin dall’antichità. L’iter espositivo mette in luce gli elementi cruciali nella storia del gioiello come elemento determinante nel riconoscimento della figura ritratta, status symbol di un amore eterno (Philip Laszlo, Alice Blanceflor de Bildt, 1925), elemento accessorio porta fortuna (Giovanni Vagnetti, Fattoressa di Anghiari, 1935 e Marcella Caja, La Ciociara, 1937), rappresentazione sia di bellezza sia di magia legato al significato intrinseco delle pietre preziose e delle perle (Cipriano Efisio Oppo, Ritratto della fidanzata, 1920; Giacomo Balla, La Bionbruna, 1926). Esemplari sono i gioielli e i monili esposti che concretamente trattano l’evoluzione della tecnica e della moda: i collier e i bracciali, anche le catene di materiale non pregiato, di stile americano che rimandano al momento di protesta degli anni Sessanta, in cui i gioielli costituivano un emblema di ribellione proprio nel loro essere antiestetici. Significativo è l’uso elegante e raffinato di materiali alternativi all’oro (i bracciali di finte perle in vetro e fiori di stoffa e cera). Infine di raro pregio sono le sperimentazioni tecnologiche ed esecutive anni Settanta di Alberto Giorgi e Umberto Mastroianni, o ancora il revival dell’orientalismo con il pendente a forma di croce con ametista.La storia del gioiello al Museo si conclude con il Libro d’artista di Joseph Pace, Flowers#2, 2010, (carta, cartone ritagliati, pigmenti dorato, bijoux, lamina dorata), gioiello teosofico, tra amuleto e simbolo esistenziale, concludendo o meglio riaprendo alle prospettive dei gioielli moderni tra lusso dei brand e serialità di marca. Il percorso museale è curato da Matilde Amaturo con Valentina Filamingo. Durata: 24 settembre – 30 ottobre 2022dal martedì alla domenica, ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00) scarica il COMUNICATO STAMPA Museo Boncompagni LudovisiVia Boncompagni, 1800187 Roma, ItaliaTel. +39 06 42824074

Al Pantheon; Drawing on History_Disegnare con la Storia – mostra prorogata fino al 5.2.2023

Avviso al pubblico: la mostra è prorogata fino al 5 febbraio 2023 La Direzione dei Musei Statali della città di Roma e il Pantheon presentano Drawing on History_Disegnare con la Storia. Stirling, Wilford and Associates 1980-2000. Pantheon, Basilica di Nettuno, 24 Settembre_28 Dicembre 2022 Mostra a cura di Marco Iuliano e Gabriella Musto con Antonello Alici e James Jones  In collaborazione con l’Università di Liverpool, la British School at Rome, 20th Century Society, Drawing Matter e Sheppard Robson, la Direzione dei Musei statali della Città di Roma e la Direzione del Pantheon propongono la Mostra: Drawing on History_Disegnare con la Storia. Stirling, Wilford and Associates 1980-2000. Otto progetti internazionali raccontano la natura collaborativa dello studio di Stirling, Wilford and Associates e ne ripercorrono il processo creativo attraverso le differenti tecniche del disegno, dallo schizzo agli elaborati esecutivi. Procedimenti affinati nel corso dei secoli, prima che l’avvento di nuove tecnologie modificasse significativamente strumenti e ritmi di lavoro. Si offre al pubblico l’opportunità di osservare l’attività quotidiana di uno fra i più influenti laboratori di architettura del ventesimo secolo: dopo i celebri progetti per Leicester, Cambridge e Oxford, gli esperimenti high-tech e i musei in Germania, sono concepite le opere esposte in mostra, chiara espressione di una ‘monumentalità informale’ per usare le parole dello stesso Stirling. Il percorso espositivo – curato da Marco Iuliano e Gabriella Musto con Antonello Alici e James Jones, realizzato anche grazie al contributo dello sponsor tecnico American Express – esplora paradigmi fondanti del pensare architettura, messi in evidenza per avvicinare il visitatore all’articolato mondo della progettazione. Ciascuno dei lavori selezionati è pertanto associato a un principio progettuale: il genius loci, la sequenza, la composizione, ad esempio. Principi che rendono una generica costruzione Architettura e che meritano ancora più considerazione ai nostri giorni, in un contesto costruito che si presenta sempre più anonimo e banale. La Mostra è ospitata eccezionalmente negli spazi inediti che dalla Cappella di Santa Maria ad Martyres raggiungono gli ambienti della Basilica di Nettuno. All’attualità di Stirling, Wilford e Associati fa da contrappunto l’universalità del Pantheon, modello senza tempo che racchiude tutti i principi elencati nel corso della mostra. Pantheon che, quindi, dialoga con la cultura architettonica contemporanea, scoprendosi anche e per la prima volta nei suoi ambienti fino ad ora nascosti al grande pubblico. Le visite si svolgeranno rigorosamente su prenotazione, da effettuare inviando una mail all’indirizzo dms-rm.pantheon@cultura.gov.it o telefonicamente al numero: 06 68300230. I percorsi guidati sono previsti il sabato mattina alle ore 10.00, la domenica pomeriggio alle ore 16.00 e il giovedì alle ore 10.00 e alle ore 16.00, per un massimo di 25 persone per ciascuna visita guidata.

dal 16 al 30 luglio la rassegna ‘Effetto notte’

Anche quest’anno si rinnova la storica rassegna cinematografica a ingresso gratuito Effetto Notte (dal 16 al 30 luglio) promossa dal Centro Sperimentale di Cinematografia d’intesa con la Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Roma, la Direzione Musei Statali della Città di Roma con il MNSM Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e il Museo Storico Dei Granatieri di Sardegna, Roma. 15 giorni all’insegna del cinema italiano di ieri, oggi e domani, con un omaggio speciale al grande scenografo Andrea Crisanti. Tra gli ospiti Matteo Garrone, Ferzan Ozpetek e Paolo Sorrentino. Effetto Notte non è però solo cinema: accanto alle proiezioni, spazio alla musica con un ricco programma di concerti a cura di Sonia Martone e Bruno Camarota e visite guidate allo splendido complesso archeologico di Santa Croce in Gerusalemme a cura della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Le visite guidate alle aree archeologiche del comprensorio di S. Croce in Gerusalemme saranno a cura delle dottoresse Simona Morretta e Anna De Santis della Soprintendenza Speciale di Roma. L’appuntamento è all’ingresso del comprensorio, dove si trova la sbarra, superato l’accesso al Museo della Fanteria; sarà inoltre allestita una mostra di bozzetti del maestro Andrea Crisanti curata dello scenografo e tutor del corso di scenografia al CSC Carlo Rescigno. IL PROGRAMMA Sabato 16 luglioore 19.30ConcertoOrchestra da Camera FiorentinaOmaggio al Cinema Italiano Direttore e arrangiatore Maestro Giuseppe LanzettaPianista Fernando Diaz, Tromba Raffaele Chieli ore 21.30Giuseppe Lanci presenta NOSTALGHIA di Andrei Tarkovskij, 1983, URSS – Italia, 125′proiezione preceduta da “Notte romana” di Valerio Ferrara, 2021, Italia, 12’22” Domenica 17 luglioore 17.30Concerto“AROUND THE CLOCK “Elena Maria Gaia Castini , ArpaConcerto inserito nel progetto Attraverso i Suoni – A.Gi.Mus. Sistema Futuro ore 19.30Concerto“ORCHESTRA INCLUSIVA EUTERPE”Note di solidarietàConcerto diretto dal Maestro Tommaso LiuzziIn collaborazione con A.Gi.Mus. ore 21.30SALTO NEL VUOTO di Marco Bellocchio, 1980, Italia – Francia, 119′proiezione preceduta da “Le variabili dipendenti” di Lorenzo Tardella, 2022, Italia, 15’29” Lunedì 18 luglioore 19.30Quintetto dell’Orchestra da Camera FiorentinaDamiano Tognetti e Riccardo Capanni VioliniViole Leonardo Bartali e Flaminia ZanelliVioloncello Iacopo Luciani, Sandra Bacci ore 21.30CADAVERI ECCELLENTI di Francesco Rosi, 1976, Italia – Francia, 122′proiezione preceduta da “L’avversario” di Federico Russotto, 2021, Italia, 17’39” Martedì 19 luglioore 19,30ConcertoORKEXTRAOrchestra Giovanile del I MunicipioConcerto diretto dal Maestro Maurizio Schifitto ore 21.30PINOCCHIO di Matteo Garrone, 2019, Italia – Francia, 125′ proiezione preceduta da “Graziano e la giraffa” di Fabio Orlando, Tommaso Zerbi, 2022, Italia, 6’35” Mercoledì 20 luglioore 19.30ConcertoDuo LatinAmericandoRoberto Cilona , Flauto – Massimo Aureli, Chitarra a 7 corde In collaborazione con A.Gi.Mus. ore 21.30È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino, 2021, Italia – Stati Uniti d’America, 130′proiezione preceduta da “Raices” di Maddalena Brozzi, Laura Cagnoni, Sara Moschini, 2022, Italia, 7’30” Giovedì 21 luglioore 19.30ConcertoWine not groupContemporary JazzFabrizio Ruggiero, chitarra – Francesco Mattera, batteria – Luigi Didomenicantonio, basso – Andrea Prestia, basso ore 21.30L’OSPITE di Duccio Chiarini, 2018, Italia – Svizzera – Francia, 94′proiezione preceduta da “Margherita” di Alice Murgia, 2020, Italia, 21’42” Venerdì 22 luglioore 19.30Concerto pittorico di MAU , Maurizio Fioretti , Musico Pittore“Il suono della Linea, la Forma ed il Colore della Musica”In collaborazione con A.Gi.Mus. ore 21.30IDENTIFICAZIONE DI UNA DONNA di Michelangelo Antonioni, 1982, Italia – 128’proiezione preceduta da “Terra dei padri” di Francesco Di Gioia, 2021, Italia, 11’24” Sabato 23 lugliodalle 17.00OndeArte e attività performative attraverso il linguaggio universale della musica in grado di abbattere muri e costruire ponti.In collaborazione con l’associazione Fame di Libri Sete di Arteore 19.30Concerto della banda dei Granatieri ore 21.30LA FINESTRA DI FRONTE di Ferzan Ozpetek, 2003, Italia – Regno Unito – Turchia – Portogallo, 99′proiezione preceduta da “Caravaggio 107” di Antonio Turco, 26’51” Domenica 24 lugliodalle 17.00OndeArte e attività performative attraverso il linguaggio universale della musica in grado di abbattere muri e costruire ponti.In collaborazione con l’associazione Fame di Libri Sete di Arte ore 21.30UNA PURA FORMALITÀ di Giuseppe Tornatore, 1994, Italia – Francia, 111′proiezione preceduta da “Giochi” di Simone Bozzelli, 2021, Italia, 19’29” Lunedì 25 luglioore 21.30PALAZZO DI GIUSTIZIA di Chiara Bellosi, 2020, Italia – Svizzera, 84′proiezione preceduta da “Pupus” di Miriam Cossu Sparagano Ferraye, Italia, 32’07” Martedì 26 luglioore 19.30ConcertoIl cammino della Chitarra nella Storia della MusicaConcerto del Maestro Michele GreciIn collaborazione con A.Gi.Mus. ore 21.30MARTIN EDEN di Pietro Marcello, 2019, Italia – Francia, 129′proiezione preceduta da “Ninnaò” di Ernesto M. Censori, 2020, Italia, 19’20” Mercoledì 27 luglioore 19.30Concerto della Banda dei Granatieri ore 21.30IL TRADITORE di Marco Bellocchio, 2019, Italia – Francia – Brasile – Germania, 148′proiezione preceduta da “Fly High” di Giuseppina Fais, Lorenzo Pappa Monteforte, Kevin Rosso, Yagiz Tunceli, 2022, Italia, 7’ Giovedì 28 luglioore 21.30GIÙ LA TESTA di Sergio Leone, 1971, Italia, 157′ Venerdì 29 luglioore 21.30QUI RIDO IO di Mario Martone, 2021, Italia – Spagna, 132′proiezione preceduta da “En rang par deux” di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini, 2020, Italia, 7’ Sabato 30 luglioore 19.30ConcertoOrchestra da Camera FiorentinaLe più celebri colonne sonore del cinema di animazioneDirettore e arrangiatore Maestro Giuseppe Lanzetta ore 21.30BOROTALCO di Carlo Verdone, 1982, Italia, 101′proiezione preceduta da “Ai bambini piace nascondersi” di Angela Norelli, 2021, Italia, 15’23” MODALITÀ DI INGRESSOLe proiezioni sono gratuite e l’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.  

Festa della Musica alla Galleria Spada -“Ut Musica Pictura: Didone e altre suggestioni barocche”

In occasione della 28esima edizione della Festa della Musica, la Galleria Spada apre in via straordinaria al pubblico nella sua giornata di chiusura settimanale per proporre una serie di sonate barocche ispirate alla propria collezione di pittura. In particolare, le composizioni musicali scelte per quest’occasione sono messe in relazione diretta con alcune grandi e celebri tele conservate nella collezione dei Cardinali Spada, quali La morte di Didone di Giovan Francesco Guerrieri e Il Sacrificio di Mirtillo di Nicolò Tornioli. Derivate a loro volta da testi letterari classici e contemporanei, quali l’Eneide di Virgilio e il Pastor Fido di Giovan Battista Guarini, sia l’epica storia della regina Didone che le vicende amorose di Amarilli e Mirtillo hanno trovato nel corso del Seicento un’importante espressione tanto nella musica che nella pittura.Il trio, composto da flauto traversiere, tiorba e viola da gamba, eseguirà musiche indicative dell’influenza esercitata delle più note opere maggiori dedicate alla regina Didone com’è, ad esempio, nel caso della Sonata RV 50 in mi min. di Vivaldi, oppure esemplificative, attraverso l’utilizzo di ritmi quali la musetta di Delavigne, del gusto per il clima pastorale diffuso dalla letteratura e dalla pittura. Esecutori: M.o Enrico Casularo, flauto traversiere; Edoardo Blasetti, tiorba; Kinga Sadzinska, viola da gamba. Coordinamento: A.Gi.Mus. Concerto 21 giugno ore 17.30 Nel biglietto del concerto è compreso l’accesso alla Galleria e la visita del Giardino Segreto, dove si trova la stupefacente invenzione architettonica realizzata dall’architetto Francesco Borromini nel 1653, ovvero la Colonnata prospettica.La prenotazione è obbligatoria al numero 06.6832409 (martedì chiuso). Durata: 1 ora ca.

dal 17 al 19 giugno “Racconti di archeologia: dagli Horti Sallustiani al Villino Boncompagni Ludovisi”

In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia dal 17 al 19 giugno, il Museo Boncompagni Ludovisi dedicherà delle visite tematiche gratuite al passato “archeologico” del Villino Boncompagni Ludovisi. Quale passato remoto nasconde il Villino? Oggi è un prezioso scrigno del tempo per i secoli XIX e XX. Ma se ci immergiamo fra le sue collezioni e nella sua storia, ci avvolgerà un’atmosfera ben più lontana, che affonda le radici nella Roma antica. Proprio qui- dove oggi sorge il Museo per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX- erano una parte dei lussuosi Horti Sallustiani, tra i più grandi e ricchi giardini del mondo romano. Possiamo immaginarne solo in parte lo splendore attraverso le poche tracce rimaste. Un eco degli Horti sopravvisse attraverso la sfarzosa Villa Ludovisia e aleggia ancora all’interno del Villino Boncompagni Ludovisi… ne sveleremo le tracce grazie ad un itinerario speciale in compagnia di un archeologo. visite guidate gratuite a cura di Alba Serino – max 25 persone a visita – prenotazione telefonica obbligatoriavenerdì 17 giugno ore 17.30 (visita in italiano)sabato 18 giugno ore 17.30 (visita in italiano)domenica 19 giugno ore 17.00 (visita in italiano)domenica 19 giugno ore 18.00 (visita in inglese) CONTATTI:Tel.: +39 06 42824074Mail: dms-rm.museoboncompagni@beniculturali.it

A Castel Sant’Angelo inaugura la mostra “Roma città del Giubileo – Trasformazioni ed evoluzioni di una città negli Anni Santi”

Il 24 maggio presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo apre al pubblico la mostra dal titolo: “ROMA CITTA’ DEL GIUBILEO – Trasformazioni ed evoluzioni di una città negli Anni Santi”.L’Evento, ideato ed organizzato dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma presieduto da Giuseppe Lepore in sinergia con la Direzione dei Musei Statali della città di Roma e del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo diretti da Mariastella Margozzi, ed alla cui realizzazione hanno contribuito anche i docenti del corso di laurea in Architettura e Design Industriale dell’Università San Raffaele Roma, oggi è di particolare attualità soprattutto in questo momento storico, che oltre alla grande difficoltà post-pandemica, il conflitto russo-ucraino sta generando nell’opinione pubblica mondiale un grandissimo senso di disagio nel vivere la quotidianità.Oggi più che mai il mondo ha bisogno di speranza. L’emergenza sanitaria internazionale ed echi di conflitti turbano le nostre coscienze sempre più segnate e smarrite. Ecco perché è importante dare un segno concreto di ripartenza, speranza per il futuro e soprattutto pace. Il prossimo Giubileo del 2025 è quindi un’occasione per svegliare le coscienze di tutti, un momento di riflessione e stimolo per costruire un futuro di fratellanza e pace. La mostra, “Roma città del Giubileo”, realizzata con il patrocinio del MINISTERO DEL TURISMO, della REGIONE LAZIO e con il sostegno dell’Università San Raffaele Roma, Intesa Sanpaolo, Terna S.p.a. il Consorzio LGA Service, Italpol e Pernice Editori è stata pensata non solo per illustrare al grande pubblico la nascita e l’evoluzione di questo grande evento religioso e sociale attraverso i secoli e per celebrare la città che lo ospita: Roma, ma soprattutto per stimolare ad una riflessione: il Giubileo è l’occasione del riscatto morale e della rinascita spirituale.Un argomento così importante e vasto non può che essere affrontato per tematiche al fine di dare una visione la più completa possibile di come l’evento religioso abbia trasformato, non solo la città, con progetti architettonici, artistici e urbanistici, ma anche e soprattutto come abbia segnato nei secoli e in diversi momenti storici e politici la percezione del sacro e del rapporto stesso con Dio influenzando inevitabilmente la società. I temi trattati saranno quindi: La nascita del Giubileo e la sua evoluzione dal Medioevo al Rinascimento; I Papi dei Giubilei; La città si trasforma: progetti ed evoluzioni. Il Giubileo oggi: nuovi progetti e nuove speranze. Le stesse opere scelte per l’esposizione sono una testimonianza concreta di speranza per il loro valore artistico e simbolico. I ritratti papali, le grandi opere architettoniche, le allegorie e gli stessi oggetti sono stimoli per costruire un futuro più umano, ospitale e di pace. Indissolubile il legame tra Roma e il Giubileo della Chiesa Cattolica. Essi sono stati infatti occasioni per uno sviluppo urbanistico, economico, culturale e artistico della città, con interventi intrapresi negli anni precedenti e successivamente rappresentando per Roma un momento importante per la sua trasformazione ed evoluzione urbanistica. Gli interventi urbanistici riconducibili agli Anni Santi si possono distinguere in due categorie diverse: la prima è legata alla necessità di accogliere la grande affluenze di pellegrini e allo stesso tempo dare un’immagine di grandezza e magnificenza di Roma; tali progetti vengono in genere attuati negli anni immediatamente precedenti il Giubileo.La seconda tipologia è la conseguenza dell’Anno Santo e comprende tutti quegli interventi realizzati subito dopo la sua celebrazione. In sostanza quasi tutti i Giubilei sono stati delle grandi occasioni che hanno trasformato in maniera sostanziale e duratura l’aspetto di Roma. La scelta di Castel Sant’Angelo come luogo della mostra non è casuale. Esso rappresenta un luogo importante e simbolico per la storia di Roma, dal periodo romano a quello moderno e contemporaneo, e per i cittadini e pellegrini che hanno affollato la capitale della cristianità nei secoli. Lo stesso castello è un luogo chiave ed emblematico nella storia della Chiesa cattolica e dei diversi Pontefici che lo hanno vissuto, arricchito e trasformato. Il famoso “passetto”, lungo solo 800 metri e che ancora oggi collega la Città del Vaticano con il territorio italiano, è esso stesso un simbolo di unione e di continuità. ROMA CITTA’ DEL GIUBILEO – Trasformazioni ed evoluzioni di una città negli Anni Santi Roma/Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 24 Maggio al 11 Settembre 2022 Organizzazione: Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma a cura di Vincenzo Lemmo UFFICIO STAMPA: EFFECI COMUNICAZIONE –  Sergio Cerini +39 3356951224  – s.cerini@effecicomunicazione.it  INFORMAZIONI: www.castelsantangelo.beniculturali.it  SEDE: MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO – Lungotevere Castello, 50 – ROMA ORARI: dal Martedì alla Domenica dalle 9:00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18,30) APERTURA MOSTRA  AL PUBBLICO:  martedì 24 Maggio 2022 CHIUSURA AL PUBBLICO: Tutti i Lunedì  ————— Scarica il COMUNICATO STAMPA —————

Una Notte al Pantheon, itinerari alla scoperta di una storia eterna

“Benvenuti al Pantheon!  Il tempio dedicato a tutte le divinità pagane, così come ricorda il nome greco “Pan-Theos- “tutti gli Dei”.Uno dei monumenti più conosciuti al mondo, il più visitato, studiato e ammirato perché è il monumento meglio conservato dell’antica Roma. Il suo stato di conservazione è dovuto all’uso sapiente di un’eccellente tecnica costruttiva e al fatto che è stato utilizzato quasi ininterrottamente per 2000 anni”Inizia così una articolata visita guidata alla scoperta di un monumento eterno, dalla storia per molti aspetti ancora avvolta dal Mistero.Le visite saranno previste per gruppi di max 25 persone per volta e dureranno circa 20 minuti .Orari: sabato 14 maggio ore 19,00-22,00 CONTATTITel.: +39 06 68300230Website : direzionemuseistataliroma.beniculturali.it