Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura

AVVISO AL PUBBLICO: La mostra è prorogata fino al 16 febbraio 2024 Il 28 ottobre alle ore 16.30 si aprirà al pubblico la mostra “Riflessioni di Archiscultura. Fotografia Scultura Architettura”, al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna. L’esposizione, curata da Emilia Ludovici, resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2024. Quattro le sezioni che illustrano temi e momenti salienti nello sviluppo dell’artista, grazie ad un dialogo fra passato e presente che attinge dal considerevole repertorio fotografico, conservato nell’archivio. Da qui provengono le fotografie che Hendrik Andersen ha gelosamente conservato, spesso affidando gli scatti a fotografi professionisti, per immortalare le sue opere una volta terminate o mentre era a lavoro nell’atelier o nelle pause dalle fatiche del laborioso montaggio. Molte sono le fotografie di sculture esposte nella gipsoteca e nella galleria, altre sono foto di opere in deposito, esposte nel salone centrale per l’occasione e messe a confronto con quelle scattate durante laboratori e contest fotografici promossi dal museo. L’esito ha dato vita a “Il LABirinto” a cui ha partecipato anche lo staff del Museo. Punto di partenza e di arrivo dell’itinerario della mostra è un lavoro site-specific di Luigi Russo che ha realizzato un’insolita mini installazione dall’evocativo titolo “Dia-edro. La storia della vita” richiamando il valore del medium fotografico che diventa in questo caso un oggetto di design. Il tema prescelto dalla mostra è quello della scultura monumentale e di come questa viene percepita all’interno di uno spazio architettonico unico, quale può essere quello di una casa museo. Il percorso si articola in quattro sezioni cercando sempre una connessione fra passato e presente, ricerca, studio e valorizzazione del complesso patrimonio del Museo. Al termine del percorso espositivo il pubblico potrà fotografarsi accanto alla gigantografia di Hendrik Andersen in un selfie. Fa da pendant al percorso museale una sosta nel deposito. In questo spazio, che non sarà sempre accessibile, bensì visitabile secondo un calendario di visite programmate comunicate mensilmente tramite i canali ufficiali e social del Museo, sarà possibile apprezzare il grande modello della “Fontana dell’Immortalità”, un progetto di carattere architettonico e scultoreo insieme in cui Hendrik Andersen ha riprodotto in scala assai ridotta il progetto della fontana. Calendario visite: venerdì 1 dicembre 2023 ore 16.00 mercoledì 17 gennaio 2024 ore 12.00 mercoledì 14 febbraio 2024 ore 11.00 Le visite guidate al deposito della durata di un’ora circa saranno condotte dallo staff del Museo e dai restauratori della Direzione Musei statali della città di Roma. (gruppi max. 15 persone fino a esaurimento posti – non è richiesta la prenotazione) Il modello è stato appena restaurato, dopo un paziente e delicato intervento, curato dalla dottoressa Silvana Costa, coordinatrice del Laboratorio di restauro dei Musei Statali della città di Roma in collaborazione con Antonella Malintoppi e Louis Dante Pierelli. Il restauro ha riportato alla luce le tenui nuances nei toni del verde chiaro e giallo ocra e le piccole e fragili sculture che lo ornano. La mostra intende illuminare, attraverso gli scatti fotografici, le peculiarità del progetto dell’artista e al contempo svelarne i segreti, gli aspetti più intimi e riposti che la fotografia, per sua natura indagatrice e rivelatrice, riesce a far emergere. La casa museo prende vita, il passato rivive nel presente in un viaggio d’esplorazione e di conoscenza che mette in evidenza aspetti inediti e inaspettati. Preview stampa 25 ottobre ore 17.30 Opening 28 ottobre ore 16.30 Durata fino al 16 febbraio 2024 Comunicato stampa
Creatività femminile senza frontiere

Il 17 ottobre alle ore 15.00, al Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione dei Musei Statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna, si terrà il seminario “Creatività femminile senza frontiere”. L’iniziativa s’inscrive in un dibattito più ampio dedicato all’arte femminile che il Museo ha già affrontato attraverso altre manifestazioni collegate al progetto “Vite sospese” in Convenzione con l’Università di Roma Tre, tuttora in corso. Attraverso le esperienze e testimonianze delle artiste invitate, il seminario intende focalizzare l’attenzione sulle pratiche, sui traguardi e le prospettive future delle donne nel mondo dell’arte. Una delle domande alle quali si cercherà di dare risposta è appunto quella relativa alla stessa definizione ovvero: esiste un’arte femminile? E se sì in cosa si differenzia dall’arte maschile? Qual è lo specifico femminile? Cosa significa esplorare l’identità, le emozioni e le esperienze delle donne? Che rapporto c’è fra il lavoro d’artista e il ruolo delle donne nella società, nella cultura e nella famiglia? Attraverso gli interventi delle protagoniste che racconteranno la loro esperienza artistica e umana si cercherà di rispondere ai quesiti posti. Seguendo la propria vocazione e missione il Museo Hendrik Andersen ha sempre dato spazio ad attività culturali a tutto campo, rivolte al sociale e all’attualità, affrontando temi cruciali della contemporaneità come quello legato al rapporto alla dimensione di genere, al rapporto, spesso difficile, delle donne coi propri partner in un tempo, come quello in cui viviamo, travagliato e pieno di incertezze. Incertezze dovute alle guerre, ai conflitti religiosi e sociali che in molti paesi hanno determinato scontri e contrapposizioni all’interno della società; proprio in questi luoghi il ruolo della donna può diventare ancor più significativo e funzionare come un calmiere delle tensioni sociali in atto. Le donne artiste hanno una responsabilità ancora maggiore perché attraverso l’arte e la cultura si veicolano idee e valori che possono contribuire a sostenere le giuste cause, l’uguaglianza e dignità delle persone, la democrazia e la libertà. Per questa ragione l’incontro promosso dal Museo vuole discutere e far discutere sul ruolo delle donne artiste in difesa della libertà di espressione, in favore della creatività femminile e dell’autodeterminazione. Pensato in un momento storico altrettanto cruciale e drammatico, ovvero quello fra le due Guerre Mondiali, l’ambizioso e ahimè fallito progetto urbanistico di Hendrik Andersen, era teso alla diffusione dei valori di pace, uguaglianza, parità e democrazia, pertanto il museo è il luogo privilegiato per sensibilizzare e creare opportunità di scambi fra le artiste di tutto il mondo. Ne discutono le artiste: Claudia Peill, Gelu, Gulistan, Julie Polidoro, Karmen Corak, Kelly Zhang, Laura Barbarini, Monica Ferrando, Yu Lan, Carolina Lombardi. Seminario a cura di Franco Wang. Coordina Maria Giuseppina Di Monte con Maddalena Paolillo. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Comunicato stampa
Le direttrici d’orchestra nel mondo

Venerdì 20 ottobre alle ore 17.00 il Museo Hendrik C. Andersen, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma diretta da Massimo Osanna ospiterà la presentazione del volume a cura di Milena Gammaitoni, Elke Mascha Blankenburg, Le direttrici d’orchestra nel mondo. Una galleria di ritratti da Marin Alsop a Xian Zhang (Zecchini Editore, 2023). Il progetto s’inserisce nell’ambito della Convenzione che la Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Hendrik C. Andersen hanno sottoscritto per dar vita insieme a una serie di iniziative sulle donne migranti: artiste figurative, musiciste o letterate che qui possono trovare un luogo libero di espressione. Il Museo Andersen prosegue il percorso di valorizzazione al “femminile”, caratteristico del suo impegno nell’ambito del sociale, a favore delle minoranze, delle disabilità e della salvaguardia ambientale. Chi era Elke Mascha Blankenburg? La stessa domanda si pone di fronte ai nomi di centinaia di compositrici sconosciute nella storia. Elke Mascha Blankenburg fu una direttrice d’orchestra come poche al mondo, perché unì allo studio della musica anche la scoperta e la ricerca incessante delle donne che la composero, confrontandosi e combattendo contro ogni stereotipo e pregiudizio. Passava notti insonni a leggere e trascrivere i manoscritti di alcune grandi compositrici, da lei stessa scoperte. Elke Mascha Blankenburg fondò nel 1978 il circolo culturale, poi diventato la Fondazione Frau und Musik (Donne in Musica); una biblioteca internazionale di musiche di compositrici e diverse orchestre dedicate all’esecuzione delle loro musiche. E’ stata in tourneè per 30 anni eseguendo repertori di musica sacra, sinfonica e lirica, con una discografia che parte da J.S.Bach fino a K. Follet, con le compositrici, alcune di queste da lei stessa trovate dopo lunghe ricerche, trascritte e pubblicate con diversi ensemble musicali: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Ansink, Cornelia Zimanowski, Grazyna Bacewicz. Il volume edito da Zecchini Editori (2023) ripercorre presenze dimenticate, che segnano passaggi importanti della nostra cultura. Celebrità, pluripremiate, altre del tutto sconosciute, ma famose durante la propria vita, fino ad arrivare alle nuove generazioni. La grande storia e le storie di vita delle musiciste si intrecciano, con la speranza che le compositrici e le direttrici d’orchestra entreranno presto e pienamente a far parte della manualistica e della storiografia ufficiale. Discuteranno del volume Flavia Gallo, drammaturga e direttrice del teatro di Ostia e Stefano Parisse, pianista e direttore d’orchestra. Seguirà la proiezione del video su Elke Mascha Blankenburg e un intermezzo musicale a cura del Liceo Musicale Farnesina così articolato: Ildegarda O virtus sapientiae Barbara Strozzi Che si può fare Francesca Caccini Chi desia di saper Ilse Weber Wiegala Soprano Costanza Ferri Tenore Lorenzo Giambenedetti Chitarre Arianna Frangella, Francesco Meo Concept musicologico e tutorato prof.ssa Cristina Nocchi Milena Gammaitoni. Prof.ssa Associata Sociologia Generale del Dipartimento di Scienze della Formazione, Università degli Studi Roma Tre. Flavia Gallo. Drammaturga, fondatrice di Humanitas Mundi Teatro, ensemble di ricerca, cultura e produzione teatrale. Studia e perfeziona la scrittura drammatica e la poetica della drammaturgia come osservatorio collettivo sull’azione umana; promuove la lettura ad alta voce di opere della letteratura drammatica italiana ed europea. Autrice selezionata al College Autori della Biennale Teatro di Venezia nel 2022, Direttrice Artistica del Teatro del Lido di Ostia dal 2023, si occupa di cooperazione tra artisti e artiste, riscrittura contemporanea del mito e della tragedia classica, educazione poetica pubblica. Stefano Parisse. Pianista e direttore d’orchestra, si è formato a Roma presso il Conservatorio Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera, l’Accademia Internazionale delle Arti, perfezionandosi in masterclasses di direzione d’orchestra, musica da camera e maestro sostituito. L’attività musicale lo vede impegnato in Italia e all’estero nella veste di direttore d’orchestra, direttore di coro, e pianista, con incisioni per la Rai, partecipazione al Festival Barocco di Viterbo, nella stagione della Filarmonica di San Pietroburgo, all’Università La Sapienza di Roma, al teatro Palladium, in studio di registrazione, ed in veste di divulgatore, in conferenze e interviste radiofoniche e televisive. Ingresso libero fino a esaurimento posti Scarica la presentazione del volume Scarica la locandina
Giornata di studi Dietro la scena. Le carte e i luoghi dell’archivio di Mario Praz

La giornata, che inaugura il ciclo “Storie d’archivio”, intende mettere in luce aspetti poco conosciuti della figura dello studioso, a partire dagli appunti e dalle carte conservate a Palazzo Primoli, per delineare le sue modalità di studio e la genesi delle sue opere, aprendo a nuove prospettive di ricerca. Studioso di vastissima cultura e di squisita curiositas, Mario Praz (Roma, 1896-1982) è stato una delle figure eminenti del Novecento europeo, per la ricchezza delle letture, la finezza della scrittura critica, l’inesauribile erudizione e memoria delle arti. Data la personalità poliedrica dello studioso, la giornata prevede l’intervento di anglisti, italianisti e storici dell’arte, nonché degli archivisti che si sono occupati delle carte in possesso della Fondazione Primoli (principalmente legate ai lavori scientifici dello studioso e alla sua biblioteca) e di coloro che ne hanno studiato l’archivio personale, conservato al Museo Praz. In collaborazione con la Direzione dei Musei statali della Città di Roma. Il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. Programma Ore 9.30 Apertura dei lavori. Presiede Letizia Norci Cagiano Giovanna Robustelli, archivista – Viaggio nel laboratorio d’autore Antonella Barina, giornalista e saggista – L’archivio del Museo Praz: il mare magnum di un collezionista seriale di ricordi Raffaele Manica, Università Tor Vergata – Come lavorava Praz? Pausa Benedetta Bini, Università della Tuscia – Londra anni ’50. Francesca Condò, direttrice Museo Praz – Sapientia sibi aedificat domum Ore 13 – Pausa pranzo Ore 14.30 Presiede Alberto Abruzzese Richard Ambrosini, Università Roma Tre – Il campione degli anglisti. Mario Praz negli archivi RAI Piero Boitani, Sapienza Università di Roma – “La scoperta del paesaggio” e la Valle del Pussino Pausa Graziella Pulce, saggista – Charles Lamb in Mario Praz: continuità di una presenza Patrizia Rosazza-Ferraris, direttrice emerita del Museo Praz e Paolo Castelli, storico dell’arte – Le sparse membra dell’archivio Praz Conclusioni e saluti del presidente della Fondazione Primoli, Roberto Antonelli, e del Direttore generale Musei, prof. Massimo Osanna Visite guidate al Museo Praz alle ore 18 e alle 18.30 per gruppi di 10 persone, fino ad esaurimento posti. Per prenotarsi scrivere a info@fondazioneprimoli.it Scarica la locandina FONDAZIONE PRIMOLI Via G. Zanardelli 1 – Roma www.fondazioneprimoli.it Info: 0668801136 | info@fondazioneprimoli.it